28 agosto 2019

Kronos e Kairos. I tempi dell’arte contemporanea

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Al Palatino l'antico e il contemporaneo si sostengono e accolgono vicendevolmente, aprendo il varco ad una relazione continua tra il mondo di ieri e quello di oggi

Jimmie Durham, Stone Foundation, 2019

Oggi, per la nostra agenda di mostre da vedere in questi ultimi giorni d’estate, vi segnaliamo “Kronos e Kairos. I tempi dell’arte contemporanea”, a cura di Lorenzo Benedetti. 

La mostra, che rinnova l’appuntamento con l’arte contemporanea nei monumentali spazi del Palatino ed è realizzata grazie al coordinamento scientifico della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, promossa dal Parco archeologico del Colosseo, con l’organizzazione di Electa, suggerisce una visione del contemporaneo che dialoga con il patrimonio storico, mostrando la continuità e la stratificazione che caratterizzano la ricchezza e l’unicità del Parco archeologico del Colosseo.

Se Kronos è il tempo che scorre, Kairos è il momento opportuno, quello in cui qualcosa di particolare accade. Questa doppia definizione crea un legame, ma anche una contrapposizione, tra il tempo come quantità, Kronos, e il tempo come qualità, Kairos, lungo il corso di una dimensione storica, narrata sul Palatino, attraverso le 15 opere di altrettanti artisti italiani e internazionali invitati a partecipare: Nina Beier, Catherine Biocca, Fabrizio Cotognini, Dario D’Aronco, Rä di Martino, Jimmie Durham, Kasia Fudakowski, Giuseppe Gabellone, Hans Josephsohn, Oliver Laric, Cristina Lucas, Matt Mullican, Hans Op De Beeck, Giovanni Ozzola e Fernando Sánchez Castillo.

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