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Un furto ha colpito stamattina il Louvre di Parigi, costringendo il museo a chiudere al pubblico per motivi straordinari. Lo ha comunicato con un tweet a ministra della Cultura francese Rachida Dati: «Non si sono registrati feriti. Io sono presente sul posto insieme al personale del museo e della polizia. Le indagini sono in corso».
Secondo fonti della polizia e dell’agenzia France Presse, i ladri, giunti con buona preparazione, avrebbero penetrato l’edificio dalla facciata sul fiume Senna, attualmente sottoposta a lavori. Avrebbero poi raggiunto direttamente il Salone di Apollo (Galerie d’Apollon), dove sono esposte le preziosissime collezioni regali e i gioielli della Corona francese.
Fonti ufficiose riportano che sono stati sottratti ben nove pezzi di valore inestimabile, appartenenti al tesoro della corona di Napoleone e dell’Imperatrice Eugenia, tra cui una collana, una spilla e un tiara. Uno dei gioielli, probabilmente la corona appartenuta all’Imperatrice, è stato recuperato poco dopo nei pressi del museo, ma sarebbe risultato danneggiato. Il furto sarebbe durato soltanto circa sette minuti.

Il museo ha emesso un comunicato che annuncia la chiusura per la giornata «per ragioni eccezionali», senza dettagliare pubblicamente il bottino o la dinamica precisa.
Le autorità francesi hanno inoltre avviato un’indagine penale che coinvolge specialisti del crimine d’arte e delle organizzazioni di traffico internazionale. I pezzi sottratti, data la loro rarità e il legame con il patrimonio storico francese, rendono il recupero particolarmente delicato. Il Louvre, dal canto suo, probabilmente farà un’ispezione interna urgente per verificare vulnerabilità strutturali e protocolli di sicurezza, in parallelo con una possibile revisione degli spazi espositivi e dei percorsi di accesso esterno.
Questo episodio ripropone con forza il tema sicurezza nei musei di grande richiamo: a gennaio di quest’anno lo stesso direttore del Louvre aveva segnalato problemi infrastrutturali come infiltrazioni d’acqua, escursioni termiche e sovraffollamento come fattori di rischio per la conservazione delle opere. Il furto di stamattina, in aggiunta a ciò, mostra quanto vulnerabile possa essere anche un’istituzione iconica quando i lavori, l’accesso esterno o la logistica lasciano falle.














