06 aprile 2020

Tra natura e architettura: nella pace degli ambienti surreali di Paul Milinski

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Il giovane artista e designer digitale Paul Milinski immagina nuovi spazi in cui il verde della natura incontra gli oggetti e le architetture dell’uomo

Un dialogo armonico

Si possono descrivere come raffinati incontri digitali tra natura e architettura gli ambienti del designer e artista australiano Paul Milinski. Un dialogo armonico, in cui l’architettura minimalista non è mai opprimente, ma sempre in perfetta coesione con i diversi elementi naturali scelti da Milinski, i quali variano tra piante, distese di sabbia, montagne e cascate.

«Il mio processo creativo inizia da uno sketch. Tutto quello di cui ho bisogno sono poche linee per creare un e da lì seguire il mio intuito. A volte è un processo veloce, altre è una vera e propria battaglia», dichiara Milinski, per il quale è «Importante separarsi dal proprio lavoro, perché solo comprendendo con chiarezza e razionalità le proprie forze e debolezze si può raggiungere il risultato migliore».

Luci, superfici specchianti, colori pastelli sono alcune delle peculiarità più ricorrenti tra i suoi lavori.

Un modo per ripensare a «Come trattiamo la natura»

Milinski descrive così il proprio approccio ai suoi progetti: «È essere in un mondo dove la natura è l’edificio e viceversa» e spera che un giorno i suoi spazi possano essere ricreati come installazioni in spazi fisici.

Immagina luoghi «In cui tutti gli esseri viventi sono considerati uguali e dove gli elementi umani si conformano all’ambiente».

Milinski desidera che il suo lavoro conduca alla riflessione anche sul «Come trattiamo la terra», un modo per ripensare ad un futuro alternativo.

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