19 settembre 2025

Oversound: il rumore del turismo a Venezia diventa paesaggio sonoro

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Passeggiate d’ascolto e ricerca partecipata per riflettere sull’overtourism: il progetto laboratoriale del sound artist Nicola Di Croce in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari

Che rumore fa il turismo? È la domanda al centro di Oversound. Il rumore del turismo, laboratorio artistico e di ricerca ideato da Nicola Di Croce, sound artist e ricercatore, in programma a Venezia il 22 e 23 settembre 2025. L’iniziativa, promossa dall’Università Ca’ Foscari all’interno del progetto Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative del Consorzio iNEST, invita cittadini e visitatori a interrogarsi sull’impatto acustico dell’overtourism.

Il progetto trasforma la città in uno spazio di ascolto condiviso, dove la trama quotidiana di suoni, dal rollio dei trolley al brusio dei campi affollati, fino ai silenzi delle calli più appartate, diventa materia di indagine collettiva. «La natura del turismo è rumorosa e i suoni emessi raccontano molto delle forme di turismo che attraversano la città», ha sottolineato Maurizio Busacca, responsabile di Lab Village. Attraverso il linguaggio – e la capacità di ascolto – dell’arte si genera così un’occasione di confronto inedita, in cui studenti, turisti e residenti sono chiamati a partecipare alla costruzione di una consapevolezza sensoriale che può alimentare anche le politiche urbane.

Il laboratorio si svolge in due fasi complementari. Nella prima giornata, i partecipanti prenderanno parte a una lezione introduttiva seguita da una passeggiata sonora attraverso il centro storico, durante la quale raccoglieranno le registrazioni e annoteranno le proprie percezioni. Nella seconda giornata, i materiali saranno rielaborati collettivamente nell’aula Biral di Palazzo Malcanton Marcorà, sede del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, per dare vita a una traccia corale capace di raccontare l’esperienza dell’ascolto e di trasformarla in un racconto condiviso.

La traccia sonora finale, che potrà essere in futuro installata in spazi dedicati o proposta in sessioni di ascolto, diventa un dispositivo critico per osservare Venezia da un punto di vista diverso, rivelando come il turismo stia ridefinendo anche il paesaggio acustico, oltre quello urbanistico e sociale. In una città che da anni affronta le conseguenze dell’overtourism, Oversound propone di ascoltare prima ancora di guardare, restituendo al suono il ruolo di patrimonio fragile e mutevole, da riconoscere e proteggere.

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