16 maggio 2020

Online l’Archivio Concetto Pozzati, fondato a Bologna a gennaio 2020

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Online l'Archivio Concetto Pozzati che raccoglie opere, scritti e numerosi materiali relativi alla ricerca artistica e all'impegno di Pozzati per l'arte e la cultura, tra pittura, insegnamento e cariche pubbliche

Archivio Concetto Pozzati
Concetto Pozzati, Ph Vittorio Valentini, courtesy Archivio Concetto Pozzati

Da ieri l’Archivio Concetto Pozzati, con sede a Bologna, è online: «un’ampia ed esaustiva raccolta di materiali sull’artista, dalla biografia alle opere agli scritti alle moltissime fotografie. Una documentazione ricca e avvolgente che, come una wunderkammer, raccoglie i frammenti e i ricordi di una vita straordinaria – quella di Concetto Pozzati (1935, Vo’ di Padova – 2017, Bologna), che fu artista e pensatore, educatore e politico, professore e Maestro», ha spiegato l’Archivio nel comunicato stampa.

Presidente dell’Archivio è Jacopo Pozzati, il Comitato direttivo è composto da Francesco Francica, Massimo Penco, Maura e Jacopo Pozzati, Luigi Tinti, mentre nel comitato scientifico troviamo Laura Cherubini, Giovanni Iovane, Gianfranco Maraniello e Maura Pozzati. Il Comitato Autentiche è costituito da Maura e Jacopo Pozzati.

Archivio Concetto Pozzati
Concetto Pozzati, Evviva è nato un pomodoro (1967), Olio su tela e colage, 75 x 65 cm, courtesy Archivio Concetto Pozzati

L’Archivio Concetto Pozzati

Fondato a Bologna lo scorso gennaio «per volontà dei figli Maura e Jacopo Pozzati, in forma di associazione culturale senza scopo di lucro, per raccogliere tutta la documentazione sull’attività dell’artista e tutelarne l’opera, promuoverne la ricerca e la conoscenza, diffondere gli scritti e il pensiero critico e realizzare mostre collettive e personali in Italia e all’estero, sia presso istituzioni pubbliche che private», si legge nel comunicato stampa.

«”L’arte non è né lieve, né ottimista, né pacifista e nemmeno un iceberg di seduzione o una semplice variante sempre prestabilita”. Era una visione complessa e sfaccettata dell’Arte e della vita, quella di Pozzati, che rimane nell’eredità del suo lavoro e del suo pensiero e che si ripropone nell’Archivio e nel sito internet appena pubblicato, dove gli apparati scientifici sul lavoro e sulla biografia dell’artista si intersecano a documenti e immagini che ne ripropongono quella sua complessità e la sua statura umana, artistica e civile», ha spiegato l’Archivio.

Archivio Concetto Pozzati
Concetto Pozzati, Tete á tete, 1965, 200×260 cm, olio su tela, courtesy Archivio Concetto Pozzati, courtesy Archivio Concetto Pozzati

Una vita spesa per l’arte

Ricordiamo le principali tappe della vita di Concetto Pozzati, spesa per l’arte e la cultura, attraverso la nota biografica fornita dall’Archivio:

«Concetto Pozzati nasce nel 1935 a Vo’ di Padova, studia architettura e pubblicità. Dal 1956 al 1967 insegna grafica pubblicitaria. Negli anni successivi è ordinario della cattedra di Pittura presso l’Accademia di Bologna, dopo l’insegnamento a Firenze e Venezia e la direzione dell’Accademia di Urbino.
Assessore alla Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996, nel 1998 è direttore artistico della Casa del Mantegna di Mantova.
Affianca al suo percorso artistico numerosi incarichi per l’allestimento di rassegne d’arte contemporanea in musei italiani e stranieri.
Dal 1955 partecipa alle principali rassegne internazionali tra cui le Quadriennali di Roma (1959, 1965, 1973, 1974, 1986), le Biennali di Venezia (1964, 1972, 1982, 2007, 2009, 2013), di San Paolo del Brasile (1963), di Tokyo (1963) e di Parigi (1969), Documenta di Kassel (1964)».

Archivio Concetto Pozzati
Concetto Pozzati, Per una impossibile modificazione, 1964, 175×200 cm, olio su tela, courtesy Archivio Concetto Pozzati

«Presenta, inoltre, mostre personali e antologiche nei più importanti musei e gallerie in Italia e all’estero, tra cui a Palazzo della Pilotta di Parma (1968, 2002), a Palazzo Grassi di Venezia (1974), a Palazzo delle Esposizioni di Roma e al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara (1976), al Museo di San Paolo del Brasile (1987), all’International Centre of Graphic Arts e al Cankariev Dom di Lubiana (1993), “Icastica” alla A.A.M. Architettura Arte Moderna di Roma (1998), “De-posizioni” al Museo Magazzino del Sale di Cervia (2006) e al Museo Morandi di Bologna (2007) […].
A conferma del suo percorso artistico riceve numerosi riconoscimenti ufficiali tra cui il Sigillo d’Ateneo dell’Università di Bologna (2005), è Membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1995 e Consigliere Accademico dal 2005. Muore a Bologna il 1° agosto 2017».

 

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