15 febbraio 2020

Un imprenditore dona tre milioni di dollari per il Roden Crater di James Turrell

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Mark Pincus, fondatore dell’impero dei giochi per social network con Zynga, ha donato tre milioni di dollari per la realizzazione del leggendario Roden Crater di James Turrell

La storia del Roden Crater è iniziata nel 1977 e non è ancora finita. Nel corso di tutti questi anni, l’opera monumentale di James Turrell è diventata il simbolo di un progetto tanto visionario quanto difficile da realizzare – una sorta di mega osservatorio astronomico ambientale – a causa degli altissimi costi di produzione.

Ma oggi possiamo dire di essere di qualche gradino più vicini a vedere le stelle. Precisamente tre. Grazie alla generosità del miliardario Mark Pincus, fondatore di Zynga, l’impero di giochi per mobile e online, che ha donato ben tre milioni di dollari per la realizzazione del Roden Crater, cioè del sogno di James Turrell. E un po’ anche nostro. «Questa storia mi ha davvero commosso», ha detto Pincus al Los Angeles Times, in riferimento a tutti gli anni che l’artista ha dedicato all’opera.

Tunnel nel Roden Crater

L’annuncio è stato dato giovedì sera, in concomitanza con l’anteprima VIP di Frieze di Los Angeles, durante la festa organizzata da Pace Gallery e Kayne Griffin Corcoran, che per la fiera hanno presentato l’opera di Turrell. A diffondere la notizia, nel bel mezzo della festa, è stato Marc Glimcher, amministratore delegato della Pace Gallery. E contando che tra gli invitati c’erano anche Leonardo Di Caprio e la campionessa del tennis Maria Sharapova, chissà, magari potrebbero essersi commossi anche loro, visto che la raccolta fondi è sempre aperta. Per esempio, l’anno scorso, Kanye West donò ben 10 milioni di dollari al progetto. In cambio, il rapper ha girato il video per Jesus is King all’interno del Roden Crater. Se anche voi volete fare la vostra parte, potete cliccare qui.

Alla festa c’era anche Michael Govan direttore del LACMA di Los Angeles ed ex direttore della potentissima Dia Art Foundation di New York che, tra le altre cose, gestisce diverse opere di Land Art, come il Lightning Field di Walter De Maria, a Catron County, New Mexico, e la Spiral Jetty di Robert Smithson, nel Great Salt Lake, Utah.

L’opera di una vita

Turrell lavora alla sua monumentale opera di Land Art fin dal 1977, quando acquistò il cono di origine vulcanica, situato nel Painted Desert del Northern Arizona, con l’intento di trasformarlo in «un osservatorio a occhio a nudo». Il Roden Crater rappresenta il culmine della ricerca portata avanti dall’artista nel campo della percezione umana. Il lavoro non è invasivo per il paesaggio naturale esterno ma, all’interno, negli strati di cenere rossa e nera, sono stati ricavati spazi speciali nei quali si possono osservare direttamente i cicli del tempo geologico e celeste.

«Il Roden Crater è una porta verso la contemplazione della luce, del tempo e del paesaggio», spiega Turrell, le cui opere, allestite nei musei più importanti al mondo, sono effettivamente cariche di una suggestione unica. Figuriamoci l’effetto in un sito così remoto e selvaggio, che per essere raggiunto richiede un viaggio di diverse ore, lontano da qualunque distrazione antropica.

Da dove vengono i 3 milioni per il Roden Crater di Turrell

E così questa storia ha affascinato anche Pincus, che grazie a Zynga, fondata nel 2007, è diventato uno degli imprenditori più ricchi degli Stati Uniti, con un patrimonio netto di 1,54 miliardi di dollari, a febbraio 2018.

La sua società si concentra principalmente sull’intrattenimento per piattaforme mobili e social network. Avete presente i giochini colorati su Facebook? Sono i suoi. Stiamo parlando di programmi come FarmVille, Zynga Poker e Words with Friends 2, che ogni mese coinvolgono circa 30 milioni di utenti. Il successo di questi giochi è dovuto alla loro formula: sono dei free-to-play, cioè ci si gioca gratis, il che è la chiave d’accesso ai meccanismi della dipendenza. Certo, se si vuole vincere tutto e prima, si possono acquistare dei bonus speciali, con soldi reali. E poi sono pienissimi di pubblicità. Il loro motto? «Collegare il mondo attraverso i giochi».

1 commento

  1. […] «Affascinato dalla luce fin dall’infanzia, la calma, l’apparente semplicità delle opere dell’artista James Turrell hanno costantemente esplorato il rapporto tra luce e percezione. Riflettendo la silenziosa meditazione della sua educazione in una famiglia quacchera, le opere di Turrell rivelano che “anche in un sogno con gli occhi chiusi, vediamo la luce”», scrive la giuria. Nato a Los Angeles nel 1943, Turrell ha studiato Psicologia Percettiva approfondendo le basi teoriche per i suoi successivi lavori con la luce. Appassionato di filosofia e scienza, nella sua ricerca Turrell esplora le possibilità percettive e gioca con la nostra comprensione degli spazi. Famosissimo per le sue opere di Land Art nei luoghi più suggestivi al mondo, così come per le sue installazioni nei musei più importanti, la summa delle sue opere è Roden Crater, un’installazione in un vulcano spento nel nord dell’Arizona, iniziata nel 1979 e la cui conclusione è prevista per il 2026. […]

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