21 aprile 2025

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 21 al 27 aprile

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Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 21 al 27 aprile, in scena nei teatri di tutta Italia

Cesar-Vayssie

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 21 al 27 aprile.

Danza e Teatro

A Gorizia e Nova Gorica il Festival Spring Forward

Sarà una quattro giorni dedicata alla danza emergente in Europa e alle nuove tendenze della danza internazionale, con 20 promettenti coreografi europei selezionati tra oltre 700 candidature provenienti da 17 Paesi. Promossa dal network europeo Aerowaves, la 14ª edizione del Festival Spring Forward, ospitata da Artisti Associati, si svolgerà dal 23 al 26 aprile a Gorizia e a Nova Gorica, nell’ambito del programma ufficiale di GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura.

Ogni anno la rete dei 46 partner di Aerowaves, estesa in 34 paesi, operante con lo scopo di individuare e sostenere nuovi talenti della danza, lancia un bando pubblico per la valorizzazione di creazioni di danza contemporanea da rappresentare all’interno del Festival che si tiene annualmente in una diversa città d’Europa. In programma anche il lavoro degli italiani Silvia Gribaudi e Andrea Rampazzo, Amaterski tihotapci / Contrabbandieri dilettanti, creato e interpretato dalla compagnia di danza slovena En-Knap.

Alcuni spettacoli sono aperti gratuitamente al pubblico. Il programma dettagliato del festival sul sito aerowaves.org.

Collectif OUINCH OUINCH © Jennifer Scherler

Improvvisamente l’estate scorsa di Tennesse Williams

Per il suo debutto registico al LAC di Lugano, Stefano Cordella ha scelto di misurarsi con uno dei testi più sorprendenti e personali del drammaturgo statunitense Tennesse Williams. Improvvisamente l’estate scorsa è un dramma carico di simboli e visioni dagli echi fortemente autobiografici che si sviluppa come una sorta di thriller psicologico in un vortice claustrofobico di tensione e violenza. Nel 1943, infatti, Rose, amatissima sorella di Williams, subisce un intervento di lobotomia con il consenso della madre. Questa vicenda segna indelebilmente la vita del drammaturgo statunitense.

Il motore narrativo del testo è il mistero che ruota attorno all’improvvisa morte di Sebastian ed è giocato sulle versioni contrapposte delle due donne che ne sono le protagoniste: Violet, la madre di Sebastian, e Catharine, la cugina che ha trascorso con lui l’ultima estate a Cabeza de Lobo. Al Dottor Cukrowicz, lo psichiatra incaricato di lobotomizzare Catharine, spetta il compito di indagare la verità. Mrs Violet è disposta a tutto pur di far tacere la nipote che ha assistito alla morte del figlio e difenderne la reputazione. Come spesso accade nei testi di Williams, il conflitto tra apparenza e verità diventa il fulcro su cui si sviluppa la storia.

“Improvvisamente l’estate scorsa”, di Tennessee Williams traduzione Monica Capuani regia Stefano Cordella con (in ordine alfabetico) Elena Callegari Ion Donà Leda Kreider Laura Marinoni Edoardo Ribatto scene Guido Buganza costumi Ilaria Ariemme disegno luci Marzio Picchetti suono Gianluca Agostini. Produzione LAC Lugano Arte e Cultura in coproduzione con Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano. A Lugano, LAC, il 28 e 29 aprile; a Milano, Teatro Carcano dal 7 all’11 maggio.

Improvvisamente l’estate scorsa_Prove ©LAC Foto Luca Del Pia

Al Teatro delle Ariette il 25 aprile e il 1° maggio

Nel suo teatro in mezzo ai campi in Valsamoggia (Bo), accogliendo, come sempre, il pubblico con il grande tavolo della pace, il Teatro delle Ariette per l’edizione 2025 di Feste d’altri tempi, in due date importanti del calendario civile, il 25 aprile e il 1 ° maggio, ha chiesto a Marco Baliani e Saverio La Ruina, artisti che con il loro teatro di narrazione si confrontano da sempre con la contemporaneità e con i temi che riguardano l’umano, di portare il loro teatro per dare l’occasione di riflettere sul presente interrogando la memoria.

Per la Festa della Liberazione, il 25 aprile alle ore 13 si inizia con il couscous condiviso al quale segue alle ore 15 Del coraggio silenzioso di e con Baliani e musiche di Mirto Baliani: cinque narrazioni, cinque situazioni estreme, in cui far illuminare cinque esistenze, che, grazie al racconto, divengono, in quel luogo effimero e potente che è la scena teatrale, cinque testimonianze di taciturno coraggio.

Il 1° maggio, Festa del Lavoro, La Ruina presenta Via del popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività, con due uomini che la percorrono, uno del presente e uno del passato. È il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità, una riflessione sul tempo non da rincorrere ma da trascorrere. Per info contattare info@teatrodelleariette.it.

Via del popolo, Saverio La Ruina, Ph Angelo Maggio

Le improvvisazioni di Impromptus

Il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto e Fondazione Ravenna Manifestazioni in un nuovo progetto, di danza e musica per uno spazio creativo in cui coreografi e musicisti danno forma a opere che nascono dall’improvvisazione e dalla reciproca ispirazione. Danzatori e musicisti attraverso la sperimentazione artistica si spingono oltre i confini tradizionali della composizione, creando brevi performance (dai 15 ai 20 minuti) che esprimano l’intensità di questo incontro. Dopo il primo appuntamento del 14 marzo, il 17 aprile Impromptus torna in Fonderia a Reggio Emilia per un incontro ogni volta diverso fra danza e musica. Sul palco, i ballerini Leonardo Farina e Arianna Ganassi si esibiranno sulle note dei violoncelli dell’Orchestra Cherubini.

Quartetto di violoncelli dell’Orchestra Cherubini Ph. Zani-Casadio

Spring Rolls a Collegno

Il festival primaverile Spring Rolls, ideato da Lavanderia a Vapore (dal 25 al 27 aprile a Collegno), è dedicato al vitalismo e alla figura del muta-forme: corpi ibridi, creature cangianti, mostri e incantesimi, per celebrare una zona di interregno che nasce dalla convergenza temporanea di forme, soggetti inconciliabili e in continuo cambiamento.

Tra le presenze e le performance: LoBest di Enrico Malatesta, un cammino collettivo che esplora e amplifica le sonorità urbane; Echoes, cartografia di danza con Annamaria Ajmone, Giulio Petrucci, Vincent Giampino, Jari Boldrini e la stessa Rizzo; l’installazione performativa Archivio Liquido; Bless the Sound that Saved a Witch like me, di Benjamin Kahn, con la danzatrice Thi Mai Nguyen che esplora l’urlo e il pianto collettivo; Campi Gravitazionali, progetto di Tecnologia Filosofica per giovani under 35, per lavorare sull’interazione tra suono, spazio e corpo; Co- Domestication, progetto di Krõõt Juurak e Alex Bailey; Darkness Picnic del collettivo artistico DOM; Carmen – Nous sommes toustes des étoiles di Anna Basti, un’azione di creazione collettiva che ha coinvolto per alcuni mesi diverse scuole di danza, con le artiste Viola Scaglione, Elena Rolla e Amina Amici. Al femminile è anche la proposta della coreografa e danzatrice islandese Lovísa Ósk Gunnarsdóttir Quando il sanguinamento si ferma che affronta il silenzio e il tabù che circonda la menopausa nella società occidentale.

WhenTheBleedingStops

The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan

Il Danza in Rete Festival riprende il Focus Figure Femminili e Divine, costruito tra i diversi spettacoli con una serie di rimandi tra personaggi mitici della tragedia greca e della memoria collettiva, con lo spettacolo The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan e Noi di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi (il 23 aprile, al Teatro Astra di Vicenza) una produzione Associazione Culturale Zebra in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, La Corte Ospitale. Sempre alla ricerca dell’impatto sociale del corpo, Gribaudi, mette al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer; in scena con lei l’eclettica attrice, autrice, regista Dalla Via, per celebrare la meraviglia del to be doozy: essere così particolari da lasciare a bocca aperta, essere stupefacenti, essere assolutamente fuori dall’ordinario. Esattamente come la Duse e la Duncan, madri di una vera e propria rivoluzione artistica e umana.

Silvia Gribaudi, Marta Dalla Via, The Doozies, ph. Tommy Ilai

Cuori di terra. Memoria per i sette fratelli Cervi

In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia, ritorna il fortunato spettacolo Cuori di terra. Memoria per i sette fratelli Cervi del Teatro dell’Orsa. Alla creazione, vincitrice del Premio Scenario per Ustica, è dedicato un libro, per Corsiero Editore, contenente il testo integrale dello spettacolo e alcuni autorevoli interventi.

«Ci sono storie che si aggrappano alla Storia, che qualcuno preferisce dimenticare, ma che rinascono dentro gli occhi di che le ascolta», riflettono gli autori e interpreti Monica Morini e Bernardino Bonzani «La vicenda degli uomini e delle donne della famiglia Cervi, rappresenta quella di tante famiglie emiliane, la presa di coscienza di un popolo che inizia più di un secolo fa e si manifesta con l’antifascismo e la Resistenza. È una tragedia dove si intravede una grande vitalità, vissuta dai suoi protagonisti, dal principio alla fine con coraggio, arguzia e anche allegria».

Lo spettacolo sarà in scena il 22 aprile al Teatro La Venere di Savignano sul Panaro (MO), il 24 al Teatro De Andrè di Casalgrande (RE), il 29 e 30 aprile al Teatro La Casa del Popolo di Castello d’Argile (BO).

Teatro dell’Orsa, Cuori di Terra – Ph Gaetano Nenna

I Satiri di Virgilio Sieni

Satiri della Compagnia Virgilio Sieni – con Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dal violoncello dal vivo di Naomi Berrill su musiche di Bach – è un viaggio ipnotico dove mitologia e natura si incontrano, esplorando le forze primitive e selvagge che abitano il corpo. Danze sulla soglia segnano lo spazio, forme di intesa ed empatia che esplodono tra dionisiaco e apollineo. Lo studio del movimento sottrae al quotidiano quelle posture che poi tornano sotto forma di un’altra lingua, non forma in movimento ma corpo che trascolora e, come una nebulosa auratica, si confonde tra lontananza e vicinanza e opera secondo un’attenzione rivolta alla tattilità spaziale che ci comprende. Allo Spazio Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza, di Napoli, il 27 aprile.

Satiri Compagnia Virgilio Sieni

Una lezione d’amore scandita in dieci “movimenti”

Chi come me, di Andrée Ruth Shammah e Federica Di Rosa, è il racconto di una relazione inaspettata che, tra musica e silenzi condivisi, si trasforma in una profonda educazione sentimentale, educazione alla vita. Milena Vukotic – protagonista della storia del cinema, del teatro e della televisione italiani – è Madame A., insegnante di pianoforte e un tempo grande musicista che incontra il Giovane Svogliato, un ragazzo fragile ritenuto inadatto al mondo – interpretato da Federico De Giacomo, al suo debutto sulle scene nello spettacolo -. È l’incontro tra due generazioni che consegna un’eredità da conservare. Due vite che si connettono alla ricerca di un cambiamento e che al ritmo delle lezioni di pianoforte toccano tasti ogni volta diversi, tra musica e letteratura, vita e difficoltà di esistere, inquietudini del passato e inadeguatezza del presente.

Chi come me

“Chi come me”, testo di Andrée Ruth Shammah e Federica Di Rosa, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini, scene e luci Gianni Carluccio, costumi Nicoletta Ceccolini, video Luca Scarzella. Produzione Teatro Franco Parenti. A Milano, Teatro Franco Parenti, dal 23 aprile al 18 maggio.

Il Don Chisciotte del Balletto di Siena

Allegria, brio, forza e una certa sensualità non possono mancare tra i fili della trama di un balletto fortemente narrativo quale è il Don Chisciotte, dove la vita reale si mescola al sogno. La versione del coreografo Marco Batti del Balletto di Siena, punta a cogliere ed elaborare il meglio delle edizioni che hanno fatto la storia ed il successo di questo grande titolo del repertorio classico, fin dai suoi esordi, esponendo tutti i cliché tecnici e caratteristici del balletto, senza smettere di narrare in forma chiara ed efficace le vicissitudini dei protagonisti.

L’Hildago sognante ed il fidato Sancho, quindi, si troveranno ancora una volta a festeggiare la storia d’amore tra la bella Kitri ed il barbiere Basilio, ad essere travolti dal fascino dei Toreri, ammaliati dalla carica degli Zingari ed a sognare l’amore accompagnato nel bosco delle Driadi da Cupido. Gli ultimi due appuntamenti della tournée sono al Teatro Duse di Bologna il 22, e al Teatro Verdi di Firenze il 23.

Don Chisciotte – Balletto di Siena

Lazarus, opera rock di David Bowie

Il regista Valter Malosti dirige Manuel Agnelli e Casadilego in Lazarus, straordinario esempio di teatro musicale, scritto da David Bowie poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh. Bowie, seppur piegato dalla malattia, ha voluto lasciarci quest’opera rock che si può considerare, insieme all’album Blackstar, il suo testamento creativo. In Lazarus (a Firenze, Teatro della Pergola, dal 24 al 27 aprile) l’artista britannico ha scelto di riprendere le fila dell’infelice storia del migrante interstellare Newton, già da lui interpretato nel film L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Protagonista in teatro il cantautore e storico frontman degli Afterhours. Al suo fianco, la cantautrice e polistrumentista vincitrice della XIV edizione di  X-Factor Italia. Completano l’importante cast 11 performer e 8 musicisti.

LAZARUS Ph Fabio Lovino

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