19 maggio 2020

Guido van der Werve online con Monitor, Grimm e Luhring Augustine

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Tre gallerie di Roma, Amsterdam e New York condividono una piattaforma online per la personale di Guido van der Werve. Paola Capata ci ha raccontato il progetto

Chiesa Santa Croce Varsavia
Guido van der Werve, Nummer veertien [still 01], 2012, Unique c-print mounted on aluminum 67 x 120 cm (unframed), 26 1/2 x 47 1/4 in (unframed), courtesy the artist, Grimm Gallery, Luhring Augustine and Monitor

Al via oggi, 19 maggio, il progetto espositivo che unisce le gallerie Monitor con sedi a Roma, Lisbona, Pereto, Grimm di Amsterdam e New York e Luhring Augustine di New York: le gallerie lanciano una piattaforma comune, accessibile direttamente dai loro siti web fino al 15 giugno, in cui vengono presentati 16 still fotografici unici e inediti tratti dal film di Guido van der Werve (1977, Papendrecht, Paesi Bassi) Nummer Vertieen, home, il suo primo lungometraggio (2012, 54 minuti), di cui qui sotto potete vedere alcuni secondi.

Nummer Vertieen, home: il primo film di Guido van der Werve

Il fiilm, ha spiegato la galleria, prende la mosse dalla storia di uno degli idoli di Van der Werve, il compositore Frédéric Chopin (1810-1849), che dopo essere stato esiliato dalla Polonia visse a Parigi per il resto della sua vita. Chopin espresse il desiderio che alla sua morte il suo cuore fosse sepolto nella capitale polacca e la sorella fece in modo che ciò accadesse.

Nummer Vertieen, home, documenta l’impresa di Van der Werve per portare una coppa di terra polacca sulla tomba del compositore. Per fare questo l’artista ha percorso a nuoto, di corsa e in bicicletta gli oltre 1500 chilomentri che separano la Chiesa della Santa Croca di Varsavia, in cui è conservato il cuore di Chopin, e il cimitero parigino Père Lachaise, dove si trova la tomba in cui è sepolto il resto del corpo del compositore.
Nel viaggio di van der Werve si intrecciano tre narrazioni legate alle biografie dell’artista, di Chopin e di Alessandro Magno, che come il compositore morì in terra straniera.

Nummer veertien, home è entrato nelle collezioni permanenti dello Stedelijk Museum di Amsterdam, del MWOODS di Pechino, del Frans Hals Museum di Haarlem (Paesi Bassi) e della Rabobank Collection di Utrecht.

Paola Capata, fondatrice e direttrice di Monitor, ci ha raccontato il progetto online.

Come è nato il progetto con le gallerie Grimm e Luhring Augustine?

«La galleria Grimm di Amsterdam/New York ha contattato Monitor e Luhring Augustine (New York) proponendo questa partnership. Mi è sembrata una bellissima iniziativa, non solo perché vede impegnate tre gallerie in luoghi e mercati molto diversi tra loro, ma anche perché è fatta per uno dei nostri artisti più amati, anche in Italia, Guido van der Werve. Abbiamo detto immediatamente di sì e lavorato per un mese al progetto».

Che cosa potranno trovare i visitatori nella piattaforma?

«Potranno trovare sedici still fotografici inediti dal film Nummer vertieen, Home del 2012 che è uno dei film più importanti realizzati da Guido van der Werve e che in Italia, è stato supportato e anche presentato in anteprima presso la Fondazione Giuliani di Roma nel febbraio 2013».

Guido Werve
Guido van der Werve, Nummer veertien [still 05a], 2012, Unique c-print mounted on aluminum, 67 x 120 cm (unframed), 26 1/2 x 47 1/4 in (unframed), courtesy the artist, Grimm Gallery, Luhring Augustine and Monitor
Pensate di utilizzare modalità simili anche nel prossimo futuro?

«Anche se non potrà mai sostituire il calore e il valore di una visita “di persona” a una mostra, è chiaro che l’online prenderà sempre più piede con nuovi e sempre più sofisticati sviluppi.
Se ci sarà la possibilità di lavorare ad un progetto comune certamente questo sarà un format da riutilizzare».

Quali sono i prossimi progetti di Monitor, in Italia e all’estero?

«La sede di Roma vedrà la mostra di Oscar Giaconia “Bhulk” che sarà visitabile fino al 10 luglio. La sede di Pereto la mostra di “Io sono verticale” fino al 20 giugno. Si tratta di due mostre che abbiamo dovuto chiudere a una decina di giorni dall’apertura e ci teniamo che possano essere viste dal nostro pubblico.
Nel mese di settembre avremo la personale di Tomaso De Luca in entrambi gli spazi.
La galleria di Lisbona, invece, avrà per i mesi estivi una collettiva con diversi pittori italiani e stranieri che aprirà al pubblico, senza opening naturalmente, a metà giugno».

 

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