14 marzo 2022

Winter Stations 2022. Il concorso di design sulla spiaggia di Toronto

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In questi giorni la spiaggia Woodbine Beach di Toronto ospita i finalisti del Winter Stations 2022, un concorso internazionale rivolto a architetti e designer chiamati a reinterpretare con nuovi progetti le classiche torrette di salvataggio.

Il tema di questa ottava edizione è “Resilienza”, un richiamo agli stravolgimenti che negli ultimi anni ci hanno costretto a ripensare il modo in cui abitiamo lo spazio.

Qui potete dare un’occhiata ai sei progetti finalisti, visibili sulla spiaggia canadese fino al 31 marzo:

ENTER FACE
Design Team: MELT –Cemre Önertürk & Ege Çakır (Turchia)

La pandemia ha cambiato le nostre abitudini sotto diversi aspetti, ma hanno influito soprattutto sul modo in cui percepiamo il mondo al di fuori di noi. Più esplicitamente, ha spostato la comunicazione con le persone, l’interazione con l’ambiente e la percezione delle nostre esperienze attraverso un’unica superficie: lo schermo digitale. Offrendo una nuova versione della convivenza, gli schermi non solo hanno reso possibile il superamento di questo periodo difficile, ma sono anche diventati parti indissociabili della vita come “interfacce” mobili. Il progetto “enter-face” mira a rivelare l’influenza drammatica di questi schermi, quindi presenta un’atmosfera spaziale che unisce le persone attraverso una visione\immagine comune isolandole fisicamente. Propone due scatole scure con fori distanti in cui le persone possono entrare nella parte superiore del corpo e rimanere distaccate l’una dall’altra. All’interno delle scatole, è posizionata una superficie trasparente strutturata attraverso la quale i visitatori lontani, che ora sono diventati un gruppo di spettatori, osservano la vita fuori dagli schemi come se stessero insieme a un’immagine in movimento senza fine su uno schermo.

Wildlife-guard Chair
Design Team: Mickael Minghetti, with the guidance of Andres Jimenez Monge (Francia & Canada)

Ispirandosi al Cardinale Rosso, una specie di uccello presente tutto l’anno nella zona del lago Ontario, il progetto cerca di sensibilizzare i visitatori alla fauna selvatica del luogo. La diversità delle specie che si rifugiano nel denso ambiente urbano è sia notevole da osservare che fondamentale da preservare.

THE HIVE
Design Team:
Kathleen Dogantzis & Will Cuthbert (Canada)

La resilienza testimoniata dalle comunità di fronte a tempi difficili e senza precedenti è paragonabile a quella delle api mellifere. Le colonie di api mellifere sono principalmente composte da api operaie la cui massima misura di resilienza è il mantenimento della temperatura dell’alveare durante i freddi mesi invernali. La sfida di mantenere l’alveare al caldo viene affrontata da una risposta a livello di colonia, proprio come la risposta a livello di comunità collaborativa che viene montata di fronte alle avversità.

L’installazione è progettata con una struttura esagonale che ricorda una colonia di api mellifere, ed evidenzia la variazione cromatica del miele, risultato di diverse specie floreali. Il pubblico è invitato a sperimentare la diversità visiva di un alveare di api e lavorare insieme per formare un gruppo di alveari collaborativo a livello di comunità.

S’winter Station
Design Team: Ryerson University’s Department of Architectural Science (Canada)

Le forze della natura sono implacabili. Il progetto basandosi sulle condizioni climatiche locali, dove la sabbia della spiaggia viene trasportata dai forti venti sia d’inverno sia in estate, propone degli elementi tipicamente estivi, come i teli da spiaggia o le corde, utilizzati per creare un riparo per i periodi più freddi.

Introspection
Design Team: University of Toronto John H. Daniels Faculty of Architecture, Landscape and Design (Canada)

In linea con il tema della resilienza di quest’anno, il team dell’Università di Toronto ha scelto di basare il design del progetto sulle emozioni provate durante gli ultimi due anni di quarantena e isolamento. Giocando con l’idea della riflessione, utilizzano pareti a specchio per proiettare i visitatori come i soggetti del padiglione rosso brillante, intitolato Introspezione. Mentre il tetto a traliccio permette al sole di illuminare l’interno e i suoi visitatori, la torre rossa del bagnino si erge inflessibile al centro del padiglione, ricordandoci la stabilità intrinseca dentro di noi.

One Canada
Design Team: University of Guelph, School of Environmental Design & Rural Development (Canada)

I popoli indigeni in Canada sono un esempio ispiratore di resilienza grazie alla loro capacità di resistere alle avversità e perseverare attraverso generazioni di politiche coloniali oppressive. Le ingiustizie storiche persistono, compresi gli effetti del genocidio culturale del sistema scolastico residenziale del Canada. Qui simboleggiano il colmare il divario tra i popoli indigeni e non indigeni attraverso il raduno.  I sette anelli dell’installazione rappresentano sette antichi insegnamenti, che hanno avuto origine con i Popoli Anishnabae, tramandati attraverso le generazioni che assicurano la sopravvivenza di tutti i Popoli Indigeni: Saggezza, Amore, Rispetto, Coraggio, Onestà, Umiltà e Verità.

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