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In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 26 maggio all’1 giugno.
Teatro e danza
I 25 anni del Festival Interplay
Compie 25 anni il festival torinese INTERPLAY diretto da Natalia Casorati (alla Lavanderia a Vapore, dal 28 maggio al 14 giugno, con un evento speciale il 15 luglio). Un programma con 24 compagnie da 8 paesi, 9 prime nazionali, creazioni site-specific e tre filoni tematici che attraversano la proposta artistica: l’identità e la complessità dell’individuo, la trasformazione sociale e culturale, e il corpo come luogo politico. L’apertura è affidata ad Abbondanza/Bertoni con il duetto Viro, mentre la chiusura vedrà protagonista Virgilio Sieni con Sleep In The Car, una riflessione poetica e potente sulla libertà e sulle costrizioni della contemporaneità.
Tra gli appuntamenti più attesi, Leïla Ka, e Moritz Ostruschnjak, due tra i coreografi più originali e interessanti della scena contemporanea e le creazioni di coreografi emergenti come Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson, Casqueiro e Coelho, Riart, Richard Mascherin. Tra gli italiani Roberto Tedesco, Panzetti&Ticconi, Nicola Galli, e Manfredi Perego. Il programma completo sul sito mosaicodanza.it.

Il Béjart Ballet Lausanne a Modena e Parma
Per la rassegna Modena Danza, va in scena il 27 maggio, al Teatro Comunale di Modena, e al Teatro Regio di Parma, il 29, per Parma Danza, il Béjart Ballet Lausanne, da quasi quarant’anni un punto di riferimento nel mondo della danza. Raccolta l’eredità del grande coreografo, scomparso nel 2007, la compagnia è riuscita a preservarne il patrimonio artistico. Nel 2024 Julien Favreau è stato nominato direttore artistico per perseguire con passione l’eredità di Maurice Béjart.
Il programma presenta successi storici firmati da Béjart lungo un tragitto che attraversa culture e popoli diversi, a partire dalla loro tradizione musicale: Heliogabale, su musica del Ciad; Duo, intriso della filosofia e della musica islamica; Dibouk, di derivazione ebraica; L’uccello di fuoco, dalla famosa partitura di Igor Stravinsky, musicista russo e rivoluzionario; e 7 danses grecques, sulla bellissima musica di Theodorakis.

Sarabanda, ultima opera di Ingmar Bergman
Sebbene pensata per il cinema, Sarabanda, ultima opera di Ingmar Bergman, ha una struttura straordinariamente affine al linguaggio teatrale. La messa in scena è di Roberto Andò. In questa sorta di testamento artistico, il Maestro svedese torna a parlare dei protagonisti di Scene da un matrimonio diventati, trent’anni dopo, più maturi ma anche più spietati. Il loro è un ultimo confronto che, in presenza d’un figlio e di una nipote, evidenzia le molteplici sfumature delle relazioni umane e familiari e la loro capacità di generare rimpianti, rimorsi, rancori.
Il mistero dell’amore e dell’odio, l’ineluttabile conflitto tra genitori e figli, tra indifferenza e attaccamento morboso, la vecchiaia, l’angoscia degli «ultimi giorni», lo scenario della vita, «troppo grande» per la debolezza umana, sono i temi di questa Sarabanda, danza lenta e severa in cui le coppie si formano e si disfano: dieci scene, dieci dialoghi in cui i personaggi s’incontrano a due a due, per sciogliersi definitivamente nell’esecuzione di padre e figlia della omonima suite bachiana.

“Sarabanda”, regia Roberto Andò, con Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton, Caterina Tieghi, scene e luci Gianni Carluccio, costumi Daniela Cernigliaro, musiche Pasquale Scialò, suono Hubert Westkemper. Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Biondo Palermo. A Roma, Teatro Argentina, dal 27 maggio al 1 giugno.
La Coppelia tecnologica di Ariella Vidach
Prima nazionale, il 30 maggio, alla Fabbrica del Vapore di Milano, l’ultima produzione della compagnia Ariella Vidach-AiEP | Avventure in Elicottero Prodotti dal titolo KOPPELIA_giardino13. Ispirato al celebre balletto Coppélia, rielaborando le inquietudini generate dal racconto di E.T.A. Hoffmann L’uomo della sabbia, lo spettacolo avvia una riflessione sul tema della creazione e sulle dinamiche di relazione con il mondo virtuale e le nuove tecnologie generative – come i programmi di Intelligenza Artificiale. La bambola meccanica protagonista del balletto originale diventa così simbolo ambivalente: da un lato oggetto di desiderio e immagine ideale, dall’altro un avatar/gemello digitale generato dal computer.
La tecnologia sviluppata per la performance si avvale di un innovativo sistema di motion capture “markerless” che senza la necessità di indossare tute o sensori permette di replicare fedelmente e in tempo reale i gesti della protagonista, fino ad estendere e a trasformare i dati in immagini e suoni.

Cosa nostra raccontata da Davide Enia
L’attore e autore palermitano Davide Enia torna in scena con Autoritratto, un autoritratto intimo e collettivo che riavvolge il filo sulle vicende di Cosa Nostra avvenute in Sicilia, e in particolar modo a Palermo attraverso un’accurata analisi personale e collettiva lunga più di 30 anni. Partendo dall’esplosione che il 23 maggio 1992 a Capaci uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre agenti della scorta, fino ad arrivare al rapimento e l’omicidio di Giuseppe di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia, tenuto per 778 giorni in prigionia in condizioni disumane e infine ucciso per strangolamento per poi venire sciolto nell’acido.
Con le musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri, Enia ci narra lui stesso «Una storia disumana che si configura come l’apparizione del male, il sacro nella sua declinazione di tenebra. Siamo in presenza dell’orrore, di una ferocia smisurata, di una linea di azioni così abiette da essere impossibile ogni aggettivazione. E su tutto vibra il sacrificio di una vittima innocente».
Al Teatro India di Roma, fino al 1 giugno.

L’età forte del Teatro tascabile di Bergamo
Secondo appuntamento, per L’Età forte (dal 30 maggio all’8 giugno, Monastero del Carmine di Bergamo) di #tuoCarmine, progetto internazionale tra teatro, arte, architettura, vita, a cura del Teatro tascabile di Bergamo. L’appuntamento è dedicato al ricordo di Renzo Vescovi (1941-2005) direttore artistico, leader, teorico e pedagogo del Teatro Tascabile, e all’attore Beppe Chierichetti (1948 – 2020). Il titolo fa riferimento ad un periodo di attrazione e trasformazione radicale del teatro italiano: gli anni Settanta.
Il programma alterna momenti di analisi e studio a momenti di spettacolo e di omaggio. Tra questi l’Odin Teatret con Le nuvole di Amleto di Eugenio Barba; una prova aperta della nuova produzione del Tascabile La luce del nero. Azione teatrale per spazi aperti; The shape of sound – di e con Simona Zanini e Henrik Andersen; Come crepe nei muri – di e con Teatro Due Mondi; Il principe dei gigli – di Teatro tascabile di Bergamo con Caterina Scotti.

La danza contemporanea del festival Crudo
Quarta edizione di CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing arts, a cura di Leggere Strutture Art Factory, al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, il 28 e 29 maggio. Sottotitolo di questa edizione è LEGAME. Tra le performance l’Omaggio a Luciano Berio – Sequenza VIII per violino solo (1976), eseguita dal violinista Valentino Corvino, mentoring coreografico di Lucas Delfino e Michele Scappa, con il coordinamento progettuale di Carlo Massari/C&C Company; Dead River di Michelle Scappa, con la danzatrice Federica D’aversa; la Compagnia Legàmi con Io sono Io di e con Marco Rampello; le performances del progetto Anfibia di Carlo Massari; i lavori ancora in divenire di Maddalena Donà in For Whom The Bell Speaks – lost celebration, new celebration, della belga Lisa De Cort in Menarche, della tedesca Lea Maria Hüttenmeister in Insights Ou, della greca Margarita Elisavet Kanonidi in Good “Old “Times e la belga Gaélane Noblet in Girls don’t sit still. Il programma completo sul sito crudofestival.com.

Torino Fringe Festival
Il Torino Fringe Festival chiude l’edizione 2025, dal 27 maggio al 1 giugno, con 4 eventi speciali, 14 spettacoli tra prosa, danza, musica e performance. “La vita è un varietà”, il tema della XIII edizione, è un omaggio alla grande tradizione italiana del varietà e del teatro di rivista, dei cabaret, dei cafè chantant e degli anni del proibizionismo, con spettacoli che esplorano il confine tra intrattenimento e riflessione, come Le avventure di Pinocchio raccontate da lui medesimo della Compagnia del Sole, con Flavio Albanese; L’Opera da 4 soldi. Ovvero come avrei fatto l’Opera da 3 soldi se avessi avuto i soldi per fare l’Opera da 3 soldi, di Massimiliano Loizzi, una riscrittura feroce e attualissima del classico di Brecht; Il Funerale di mia madre: lo spettacolo di Enchiridion, una storia di vita della classe operaia; Quando venne buio, racconto dalle Termopili, prima produzione di Vimas Teatro, il racconto della battaglia per bocca dell’unico sopravvissuto tra gli spartani, teatro di narrazione con musiche originali e timbri di slam poetry. Il programma completo sul sito tofringe.it.

Amen, primo testo teatrale di Massimo Recalcati
Torna in scena al Teatro Franco Parenti di Milano, dal 26 maggio al 1 giugno, Amen il primo testo teatrale di Massimo Recalcati in una nuova veste, con la regia e la drammaturgia di Claudio Autelli. Un coro di giovani attori e attrici della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi dà vita al mondo immaginifico del testo. L’unicità̀ del pensiero dell’autore si scompone nella molteplicità̀ dei corpi e delle voci. Giovani ventenni si interrogano sulla loro posizione di figli nel presente. Esplorano dubbi, riflessioni e paure sul proprio futuro e immersi in un limbo, si confrontano con le posizioni di tre figure emblematiche: il Figlio, legato alla leggenda di una nascita prematura che racchiude al tempo stesso il mistero della fine e l’energia dell’inizio; il Soldato, simbolo di resilienza e lotta contro le avversità̀; e infine la Madre, figura archetipica di cura e resistenza, che aspetta, protegge e salva con le sue mani il figlio.

Ungaretti nella danza di Egribianco
“M’illumino di immenso”, uno dei versi più conosciuti dell’ermetismo e di Giuseppe Ungaretti, è il titolo dello spettacolo della compagnia Egribianco, ideazione e coreografia di Raphael Bianco sulle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, John Luther Adams, Andrea Giomi, Meredith Monk. È la raccolta quasi antologica di frammenti coreografici, evocativi e misteriosi. Un lavoro sulla pienezza dell’essere nelle sue varie accezioni, brevi eventi coreografici dove la contemplazione e l’esplorazione attiva di dimensioni della realtà fisica e metafisica, rivelano differenti percezioni ed interpretazioni del concetto di illuminazione e del suo produrre armonia di corpo e spirito.
Anteprima il 31 maggio al Festival Cross, Teatro Il Maggiore di Verbania. Premiére al Festival Astiteatro il 23 giugno.

resiDANZE di primavera a Bologna
Sei appuntamenti con la danza e il teatro fisico, dal 29 maggio al 14 giugno, per la nona edizione di “resiDANZE di primavera”, festa della creazione artistica e occasione di incontro e scambio tra artisti e spettatori, realizzata da Teatri di Vita di Bologna. L’appuntamento con il lavoro e le performance di Paola Bianchi, Ludovico Cinalli, Michelle Scappa, Nicola Cisternino, Angelo Petracca e Aline Nari.
A condividere, dal 29 al 31, i primi tre appuntamenti, sono il lavoro di Bianchi, con una nuova versione di Trakt, esplorazione del corpo e archivio del gesto e del movimento; Michelle Scappa, che con Dead river indaga i rapporti del corpo con i luoghi nell’imminenza delle calamità naturali; e Cinalli, nel progetto teatrale-musicale 20th Century Dux che sperimentazione modelli di narrazione pop per parlare di Mussolini alle giovani generazioni.

C.U.L.T Coreografie Urbane e Linguaggi dei Territori
Il 28 maggio all’Anfiteatro del Collegio Tridente di Urbino va in scena, con un doppio appuntamento alle 19.30 e alle 21.15, la performance conclusiva di C.U.L.T Coreografie Urbane e Linguaggi dei Territori, laboratorio di ricerca nelle perforing arts che esplora la relazione tra movimento e architettura, progetto ideato e condotto da Gioia Morisco con il collettivo IMAGO, in collaborazione con l’associazione Indipendance.
Il lavoro della giovane coreografa marchigiana si ispira a una libera interpretazione de Le città invisibili di Italo Calvino e intreccia danza, musica e installazioni visive in un dialogo suggestivo con le visionarie architetture di Giancarlo De Carlo, esplorando il confine tra il movimento individuale dei performer e la sua proiezione fantastica nello spazio.

BelMondo Reload e la Rivoluzione delle Seppie
BelMondo Reload è un ciclo di eventi e pratiche collettive che segna la riapertura della Casa di BelMondo a Belmonte Calabro (CS): uno spazio abitativo, culturale e relazionale attivato da diversi anni da La Rivoluzione delle Seppie, un collettivo che lavora sui temi della convivenza, del riuso degli spazi, della pedagogia informale e della progettazione partecipata. Sono in programma Notturno senza luna, il 28 maggio, performance pubblica ideata da Nico Angiuli, in cui i nomi di donne calabresi uccise per violenza di genere o per mano mafiosa saranno proiettati su due monumenti simbolici del paese, con la voce dell’artista che leggerà documenti d’archivio e, a seguire, una performance del cantastorie Gerardo Vespucci. Sleeping in (Belmondo), il 30, è una performance notturna e partecipata a chiusura di un laboratorio di autocostruzione condotto dalle artiste Julia Leanie Rosner ed Esmée Maluta, insieme al collettivo Association Terrain Vagues, che metterà in scena il gesto del “dormire insieme” come atto politico, di cura e coesistenza.

Performance della coreografa Aitana Cordero, negli spazi di Forof
FOROF, a Roma, realtà culturale unica che combina archeologia e arte contemporanea, fondata da Giovanna Caruso Fendi, prosegue il suo Public Program nell’ambito della mostra site-specific Nimbus Limbus Omnibus del collettivo Gelitin/Gelatin, a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Il 29 maggio, la coreografa spagnola Aitana Cordero – voce originale della scena performativa internazionale – presenta Solo…?, una performance costruita attraverso un linguaggio fisico intenso e viscerale. L’opera, pensata in profonda sintonia con gli spazi di FOROF, intreccia corpo, spazio e senso in un dialogo intimo con il tema centrale della mostra: la liberazione.
Un corpo solo in scena si confronta con 68 oggetti di natura diversa, che mutano continuamente forma e senso e che diventano amanti, amici, memorie, paesaggi interiori. Sono materia viva con cui la performer costruisce e decostruisce legami, nella ricerca di una nuova presenza, di un nuovo linguaggio, di un nuovo equilibrio.

In Campania il festival Racconti per ricominciare
Prosegue, fino all’8 giugno, la 6a edizione del Festival Racconti per Ricominciare, con gli spettacoli al tramonto del green festival di Vesuvioteatro, con la direzione artistica di Claudio Di Palma e la consulenza artistica di Giulio Baffi. Dino Buzzati, Alberto Moravia, Erri De Luca, Giulio Baffi, Valeria Parrella, sono alcuni degli autori messi in scena. Spettacoli site specific che impegnano un cast artistico formato da 70 attori guidati da un team di regia. Tutti gli spettacoli in anteprima assoluta e alla luce naturale del tramonto, sono ambientati in forma itinerante nelle location di 21 tra i più prestigiosi siti storici, artistici e paesaggistici della Campania. Dagli edifici sacri del centro antico di Castellammare di Stabia alle architetture settecentesche di alcune tra le più belle Ville Vesuviane, passando per giardini, dimore regali, palazzi nobiliari, chiese, scorci panoramici. Il programma sul sito vesuvioteatro.org.
