06 dicembre 2022

Cinque artiste per gli Open Studios della British School At Rome

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La BSR British School At Rome presenta le ricerche e i progetti delle cinque artiste in residenza, invitando il pubblico a un Open Studio full immersion, tra paste commestibili e rovine imperiali

Andro Semeiko, Three Poems, 2015-2022, performance and film, 14 min

Non una mostra di restituzione ma qualcosa di diverso, un passo laterale, per scoprire le varie diramazioni e le infinte complessità di un percorso in pieno svolgimento. Così, la British School At Rome, istituto di ricerca del Regno Unito fondato nel 1901 per favorire lo scambio tra culture, ci invita, il 7 dicembre, non a una esposizione ma ad Autumn Open Studios, un incontro, anzi, precisamente uno studio visit, al fine di conoscere i progetti delle artiste attualmente in residenza e le loro pratiche. Ma anche per sentire in prima persona come l’esperienza di un nuovo ambiente, gli incontri e il networking con la comunità artistica locale possano contribuire a definire – o a indefinire, cioè a sfumare tra approdi imprevedibili – l’avvio di una nuova ricerca.

Nella serata del 7 dicembre, presso la sede della BSR, in via Gramsci 61, i visitatori potranno incontrare Laura White (Ampersand Fellow 2022-23), Catriona Gallagher (Bridget Riley Fellow 2022-23), Lucy Tarquinio (Abbey Scholar 2022-23), Andro Semeiko (Abbey Fellow in Painting), Skye Wagner (National Art School, Sydney, Resident), osservando nuove opere, ascoltando i racconti sui loro progetti e sperimentando come, dove e perché l’arte viene creata. Tra le righe ma a distanza ravvicinata, dunque, si leggeranno i temi affrontati dalle artiste nel loro percorso di residenza, dalla riflessione su Roma e il suo legame con il cibo, all’urgenza della ri-visualizzazione delle nostre relazioni con le piante e il mondo “oltre-umano”, dalla pittura come strumento narrativo,  all’impatto del collasso politico e urbano e delle rovine sulla sfera sociale, fino all’indagine sulle strategie percettive e le tecniche illusionistiche viste nei multiformi spazi barocchi e negli antichi affreschi romani.

«La sostituzione della mostra finale delle borsiste con una serata di Open Studios ha come obiettivo quello di spostare il focus della residenza sulla ricerca e sugli stimoli che la città di Roma (e più in generale l’Italia) può dare, piuttosto che sulla creazione di lavori finiti e rientra in un più ampio progetto di trasformazione dell’Istituzione», spiegano dall’organizzazione. «Infatti negli ultimi anni, e ancora di più, sotto la guida dell’attuale Direttrice, Professor Abigail Brundin, la BSR sta lavorando per diventare un’Istituzione moderna, aperta, inclusiva e plurale, che accolga professionisti con un’alta formazione in un ambiente stimolante di ricerca e pratica interdisciplinare». Per promuovere la diversità e l’inclusione, è stata istituita, tra le altre cose, una nuova residenza per giovani artisti provenienti da background BAME – Black Asian Minority Ethnic, e con una maggiore collaborazione con artisti/collettivi di base a Roma.

Le artiste di Autumn Open Studios 2022

Laura White – Ampersand Fellow 2022-23 (9 mesi)
La pratica di Laura White si basa sull’interazione con i materiali. L’artista ha un interesse particolare per la produzione gastronomica romana, in special modo per i processi artigianali, come il processo di lavorazione dell’impasto di pasta e pizza, e per la salatura di carni e pesci. Questo approccio culinario e anche “viscerale”, è esplorato nello studio attraverso la realizzazione di una “pasta da tavola” (da mangiare) e di una “pasta da pavimento” e di oggetti/sculture di pasta (forse da non mangiare!).

Laura White. Work in progress at the BSR. Dough, leak skin and stainless steel table. November 2022

Catriona Gallagher – Bridget Riley Fellow 2022-23 (6 mesi)
Avendo lavorato negli ultimi anni con video, disegno, scrittura e installazione utilizzando diverse specie di piante, la domanda che Catriona Gallagher si sta ponendo durante la Bridget Riley Fellowship è: come sono state usate le piante in passato e oggi come possiamo lavorare con loro in modo diverso? Dalle Metamorfosi di Ovidio agli antichi affreschi della Domus Aurea e di Pompei, fino all’attuale crisi ecologica, in questo progetto l’artista sta cercando di capire se i processi cinematografici analogici realizzati tramite sviluppatori a base vegetale e la fitografia possano aiutare il pubblico ad arrivare a una «Presa di coscienza radicale» sulle piante.

Catriona Gallagher, Daphne on 16mm film strips, studio work in development, 2022

Lucy Tarquinio – Abbey Scholar in Painting 2022 (9 mesi)
Lucy Tarquinio usa la forma lessicale per narrare l’astrazione e il processo nella pittura a olio. A Roma sta lavorando a una storia di fantasia, composta da disegni ad acquerello e da scritti, incentrata su un personaggio giallo a forma di scheggia che si muove in un mondo oscuro. Il personaggio giallo intende rappresentare il viaggio che un dipinto compie per arrivare a una fine e drammatizzare la casualità della costruzione di un’immagine.

Andro Semeiko – Abbey Fellow in Painting (3 mesi)
Andro Semeiko crea installazioni pittoriche stratificate e produce libri d’artista basati sulla sua pratica pittorica e sulla ricerca nei campi di storia, letteratura e psicologia. La ricerca a Roma contribuirà al suo nuovo progetto sul tema delle “Rovine degli Imperi”, che esplora l’impatto sociale del collasso politico e urbano e delle rovine.

Skye Wagner, Stone Hand, Breadsticks, Chrome Pipe Pigment print 2022

Skye Wagner – National Art School, Sydney, Resident (3 mesi)
Il lavoro di Skye Wagner esplora l’artificio intrinseco della fotografia e il suo potenziale performativo, tra assemblage, mimetismo digitale e rifotografia. In questo mix, corpi e oggetti, umani e non umani, si frammentano, si riproducono e si fondono. La sua ricerca in Italia indaga le strategie percettive e le tecniche illusionistiche viste nei multiformi spazi barocchi e negli antichi affreschi romani. L’interesse di Wagner per l'”artificio” deriva dalla sua capacità di aiutarci a percepire quanto percepiamo, offrendo una rottura rispetto all’apparenza.

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