21 gennaio 2010

Clamoroso: Sgarbi raddoppia, Padiglione Italia alla Biennale e supervisione acquisti al Maxxi

 

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46132(4)Tutto come da copione. Anzi di più, ben di più. Sgarbi sbarca a Venezia, e anche a Roma. Come preannunciato a noi di Exibart dello stesso interessato, è giunta oggi, nell’ambito della presentazione del suo ultimo libro – L’Italia delle meraviglie (Bompiani) – l’ufficializzazione dell’incarico a Vittorio Sgarbi come curatore del Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011.
È stato il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, ad annunciare la nomina, dopo aver presentato il volume nella sala dell’ex Consiglio Nazionale, alla presenza di un parterre prestigioso che ha dato all’annuncio ancora maggior solennità, composto dal direttore dei musei vaticani Antonio Paolucci, da Alain Elkann e dallo storico dell’arte Alvar Gonzalez Palacios.
Un provvedimento caratterizzato peraltro da una irritualità senza precedenti, quella di nominare un curatore di una partecipazione nazionale prima ancora che sia noto il nome del direttore della Biennale.
Ma la notizia che ha del clamoroso non è tanto questa, che tutto sommato era una ratifica: Sgarbi infatti raddoppierà l’incarico, con la nomina a supervisore degli acquisti di nuove opere d’arte contemporanea per il Maxxi, il museo progettato da Zaha Hadid pronto ad essere inaugurato a mesi.
Ora: il governo ha due istituti di livello internazionale per promuovere e esporre arte contemporanea con standard universali, la Biennale di Venezia e il Maxxi. Appaltandoli ad un critico d’arte competentissimo sull’arte antica ma profondamente al di fuori dalle logiche del contemporaneo, il governo riduce in burletta gli unici due suoi “pivot” spendibili all’estero. Un masochismo degno del miglior Tafazzi. In questa sequela di scelleratezze chi ci guadagna? Non Sgarbi, che lavorerà osteggiato da quasi tutto il settore e che avrebbe potuto essere speso in ambiti in cui è realmente una risorsa e un patrimonio di competenze; non il governo, che vede ulteriormente decurtato il suo prestigio internazionale; non il pubblico, destinato a frequentare musei e mostre gestite con la logica dello scambio di potere e non della qualità. E allora, perché? (m. t.)

[exibart]

58 Commenti

  1. Essere fuori dalle “logice” del contemporaneo non è affatto una cosa negativa. Purtroppo tutto questo è solo un modo per tenerlo calmo nel preriodo elettorale prossimo venturo. Però il governo dovrebbe già sapere che il nostro Sgrabi non è controllabile. Ed inoltre non è affatto detto che nel lontano 2011 sarà effettivamente lui a ricoprire i ruoli suddetti. Siamo pur sempre il paese degli annunci, no ?

  2. abbiamo visto il fondo… poi abbiamo iniziato a scavare… mi chiedo cosa dobbiamo aspettarci in questo 2010 che nasce con fantasmagoriche premesse? gli acquarelli del cavalierein Biennale? le poesie di Bondi messe in scena da qualche artista performer? le foto delle vacanze di Brunetta? gli autoritratti di Calderoli? oppure vogliamo parlare dell’illuminata sinistra italiana… di Rivoli per esempio? cosa dobbiamo fare per ottenere un po’ di serietà?

  3. mi vergongo sempre di più di essere italiana! ma perché sgarbi? non c’erano persone competenti? e poi perché lui al Maxxi? già mi immagino cosa farà acquistare! evviva l’arte contemporanea!

  4. Fantastico!!! ahahahahah! bellissima mossa! Bondi sei un mito!

    Che ve ne frega a voi “contemporanei”? La Sandretto e la sua cricca non vi hanno mai filato, a loro piace solo gli artisti “internationaaaaalllll” (da pronunciare in inglese). Avete già avuto 1,5 milione per il concorso (caro per un po’ di diapo)!
    Il “sistema Italia” (mafioso) è morto (spero)… bye, bye…

  5. vedo che si stanno scatenando i professori …se è solo politica e non ci sarà nel 2011 Sgarbi il direttore … ma tra quando un arte contemporanea “non più-moderna e postmoderna, non più dushampiana ? Tra 100 anni?

  6. quanto conformismo, signori… e qualunquismo, pure…
    ma argomenti zero? sapete solo dire vergogna, schifo e via insultando?
    ne abbiamo, di strada, da fare…

  7. date tempo al tempo signori, solo lui ci dirà se Sgarbi avrà fatto le cose per bene o dovrà vergognarsi di non avere avuto le competenze necessarie. non fasciamoci la testa prima di averla rotta, potremmo avere delle sorprese inaspettate…..

  8. Un incapace, isterico, borioso e lecca potenti. Accusato di plagio per un testo su Botticelli, non sa nemmeno cosa voglia dire curare una mostra. Inoltre di arte contemporanea non ne capisce. Diventeremo la barzelletta di tutto il pianeta. Comunque c’è da sperare che faccia una delle sue solite piazzate e che gli diano di nuovo una pedata, come merita.

  9. ok, torno a votare a sinistra. Ogni limite ha una pazienza. Nessuno nega che ci sia la mafia nel sistema dell’arte. Ma non è mettendoci uno storico che di contemporaneo non si è mai interessato (per sua stessa ammissione) se non per polemica, vanità o tirato per la giacca che si risolve la situazione. Sarebbe interessante capire su quali basi curriculari, su quali contributi teorici veri nel campo dell’arte contemporanea si giustifichi questa scelta.

  10. Che sia la fine di quel contemporaneo snob, mafioso e incoerente? La fine per la casta massonica che occupa tutte le istituzioni pubbliche e private? Capisco la disperazione di tutti quelli artisti che speravano in un posticino sicuro, cercatevi un lavoro va!

  11. HORRIBLE!!!!!!!!!!una notizia che non avrei mai, mai voluto sentire,frutto dei tempi che corrono…tempi bui gente molto bui

  12. Mi sembrate i cagnetti di Pavlov…è sufficiente uno stimolo non allineato a sinistra ed ecco un coro abbaiante! Bauuuuuuuuuuuuuuu!

  13. Non ho simpatia ne apprezzo particolramente il lavoro di Sgarbi, ma mi chiedo perchè un “amico” della politica non vada bene e invece possa andar bene un “amico” delle gallerie o un “amico” di FlahArt.
    Gli artisti che i curatori invitano alle mostre li scelgono tutti con lo stesso criterio: “amicizia”, al limite conoscienza. Anche i precendenti curatori forestieri della biennale non hanno fatto eccezione.
    Dov’è lo scandolo? Che sgarbi non ha interessi comuni con le gallerie e le riviste(scusate il plurale)?

  14. Clamoroso? Io direi vergognoso! Condivido pienamente ciò che è scritto nell’articolo. Sgarbi va esaltato per le sue immense conoscenze sull’arte antica, e in questo ambito ha tutta la mia stima! Ma il contemporaneo affidato a lui è una follia! E poi il MAXXI, no dico, l’unica speranza rimasta alla nostra italietta viene infranta così?! Siamo all’addio definitivo, non saremo mai parte del resto del mondo… già non sono tradotti in italiano testi fondamentali di critica e conservazione dell’ultimo decennio, così non avremo neanche un museo all’avanguardia!!! Che infinita tristezza! Preparo le valigie.

  15. In un Paese dove il Ministro della “Cultura” ha un cognome simile a quello di un comico (Boldi), non ci si poteva aspettare altro. Siamo una macchietta senza fine,tra sedicenti riviste da “primato europeo” (ma dove??!!..) come Flash Art e tra figlie di papà che aprono gallerie con i soldi del babbo.. Una volta c’era l’Arte Povera; adesso c’è solo la povera arte!

  16. ottima considerazioen ajgor. forse ora certe figlie di papà improvvisamente cambieranno rotta! io l’ho sempre detto…sono ancora in tempo ad aprire un centro estetico o una panetteria!

  17. Di chi è l’articolo, del director Tonelli???
    Mi trovo d’accordissimo con quanto scritto, anzi rincaro la dose dicendo che siamo arretrati e con questo dimostriamo di voler continuare ad esserlo…con tutto il rispetto per un mezzo genio dell’arte moderna come Sgarbi.
    Amo il mio paese, ma lo amerei ancora di più se ci fossero logiche culturali un pò più ragionate e meritocratiche…utopia

  18. Sono d’accordo con tutti quelli che pensano che Sgarbi non sia un amico della contemporaneità, ma sono altrettanto d’accordo con chi dice che se ci confrontassimo qualche volta con qualcuno che non è di sinistra fuori dal solito giro? Che ne dite ? Non bisogna essere degli scienziati per capire che ci si può avvalere di consiglieri dotti e colti che lo supportino . Non se ne può più di sentire in continuazione lamentele….la destra ha vinto !Bisogna che ce lo mettiamo in testa una volta per tutte!Arriverà il momento del cambiamento ma bisogna accettare la realtà ed è il motivo perchè la sinistra è allo sfascio totale! E chi si vergona di essere italiano gli suggerisco che fa bene a fare le valigie.Che si togliesse dalle palle uno che non abbia un minimo di consapevolezza e spirito critico capace di lamentarsi e basta si merita di espatriare non lo vogliamo non è utile alla collettività.

  19. Cosa c’entra sgarbi con l’arte contemporanea?
    Dopo la coppia beatrice&beatrice arriva il “bel” vittorio!!! E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine!
    A proposito il nostro è un condannato con sentenza passata in giudicato! ma tant’è….

  20. la LINEA GUIDA (perchè, vi assicuro, avendo parlato con chi sta nella stanza dei bottoni, C’E’ UNA LINEA GUIDA BEN PRECISA!) di questo governo in fatto di arte contemporanea mi ricorda molto quella del tipo che PER FAR DISPETTO ALLA MOGLIE SI E’ TAGLIATO L’UCCELLO! non è che per fare sfregi alla cosiddetta “casta di sinistra dell’arte contemporanea” si possono fare delle figure di merda stratosferiche a livello internazionale! proponendo magari pittoracci che già nel Canton Ticino nessuno conosce più! Flash Art, Sandretto e co. saranno criticabile ma almeno hanno, volenti o nolenti, una spendibilità all’estero.
    Questa è davvero la fine di tutto. O, spero, l’inizio di una GRANDE RIVOLTA! Se questo governo sta facendo in altri settori quello che sta facendo in arte… è davvero giunto il momento di fare qualcosa di incisivo ed efficace. Vi supplico!

  21. a mio parere queste sono tossine di un sistema dell’arte affaticato che si muove attrvaerso dinamiche spuntate.
    A riguardo invito tutti il 29 gennaio a Bologna per l’incontro tra milovan farronato e fabio cavallucci (più info sul blog whitehouse).

  22. Siete artisti contemporanei? Volete avere un riconoscimento internazionale? Imparate a fare la pizza, siamo i primi nel mondo!

    E lasciate perdere l’arte contemporanea, è roba per i pochi cicisbei della signora di Torino.

  23. a me sgarbi piace, proprio per il fatto che infrange tutte le vostre regolette dell’arte contemporanea di merda, oltretutto stabilite proprio contro chi sa fare arte.

    Per tutti quelli che si vergognano di essere italiani, COSA ASPETTANO AD ANDARSENE??

  24. Capra, capra, capra: monotona litania espressa da Sgarbi per esprimere al meglio il proprio Ego, il suo narcisismo, la sua infinita ripetitività monotona, monocorde: capra, capra, capra, capra. Onore alla capra.

  25. La nomina di sgarbi al prossimo padiglione italia rappresenta solo l’ennesimo sintomo di un sistema dell’arte (alto, basso, sinistra destra) e di un linguaggio dell’arte affaticati. e in crisi. Anzi, questa scelta mi sembra più pulita e chiara del finto progressismo pavoneggiato nel padiglione italia 2009 (a cura di beatrice buscaroli e luca beatrice). Bisogna necessariamente e serenamente bypassare queste dinamiche. Se no, si finisce solo a parlare di istituzioni, di “chi ha scelto chi”, “di chi cura chi”, di chi dirige chi, eccetera eccetera. Si polemizza, si discute, si dibatte ma non si capisce quali debbano essere le scelte, i contenuti. Questo sì, questo vuoto sì, fa veramente paura. Perchè se ognuno ha ovviamente in mente la sua biennale (un po’ come ognuno ha la sua formazione della nazionale), perchè non la propone e la realizza? Venezia è piena di spazi e luoghi molto migliori del “padiglione italia” (che non si sa nemmeno quale sia). Perchè chi ha un progetto migliore di sgarbi o beatrice, non lo realizza??? Non sarà che costoro aspettano le benedizione e il denaro del governo e delle istituzioni di cui criticano ora ,fortemente, le scelte? Mi sembra un contraddizione. Non c’è bisogno di alcuna benedizione istituzionale e per il denaro c’è un rapporto guadagno/fatica migliore nell’investire in “gratta e vinci”. Il punto è su i contenuti. Cosa proporre? Cosa ha senso oggi, chiamare arte o arte contemporanea?

  26. ecco bravo prepara le valige ! un personaggio in meno tendenzioso e modaiolo ! …almeno non avremo piu tampax appesi ! o specchi rotti !

  27. Fosse per me ne farei a meno della Biennale, tanto clamore per una tipologia di mostra d’arte scelta dall’alto e non in mezzo alla gente.Non appartiene alla gente e lo scannarsi tra critici d’arte è il sintomo di un profondo malessere che finisce per avvelenare l’arte, che invece deve essere in mezzo alla gente e per la gente, come ha fatto l’artista Giovanbattista De Angelis con “Biological milk”. Il critico non si può ergere a Dio, non deve “scegliere” gli artisti, il suo ruolo è quello di capire l’arte e gli artisti, possibilmente, ma mai sostituirsi a loro. Altrimenti la famigerata Biennale di Venezia è fatta per i critici? O per gli artisti? E i critici chi sono che devono scegliere gli artisti? Chi conferisce loro tanta autorità, o autoritarismo o arbitrio? Me lo spiegate? Parola di critico d’arte.

  28. Tra Sgarbi e Bonito Oliva preferisco Enrico Crispolti, almeno è un professionista serio e affermato, vera autorità nel panorama della critica d’arte contemporanea. Non colluso con il potere politico.

  29. Scusa Luca Rossi che c’entra avere una controproposta alla biennale? Non è questione nè di spazi nè di denari, la partecipazione nazionale ha un carattere di ufficialità che nessun dispiego di forze o di idee può dare. se anche avessi un budget illimitato non andrei certo a far concorrenza alla Biennale, per il semplice fatto che tolti i visitatori, a distanza di tempo è il catalogo che rimane e fa riferimento. In realtà io, come ogni gallerista, con ogni mostra in qualche modo facciamo proposte più o meno riuscite, la speranza è quella che il nostro lavoro incontri il consenso del curatore di turno e venga poi portato alla ribalta veneziana.

  30. gentile rossi

    ha notato la buffa coincidenza tra lo slogan diesel “be stupid” (contrapposto al comportamento furbo ma noiosetto del consumatore smart) e certe Sua affermazioni sulla natura di whitehouse: “infantile-autistica”, imprudente, passionale e non rassicurante (stupid) (quindi divergente dall’attuale tendenza giovanilistica dello smart relativism)?

    può lavorarci su, sull’essere sulla stessa lunghezza d’onda di una coraggiosa agenzia di comunicazione londinese (ed un acuto imprenditore vicentino)

    smart may have the answers, but stupid has all the interesting questions

  31. Wow. Sgarbi è ancora in giro?
    Ma non era finito a fare il sindaco in un paesino in Sicilia?
    Incredibile.
    Dopo Beatrice: Sgarbi. E direi che “l’intelligentsia” di destra poi è giunta al termine.. nel 2012 chi ci metteranno? Brunetta?

    Sgarbi al MAXXI almeno ha una sua coerenza.. un mostro dentro un eco-mostro..

  32. Caro Antonio,

    molto appropriata la tua osservazione. Sì, credo che essere “stupidi” significhi uscire da uno schema intelligente e relativistico, dove va bene tutto e il contrario di tutto. Per stupido intendo fuori dall’accademismo, dal professionismo esasperato che relega giovani di 20 anni a statue di sale.

    Buffa ma sintomatica questa coincidenza con la Disel. Perchè credo che serva un nuovo approcccio non solo nel mondo dell’arte ma trasversalmente a più settori. Inoltre tale approccio potrebbe bypassare serenamente tutto questo inquinamento politichese di rivoli, sgarbi e compagnia bella. Smettiamola. Saltiamo tutto questo e confrontiamoci con i contenuti. E questo, caro antonio, fa paura. Confrontarsi con i contenuti è come confrontarsi con un precipizio. Si tratta di una vertigine che è più comodo evitare, soprattutto se giovani e precari. Trovo molta più elasticità e freschezza in alcune menti mature, piuttosto che in alcuni presunti “giovani”.

  33. caro Abbondio,

    ma quale ribalta internazionale??? Il padiglione italia??? Per un giovane partecipare a quello del 2009 penso sia stato solo controproducente..forse qualche vendita in più..ma piuttosto che vendere certe cose preferisco dedicarmi al gratta e vinci….
    Dell’ultimo padiglione italia salvo totalmente solo Gian Marco Montesano. Grande estremo contemporaneo. Ma perchè lui fa una pittura che fa leva su alcuni presupposti negativi del padiglione italia. E tale consapevolezza è testimoniata dal suo lavoro fuori dal padiglione.

  34. perche non si mobilitano le associazioni come amaci e acacia… per una raccolta di firme ..in fondo sono loro che hanno caldeggiato la nascita di padiglione italia.. o era
    per fare una mostra della giannelli e poi mollare il colpo… ora bisogna avere le palle x reagire… sembrava ke senza padiglione italia non si potesse piu vivere ..e ora nessuno parla..ipocrisia totale.

  35. non ti preoccupare Giampaolo il tuo discorso era comprensibile e condivisibile… ma Luca Rossi che è fatto così, deve scrivere scrivere ma non legge e non capisce.

  36. Sgarbi è un cavallo pazzo che conosce poco il contemporaneo ma devo dire che quando è in buona ha un atteggiamento più aperto e disponibile all’ascolto di gran parte dei talebani al potere
    nel mondo dell’arte che conta davvero.

  37. E’ piena VIDEOCRACY…nel bene o nel male tutto fagocita….SICURAMENTE senza essere un divo da STALK(ing) Show a questo punto Sgarbi sarebbe non so che ma certo non il curatore della Biennale. PROBABILMENTE, però, le vesti molti se le strappano SOLO perchè chi va in tivvù, o magari è solo più famoso (A.B.O., Daverio…) DEBBA necessariamente essere inadeguato. E’ tutto fasato in partenza.

  38. almeno adesso si parla del padiglione italia… e sgarbi sa il fatto!
    suo comunque non se ne può più dei soliti nomi che hanno blindato l’arte contemporanea romana e milanese… forse lui ci farà vedere qualcosa di nuovo!

  39. Caro Luca, non è un problema di contenuti di linguaggio di senso o non senso nella prassi artistica attuale, piuttosto è quello di riflettere seriamente sul ruolo che occupa oggi l’arte contemporanea. La rinasita dell’arte avverrà soltanto quando le leggi della nostra società iperconsumistica iperaccatafalcata su se stessa diventeranno quelle dell’arte. Quando essa avrà accettato la vita e non la rassegnazione e si sarà fusa completamente con la realtà. Quando la prassi creativa sarà esrecitata in modo dialettico da tutti e ovunque. Allora non ci sarà più bisogno delle varie manifestazioni dedicate all’arte, di tromboni esofagali al servizio del potere imperante, ma eventi e inni di linguaggi puliti che esaltano la gioa di vivere nella diversità di stili e linguaggi.

  40. Caro Savino, ciò che affermi è bellissimo, ma è difficile da realizzare. Sei rimasto un idealista incallito. Ma ti voglio bene.

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