10 gennaio 2020

Il bullismo si combatte con l’arte: el chico arriva nelle scuole e nei teatri

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Videomapping e installazioni multimediali per combattere contro il bullismo: lo spettacolo El chico de los pantalones rosa in tour in tutta Italia

«Soggettò! Grassa! Ritardato! Torna al tuo paese!». In Italia, più del 50% degli studenti tra gli 11 e 17 anni, ha subito qualche tipo di abuso negli ultimi 12 mesi. Una violenza che si perpetra anche nel web, con video e meme condivisi nelle nostre reti social, tra Facebook, Instagram o WhatsApp. Il cyberbullismo ha colpito il 22,2% di tutte le vittime di bullismo nel 2015, secondo l’Istat. Ma un gruppo con sede a Cinecittà, Roma, ha trovato il modo di lottare contro questo clima di violenza tra i più giovani. Bewow Group Edu si dedica alla realizzazione di innovativi progetti culturali con finalità didattica negli istituti scolastici, non solo per l’apprendimento di lingue e culture straniere ma anche parlando dei temi più controversi tra i giovani, come nel caso dello spettacolo El chico de los pantalones rosa.

Il lavoro del team di Bewow Group Edu, coordinato dal regista Marco Carlucci, ci dimostra che l’arte, il teatro e il cinema sono potenti mezzi per arrivare a tutti e per affrontare argomenti spinosi. Lo spettacolo El chico de los pantalones rosa sarà in giro per tutta Italia, condividendo tante emozioni e mostrando ai ragazzi l’importanza di essere consapevoli di una realtà che, purtroppo, in tanti subiscono ancora in silenzio.

Attraverso una rappresentazione teatrale molto attuale, con una colonna sonora moderna e applicazioni tecnologiche multimediali, si riesce a stimolare l’attenzione degli studenti e sensibilizzarli con un linguaggio a loro affine, portando lo spettatore a empatizzare con i sei personaggi, in un modo che solo il teatro può fare. Tutti i racconti sono storie reali, frutto di una ricerca online, che mostrano l’importanza di valori fondamentali come la cooperazione, la fiducia in sé, la caparbietà nel perseguire i propri sogni. Grazie all’utilizzo di tecnologie digitali e di realtà aumentata, con tanto di videomapping, il protagonista, Jago, interpretato dall’attore Vincent Calogero, interagisce con gli altri personaggi.

Iniziative di questo tipo ci fanno capire che anche i metodi di educazione e formazione stanno cambiando, nel tentativo di cercare linguaggi attuali, adeguati ai tempi, per arrivare ai più giovani e ai loro nuovi interessi, in maniera istruttiva e coinvolgente.

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