13 luglio 2023

La gioia di GemellArte 2023: aperta la call per residenze tra Francia e Italia

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GemellArte 2023 celebra la gioia dell’arte, con una nuova call per residenze tra Terni e Saint’Ouen, dove veranno realizzate due opere di street art: per partecipare c’è tempo fino al 10 settembre

David Pompili, Saint-Ouen, Space Horizon Queen, Gemellarte 2022

Stato di viva soddisfazione, spesso incontenibile, la gioia è l’emozione più bella che l’uomo possa provare. Una piccola parola, che riunisce due lingue, il francese joie e il latino gaudium, che indicava un piacere derivato in particolare da aspetti spirituali e letterari. Ed è a questa forza capace di muovere ogni cosa e che condiziona inevitabilmente il nostro sentire che si ispira la quinta edizione di GemellArte, il festival internazionale indipendente che rilancia i gemellaggi esistenti fra le città attraverso l’arte contemporanea.

La Joie di Gemellarte 2023

Sotto il titolo “Joie”, ideato dalla direttrice artistica del Festival, Chiara Ronchini, la manifestazione rinsalda ulteriormente il legame tra Terni e Saint’Ouen, unite da un gemellaggio ufficiale da oltre 60 anni, attraverso una doppia residenza artistica che si svolgerà nelle due città nella prima metà di ottobre, seguita dalla presentazione delle opere realizzate. Come consuetudine, attraverso la doppia residenza artistica offerta da GemellArte, un artista italiano sarà inviato a Saint’Ouen e un artista francese verrà ospitato a Terni, attraverso una selezione pubblica rivolta agli artisti affermati o emergenti.

«La parola, emozione, deriva dal verbo latino ‘emovere’, che significa rimuovere, trasportare fuori, scuotere. La gioia è la prima delle emozioni primarie. L’emozione ci fa scuotere dal nostro stato abituale, ed è proprio da qui che Gemellarte 2023 sceglie Joie, dedicato all’emozione più bella che l’uomo possa provare», spiega la direttrice artistica, Chiara Ronchini.

Una piccola parola dotata di una forza incontenibile, capace di muovere ogni cosa, condizionando inevitabilmente il nostro sentire. L’arte si nutre di questa emozione costantemente e incondizionatamente ne sprigiona la sua essenza. La gioia è un’emozione pura, spontanea, diretta, libera e forte, equivalente in ogni caratteristica all’arte. Arte intesa come suprema forza di espressione universale», continua Ronchini: «Quello che viene chiesto agli artisti è un omaggio all’arte nel nome della gioia».

Gemellarte 2023, la Call

La call per candidarsi alle residenze è aperta fino al 10 settembre ed è indirizzata a tutti gli “street artist” contemporanei, a livello individuale, residenti in Italia e in Francia, all’interno dell’Ile-de-France. Non ci sono limiti di età. Per concorrere alla selezione a cura delle Commissioni di valutazione incaricate nel Paese ospitante, bisogna inviare un portfolio in formato pdf contenente: selezione di lavori; breve biografia; statement; proposta progettuale che indichi gli intenti dell’artista (pratici e concettuali); bozzetto opera da realizzare in residenza; link di eventuali pagine di promozione dell’artista; riferimenti (numero telefonico e indirizzo e-mail).

La call si rivolge dunque agli artisti che, partendo dalla propria ricerca, vogliano realizzare un’opera murale, site-specific, in grado di permeare la realtà cittadina. L’artista avrà quindi modo, durante la residenza, di conoscere, scoprire e approfondire gli aspetti principali, a livello artistico e culturale della città.

Gli artisti verranno selezionati da due commissioni. Sul versante francese: Sophie Dernois, assessore alla Cultura del Comune di Saint’Ouen; Florian Dautil, consigliere municipale con delega alla digitalizzazione, innovazione economica e sociale e allo sviluppo internazionale; Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte, curatrice di GemellArte in Francia; Paola Bassani, storica dell’arte e direttrice di ArtItalies, Pres. Association Historiens de l’Art italien; Nicole Lefort, presidente del Comitato al gemellaggio.

Sul versante italiano: Chiara Ronchini, curatrice, fondatore Crac Gallery, coordinatrice Museo Caos, direttrice artistica di GemellArte; Massimiliano Marchetti, delegato alla Cultura del Comune di Terni; Alessandra D’Egidio, Istruttore culturale – Bct Terni, scrittrice; Massimo Mattioli, critico d’arte e giornalista di ArtsLife; Silvia Tombesi, architetto, membro della commissione cultura Oappc della Provincia di Terni; Pasquale Fameli, curatore, professore di Storia e tecnica della fotografia all’Università di Padova.

Per tutte le informazioni, potete cliccare qui.

Le residenze artistiche e i muri

A Saint’Ouen la residenza artistica si terrà dal 3 al 13 ottobre, con il vernissage dell’opera in calendario per sabato 14 ottobre. Nella città di Saint’Ouen, l’artista italiano aggiudicatario della call realizzerà la sua opera lungo la centralissima parete che si trova all’angolo tra Rue Ampère e Rue Croizat, nelle vicinanze del Comune di Saint’Ouen e del Collège Jaurès. Si tratta di uno spazio nel cuore della cittadina francese, accanto alle scuole e principali istituzioni, che l’amministrazione locale intende valorizzare proprio attraverso l’intervento artistico proposto da GemellArte.

A Terni la residenza artistica è in programma dal 10 al 20 ottobre e il vernissage sabato 21 ottobre. Qui l’artista francese aggiudicatario della call dovrà realizzare la sua opera – delle dimensioni h 4,2 x 14,5 metri circa – sulla facciata della cosiddetta “Casa ex Foresteria”, oggi oggetto di restauro, nell’area dell’ex Opificio Siri, oggi sede del Museo Caos, che è partner del festival GemellArte. Proprio nei pressi si trova anche il precedente intervento artistico realizzato per l’edizione 2022 della manifestazione da Alex Pariss, dal titolo Soleil au Zenith.

Ad accompagnare la doppia residenza artistica nei due Paesi, durante l’intero mese di ottobre, saranno una serie di iniziative culturali collaterali, in chiave italo-francese, con la conferma – a Terni – dell’ormai abituale rassegna di cinema francese “GemellArte OFF”, realizzata con il supporto dell’Institut Français Italie e del Museo Caos, che si svolgerà come sempre nella Sala dell’Orologio del museo cittadino.

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