23 maggio 2020

#iomanifesto: a Livorno, la street art abusiva convince l’assessore alla cultura

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Comparsi nottetempo e senza permesso sugli spazi per l’affissione pubblica, le opere anonime di #iomanifesto incontrano l’approvazione dell’assessore Simone Lenzi

#iomanifesto a livorno

Decine di manifesti con ritratti di illustri cittadini come Amedeo Modigliani e Piero Ciampi ma anche di donne, uomini e bambini in maschera da sub o antigas, e poi coloratissime composizioni geometriche, caricature e reinterpretazioni di opere d’arte iconiche e ironici collage da locandine di film, sullo stile di Mimmo Rotella per intenderci, sono comparsi tutti nella notte tra il 20 e il 21 maggio a Livorno, sui cartelloni per le affissioni pubbliche in piazza della Vittoria, al grido dell’hashtag #iomanifesto. La Street Art spesso non chiede il permesso per esprimersi e, in effetti, in alcuni casi può risultare invasiva, ma questa volta ha convinto tutti, anche l’Assessore alla Cultura Simone Lenzi, che dopo aver stigmatizzato l’affissione abusiva, un reato descritto nell’articolo 663 del codice penale, ha espresso il suo gradimento per il valore dell’operazione artistica.

«Come Amministrazione comunale non possiamo che condannare l’affissione abusiva ma, allo stesso tempo, non possiamo che esprimere il massimo apprezzamento per quella che del tutto a sorpresa, si è trasformata in una mostra d’arte a cielo aperto, gratuita e fruibile liberamente da tutti. Una mostra strepitosa, oltretutto, che colora Livorno in un momento nel quale le manifestazioni culturali e spettacolari sono state tutte sospese a causa dell’emergenza sanitaria. E che ha reso belli gli spazi pubblicitari rimasti vuoti in questi mesi tanto pesanti per tutti», ha dichiarato Lenzi. Un plauso alla sensibilità – dote rara, in tempi tristi – dell’assessore alla Cultura di Livorno che, d’altra parte, insieme alla politica, ha portato avanti in prima persona un suo percorso nell’ambito della musica e della letteratura.

Dal 1990, con la sua band, i Virginiana Miller, ha vinto un David di Donatello e una Targa Tenco per la migliore canzone e ha collaborato come paroliere per grupppi come DeltaV e Baustelle. Nel 2008 ha tradotto il primo libro degli Epigrammi di Marziale e nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo, La Generazione, dal quale Paolo Virzì ha tratto il film Tutti i Santi Giorni, di cui è anche co-sceneggiatore. Nel 2013, per Laterza, ha pubblicato Sul Lungomai di Livorno, con il quale vince il Premio Satira Forte dei Marmi.

Insomma, un assessore alla cultura che non può che capire l’importanza di certi movimenti spontanei: «Per questo invito l’autore o gli autori a contattarci, per studiare insieme forme di collaborazione. La città ha bisogno di “attacchi di arte” come questo». Tutti i manifesti di Livorno sono taggati con l’hashtag #iomanifesto e riportano una didascalia molto eloquente: «In attesa che nuovi manifesti pubblicitari siano attaccati perché non riempire questi spazi di nuovi contenuti? Il coronavirus impedisce la ripresa degli eventi estivi ma altri messaggi possono essere lasciati a chi oggi è finalmente tornato a riappropriarsi di questa piazza». E quindi, chi sarà il misterioso – o i misteriosi – street artist? Vedremo se accetterà l’invito dell’assessore o preferirà rimanere nell’anonimato.

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