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Una vetrina itinerante fondata e diretta da Nicolas Bellavance-Lecompte, dedicata al design da collezione, all’arte contemporanea e al confronto culturale. NOMAD è tutto questo, insieme: non una semplice fiera, ma un dialogo distintivo tra le opere e il loro ambiente, che ridefinisce il modo in cui design e arte vengono vissuti, incontrati, collezionati. Ogni manifestazione dura dai quattro ai cinque giorni, e la città varia di volta in volta, da Capri a St. Moritz, da Monaco a Venezia. Il filo rosso: location sempre esclusive. Adesso la notizia: NOMAD si espande, ancora, e annuncia due nuove tappe, entrambe fuori dai confini europei, Abu Dhabi e gli Hamptons. Sguardo al calendario internazionale.
Primo pit-stop, il Terminal 1 dismesso dell’Aeroporto Internazionale Zayed, ad Abu Dhabi, dal 19 al 22 novembre 2025. Un simbolo del modernismo regionale progettato alla fine degli anni ’70 da Paul Andreu – lo stesso architetto dell’Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi – chiuso al pubblico per anni. «Il terminal sarà ripensato da NOMAD in collaborazione con il Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi», spiegano dalla fiera. «Questa edizione arriva in un momento culturale cruciale, arricchendo il dinamico panorama artistico degli Emirati Arabi Uniti e risuonando con lo spirito architettonico e artistico dell’Isola di Saadiyat, sede di uno dei complessi museali più ambiziosi al mondo».
Dal 12 al 15 febbraio 2026, NOMAD torna a St. Moritz per la nona edizione – è la destinazione di punta della manifestazione. «Ancora una volta, celebreremo l’esclusivo dialogo alpino tra architettura, natura e design nella magica cornice dell’Engadina. La location sarà svelata nelle prossime settimane, insieme all’annuncio di nuove importanti partnership che rafforzeranno l’identità distintiva di NOMAD e renderanno questa edizione uno degli eventi culturali più attesi della stagione invernale a St. Moritz».
In estate, dal 25 al 28 giugno 2026 sarà poi il turno degli Hamptons, negli States – un vero e proprio debutto americano per la fiera itinerante NOMAD. Non a caso, nel cuore di una delle comunità di collezionisti più importante al mondo. La location selezionata è il Watermill Center, una storica istituzione fondata dal visionario regista teatrale e artista Robert Wilson, scomparso quest’estate: ampi spazi, accessibilità e infrastrutture artistiche di livello mondiale, le parole chiave. Il palcoscenico ideale. «Santuario di sperimentazione e creazione interdisciplinare, la tradizione del Centro è in linea con la missione di NOMAD di promuovere il dialogo culturale e l’innovazione artistica».














