17 giugno 2021

Opere rarissime di Jean-Michel Basquiat, in mostra per la prima volta

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La famiglia di Jean Michel Basquiat esporrà per la prima volta le opere della propria collezione, con fotografie personali mai viste prima e una experience virtuale

jean-michel basquiat famiglia

Lisane Basquiat e Jeanine Heriveau sono le sorelle del grande artista Jean-Michel Basquiat e amministratici dell’omonimo Estate. Per la prima volta le due donne, insieme alla matrigna Nora Fitzpatrick, hanno deciso di organizzare una mostra in onore del compianto fratello, che si terrà nella primavera 2022 in un luogo simbolico, lo Starrett-Leigh Building di New York, terminal merci e tra gli edifici più iconici della metropoli. La mostra della famiglia di Jean-Michel Basquiat sarà composta da più di 200 pezzi, tra opere e fotografie personali, molte delle quali estremamente rare o totalmente inedite. L’intero progetto è inoltre stato pensato anche in funzione di una experience virtuale, della quale però non sono ancora stati comunicati i dettagli.

Come hanno raccontato i famigliari, l’idea è nata in periodo di lockdown: probabilmente il vivere a stretto contatto con le opere del fratello nei tanti momenti passati in casa, unito alla curiosità di migliaia e migliaia di persone, hanno spinto Lisane e Jeanine a considerare l’idea di dedicare una mostra in onore di Jean-Michel, sotto uno sguardo totalmente inedito e forse più intimo, quasi segreto. «Volevamo raccontare e dare ancora più spazio alla sua opera e alla sua personalità, in un modo che solo la famiglia avrebbe potuto fare, per dare la possibilità alle persone di immergersi», ha spiegato Lisane. «Speriamo di poter donare al pubblico ispirazione e un comprensione più profonda dell’umanità, del viaggio e di tutto ciò che ha contribuito al cammino di Jean-Michel e della Pop Art».

jean-michel basquiat famiglia
Jean-Michel Basquiat e Jeanine Basquiat, fotografati da Andy Warhol

La storia di Basquiat è un racconto lampo: dalle origini come SAMO, al fatidico incontro a soli 23 anni con il già leggendario Andy Warhol, che lo lanciò nel luccicante mondo dell’arte contemporanea, fino alla sua prematura morte a soli 27 anni per overdose. Oggi Jean-Michel Basquiat è un caposaldo del mercato dell’arte contemporanea: i suoi quadri sono battuti in asta a prezzi esorbitanti e sono diventati simbolo di uno specifico status sociale, nonostante l’esuberanza della sua arte. Recentemente, una sua opera, Warrior, è stata venduta da Christie’s a Hong Kong per 41.7 milioni di dollari, diventando l’opera occidentale più costosa mai venduta in Asia. Le mostre a lui dedicate sono delle blockbuster exhibitions capaci di attirare visitatori, del settore o meno, da tutto il mondo.

Jean-Michel Basquiat, King Pleasure, 1987

Proprio questi fenomeni rendono “Jean Michel Basquiat: King Pleasure” una boccata d’aria fresca dove Jean-Michel Basquiat non appare solo come un mito ma si svela anche come un uomo, raccontato con delicatezza dalla propria famiglia. L’artista non è descritto come un simbolo, un’icona statunitense degli anni ’80, un pilastro dell’arte di strada, che insieme a Keith Haring, ha stravolto l’andamento dell’arte americana. La mostra sarà invece una narrazione inedita di tutto ciò che non sappiamo, tutto ciò che fino ad adesso è stato tenuto velato.

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