06 novembre 2025

Pandolfini mette all’asta i grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea

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Tutto pronto, a Milano, per la vendita di Pandolfini. Sguardo in anteprima agli highlights del catalogo, da Giorgio de Chirico a Renato Guttuso, passando per l'immancabile Ligabue

Antonio Ligabue, Autoritratto triste (dettaglio). Courtesy: Pandolfini Casa d'Aste

Ci sono i grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea all’asta da Pandolfini, a Milano. Da Picasso a Botero, fino a de Chirico, Burri e Guttuso. E ovviamente, l’immancabile Ligabue, che ha ormai una consolidata storia di record presso la casa d’aste. Andranno tutti in vendita il 13 novembre a Milano, in via Manzoni. Ecco un’anteprima di alcuni lotti speciali.

Un’eccezionale opera di Giorgio de Chirico si distingue in catalogo, è La grande torre della prima metà degli anni Settanta, la fase matura in cui l’artista riprende i suoi temi più iconici e li reinterpreta con nuova intensità (stima € 80.000/120.000). «La torre, tema ricorrente nella pittura dechirichiana», si legge sul catalogo di Pandolfini, «è simbolo di isolamento e di tensione verso l’alto, ma anche di memoria architettonica. Essa condensa il senso di una classicità reinventata, sospesa tra l’antico e il moderno. Come scrisse Ardengo Soffici nel 1914 sulla rivista Lacerba“Giorgio de Chirico esprime, come nessun altro ha saputo fare, la struggente malinconia della fine di una bella giornata in una vecchia città italiana, dove, in fondo a una piazza solitaria, oltre la sequenza di logge, portici e monumenti del passato, sbuffa un treno […] oppure un’alta ciminiera di fabbrica innalza fumo verso il cielo terso.” Questa descrizione, benché riferita alle opere giovanili, rimane perfettamente aderente anche alla poetica della Torre: la stessa malinconia, lo stesso silenzio metafisico che trasforma l’architettura in sentimento. Nella luce ferma e irreale del dipinto, la torre appare come un monumento immobile al tempo interiore. Le tinte fredde e i contrasti netti tra i piani di colore, rossi, blu e ocra, costruiscono una geometria poetica, in bilico tra sogno e architettura ideale».

GIORGIO DE CHIRICO, La grande torre. Courtesy: Pandolfini Casa d’Aste

Ad affiancare La Torre, altre due opere su carta dell’artista raffiguranti Piazza d’Italia e Cavalli, cavaliere e viandante. Ovviamente presente Ligabue, Pandolfini offre l’Autoritratto triste proveniente dalla Collezione di Bruno Bertacchini, amico ed estimatore del maestro, e con un importante curriculum espositivo e bibliografico alle spalle. La stima? € 50.000/90.000. E non mancano i grandi maestri del ‘900: come Renato Guttuso, splendida la sua Finestra e tavolo da lavoro del 1961, chiaro omaggio dell’artista siciliano al coetaneo Giorgio Morandi (stima € 50.000/80.000). «Tra i collage di giornale e il disordine degli oggetti, compare il volto di Giorgio Morandi», riporta il catalogo dell’asta, «circondato da oggetti che alludono alle celebri nature morte dell’artista emiliano, come bottiglie, ciotole e contenitori ma riletti nella tipica chiave espressionistica e gestuale di Guttuso, rompendo la placida tranquillità della poetica morandiana. Il colore si accende in contrasti duri, linee energiche e impulsive conferiscono dinamicità alla rappresentazione e la materia si addensa generando una densità espressiva che anima l’intera composizione».

RENATO GUTTUSO, Finestra e tavolo da lavoro. Courtesy: Pandolfini Casa d’Aste

Diverse anche le opere della metà del XX secolo come Combustione di Alberto Burri, del 1964, la stima è di € 40.000/70.000. Sempre degli anni ’60, in catalogo anche Composizione, un’opera che appartiene a un momento decisivo del percorso di Giulio Turcato. La tela, proposta in catalogo con una stima di € 15.000/25.000, si presenta come una distesa compatta e densa, animata da increspature e accensioni cromatiche che affiorano da una materia scura e corposa. Interessanti, anche i lavori dei più contemporanei Gino De Dominicis, Salvo, Mimmo Paladino e Enzo Cucchi. Presente anche la grande scultura, dal Cardinale in piedi di Giacomo Manzù (€ 25.000/35.000) al Cestino della Discordia di Bertozzi&Casoni (€ 8.000/12.000) fino a Californiana Nana di Niki de Saint Phalle (€ 12.000/20.000). Per chiudere, non mancano gli artisti di calibro internazionale, come nel caso di Ritratto di Fernando Botero, in asta con una stima di € 150.000/250.000.

FERNANDO BOTERO, Ritratto. Courtesy: Pandolfini Casa d’Aste

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