10 febbraio 2022

OGR Torino: le mostre del primo semestre 2022, tra pavimenti d’oro e Arte Povera

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Due mostre immersive, una ricognizione sull'Arte Povera, una tappa a Venezia per la Biennale d'Arte: ecco il programma del caldo semestre delle OGR di Torino

OGR Torino, Binario 1, Michele D'Ottavio for OGR Torino

Dopo un inverno segnato dalle incertezze legate alla pandemia, le OGR di Torino si preparano alla fioritura della nuova stagione dell’arte contemporanea – e non solo – con un ricco programma dal respiro internazionale che, da febbraio a giugno 2022, porterà nei suoi spazi mostre, progetti, collaborazioni, incontri, dialoghi.

«Il programma espositivo del 2022 rispecchia in modo deciso la missione di OGR e il più ampio impegno di Fondazione CRT nell’investire su progettualità inedite», ha dichiarato Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT. «A partire dall’attenzione verso il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, la ricerca artistica contribuisce alla creazione di valore sociale. Progetti in sintonia con i punti dell’Agenda 2030 e il ricco palinsesto di attività ‘for all’ dedicato alle mostre danno un senso concreto e profondo all’obiettivo di includere e avvicinare un pubblico sempre più ampio al multiforme mondo dell’arte e ai temi cardine della contemporaneità», ha continuato Lapucci.

Le mostre in apertura a febbraio: Maria Hassabi e Nina Canell ai Binari delle OGR

Primo appuntamento con le mostre alle OGR di Torino da segnare in calendario è per il 25 febbraio 2022, con le mostre di Maria Hassabi e Nina Canell. «Dopo l’ultima mostra, dedicata al lavoro nel contesto post industriale e digitale, in cui abbiamo esplorato il nuovo delicato equilibrio tra lavoro e tempo libero, vogliamo contribuire alla riflessione su un nuovo paradigma», ha dichiarato Fulvio Gianaria, Presidente di OGR Torino. «Rallentare per osservare, riflettere e riappropriarsi del proprio ritmo, ribilanciando il rapporto tra uomo e natura. A partire dal lavoro delle due artiste, Hassabi e Canell, che pur con pratiche estremamente diverse trovano punti d’incontro nell’esplorazione della relazione del corpo con l’ambiente costruito, con l’arte OGR è ancora una volta amplificatore del delicato gioco di riflessione sul mutamento personale e sociale».

Artista e coreografa originaria di Cipro e attualmente a New York, Maria Hassabi lavora con i linguaggi della performance, della scultura, della fotografia e del video. Dall’inizio degli anni 2000, la sua ricerca è incentrata sulla relazione tra il corpo vivo, l’immagine fissa e l’oggetto scultoreo. Le sue opere sono state esposte in musei come il Centre Pompidou di Parigi, il Walker Art Center di Minneapolis, il MoMA – Museum of Modern Art di New York, l’Hammer Museum di Los Angeles e lo Stedelijk di Amsterdam.

Maria Hassabi: HERE (2021). Installation view, Secession, Vienna. May 13 – June 20, 2021. Performer: Oisín Monaghan. Courtesy the artist; The Breeder, Athens. Ph: Thomas Poravas

In questa occasione, Hassabi interverrà negli spazi del Binario 1, creando il paesaggio per “HERE”, live-installation a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, commissionata da Secession e Wiener Festwochen – Vienna, prodotta da OGR Torino in collaborazione con Onassis Foundation. I corpi dell’artista e di cinque ballerini abiteranno la scultura, invitando i visitatori a unirsi a loro in una condivisione di tempo e presenza. I micromovimenti che caratterizzano la coreografia sono un invito ad ancorare la propria consapevolezza al presente, all’essere “here”, nel tempo e nello spazio.

In contemporanea, aprirà anche “HARDSCAPES”, la personale di Nina Canell, a cura di Samuele Piazza con Lorenzo Giusti, realizzata in collaborazione con GAMeC Bergamo. Nata a Växjö, in Svezia, nel 1979, Canell vive e lavora a Berlino. La sua pratica è dedicata principalmente alla scultura e alle sue molteplici declinazioni, concentrandosi in particolare sulla potenzialità processuale della trasformazione. Travi di legno, rami di alberi, semi di melone e unghie finte, cavi elettrici e vasetti di vetro, sono alcuni dei materiali impiegati, scelti per la loro semplice, poetica e quotidiana preziosità. Recenti mostre monografiche di Nina Canell si sono tenute al Moderna Museet di Stoccolma, al Camden Arts Centre di Londra e all’Hamburger Bahnhof Museum di Berlino. Diverse sue opere sono state inoltre esposte a Punta della Dogana, a Venezia, in occasione delle mostre “Accrochage” (2016) e “Luogo e Segni” (2019).

Nina Canell & Robin Watkins, Energy Budget, 2017-2019

La mostra di Nina Canell sarà allestita al Binario 2 e instaurerà un dialogo ideale con quella commissionata e prodotta all’interno del Meru Art*Science Research Program della GAMeC di Bergamo. Un grande ledwall ospita Energy Budget (2017-18), opera video realizzata insieme a Robin Watkins che esplora i modi diversi in cui l’energia si manifesta e circuita, a volte in maniera invisibile, in simbiosi inedite tra natura e ambiente antropizzato. Accanto alla scultura-video, per OGR l’artista ha concepito anche una nuova versione del suo lavoro Muscle Memory, originariamente commissionato dalla GAMeC: contemporaneamente costruita e distrutta dal movimento e dalla densità dei corpi, questa scultura si sgretola letteralmente sotto i piedi dei visitatori. Le conchiglie che la compongono sono in realtà la materia prima per la maggior parte del nostro mondo costruito, essendo alla base della costituzione del cemento.

Le collaborazioni, con una tappa a Venezia

Dal 20 aprile al 27 novembre 2022, OGR torna a Venezia, negli spazi del Complesso dell’Ospedaletto, in occasione della 59ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, presentando per la prima volta in laguna il trio di artisti iraniani Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian con “ALLUVIUM”, progetto site-responsive a cura di Samuele Piazza, realizzato e prodotto da OGR con il sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e allestito negli spazi dell’Atrio Moderno di Ospedaletto Contemporaneo.

La collaborazione con il Castello di Rivoli, inaugurata con la commissione dell’opera di William Kentridge Procession of Reparationists e la mostra “Cuore di Tenebra” del 2018, continua negli spazi di OGR con la nuova mostra “Naturecultures. Arte e Natura dell’Arte povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione CRT per l’Arte al Castello di Rivoli”. A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza, dal 28 aprile al 22 settembre 2022 il progetto espositivo accoglierà nei Binari 1 e 2 alcune opere della collezione di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al museo torinese.

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