01 luglio 2023

A Roma, Palazzo Farnese apre al contemporaneo, con un murales di 80 metri

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Un murales di 80 metri, realizzato in collaborazione da 20 artisti di diverse nazionalità, fa esplodere di colori la palizzata di Palazzo Farnese in via del Mascherone, a Roma

Nello splendore di un autentico gioiello rinascimentale qual è Palazzo Farnese di Roma, trova posto da qualche giorno una vera “grande opera” contemporanea. Si tratta del nuovo progetto di street art appena inaugurato dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut français Italia – che hanno sede proprio nel palazzo capitolino – che ha visto ben 20 artisti, italiani, francesi e di altre nazionalità, partecipare nella realizzazione di un’opera muraria collettiva. Un lavoro durato cinque giorni, durante i quali gli artisti hanno lavorato insieme per trasformare 320 metri quadrati di semplice palizzata in un’esplosione di colori e riferimenti storici al Palazzo e alla città di Roma.

Il progetto è stato ideato dagli stessi inquilini di Palazzo Farnese – l’Institut français Italia e l’Ambasciata di Francia, appunto – e realizzato con la collaborazione di Liquitex e della Rome University of Fine Arts – Rufa, allo scopo di valorizzare l’architettura farnesiana attraverso lo sguardo di artisti contemporanei. I due soggetti istituzionali hanno voluto offrire ad artisti di vari ambiti (street art, pittura, illustrazione, architettura…) l’opportunità di proporre uno sguardo nuovo su Palazzo Farnese e la sua storia.

Così, nell’ambito della campagna di restauro del palazzato avviata nel 2021 e del programma di valorizzazione artistica del cantiere, i 320 metri quadrati di palizzata in via del Mascherone sono stati messi a disposizione come una vera e propria pagina bianca. I 20 artisti, di cui ben 15 italiani, due francesi, uno svizzero, un peruviano e un americano (Alexandra Fongaro, Alice Papi, Carlos Atoche, Claire Baratto, Dalia Sestieri, Diletta Ugolini, Gea Logan, Gianfranco Toso, Giulia Di Pasquale, Giulia Vitiello, Riccardo Martinelli, Lin Dhuong, Marcello del Prato, Marco Affaitati, Nathalia Koux, Pierre Peroncini, Stefano Bove, Valerio Prugnola, Valerio Ventura e Vanda Focanti), sono stati selezionati attraverso un bando aperto a tutti, sulla base di un loro progetto per esprimere la loro visione sul Palazzo, sui personaggi che ne hanno animato la storia, i colori, i particolari architettonici. Il tutto sotto la curatela di Aristide Barraud, artista francese residente in Italia che trasforma i muri in uno spazio di creazione e di poesia attraverso i suoi collage di testi e di fotografie, e di Guido d’Angelo, artista e pittore, docente all’Accademia di Belle Arti Roma e coordinatore tecnico del progetto per Liquitex, che li hanno accompagnati lungo tutto il progetto partecipandovi in prima persona.

«Con questo nuovo progetto di street art realizzato a Palazzo Farnese, nel cuore storico di Roma, il palazzo continua ad aprirsi sempre di più verso la città, dando la possibilità a tutti di appropriarsene e reinventarlo», spiega l’ambasciatore francese Christian Masset. «Così, i 20 artisti selezionati regalano a tutti i passanti il loro sguardo nuovo su questo edificio emblematico, attraverso un’opera collettiva e di strada che, per tanti versi, richiama l’illustre Galleria dei Carracci. Ancora una volta, il cantiere di restauro di Palazzo Farnese si pone come un vero e proprio ponte tra storia e arte contemporanea».

Gli artisti hanno scelto di rendere omaggio alla celebre Galleria dei Carracci, alla quale si sono ispirati. In effetti, a dare coerenza d’insieme al grande murales, c’è la scelta di una gamma cromatica che riprende i colori della Galleria affrescata dai fratelli Carracci alla fine del Cinquecento, oltre alla curatela di Aristide Barraud e al coordinamento artistico di Paolo Giordano, Giacomo Isidori, Valerio Pastorelli e Guido d’Angelo. L’opera che ne risulta è una sorta di eco moderna al capolavoro cinquecentesco, anche esso grande composizione di una pluralità di argomenti in un’unica e armoniosa cornice. L’accurato lavoro attorno ai colori, con la selezione di tinte pure e l’elaboraborazione di un viola presente anche nella famosa galleria, dà armonia a questa composizione collettiva, grande partitura strettamente legata, come la Galleria, al movimento poiché entrambe si leggono soltanto camminando, percorrendole.

A sostenere l’opera complessiva e accompagnare i passanti, c’è anche la scritta caratteristica del lavoro di Aristide Barraud che si dispiega lungo gli 80 metri di palizzata. Barraud ha voluto lasciare la massima libertà ad ogni artista, aprendo loro una porta per entrare nel suo mondo e, con la sua sensibilità, ha permesso di trasformare le singole proposte personali in un’unica opera collettiva: «Sono molto onorato dell’invito di Palazzo Farnese, dopo gli interventi di JonOne e JR. Il mio intento è di creare opere che consentono anche agli altri di creare, ed io stesso sono entrato a contatto con mondi artistici che non conoscevo», spiega l’artista, ormai romano di adozione. «Una parte importante è consistita nel creare legami, sia come artista che come curatore, per realizzare quest’opera: il risultato è una storia viva, aperta, comune ma in cui ognuno può leggere il significato che vuole».

Dopo la Compagnie Ilotopie, JonOne, Olivier Grossetête e JR, l’Ambasciata di Francia propone dunque un nuovo progetto nell’ambito della campagna di valorizzazione artistica del cantiere di restauro del Palazzo, iniziato nel 2021, rimanendo sempre più “Aperto per Lavori”. Ed è un bene per la comunità.

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