26 febbraio 2020

Il progetto di housing sociale della Corea del Sud, ispirato a Parasite

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Dopo il successo di Parasite, il governo della Corea del Sud ha deciso di stanziare fondi per aiutare le famiglie meno abbienti a ristrutturare la propria abitazione

A proposito della capacità dell’arte di influire nei cambiamenti sociali, ecco un esempio che farà giurisprudenza. Parasite, il film di Bong Joon-ho vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes del 2019 e trionfatore agli Oscar 2020 come miglior film, regia, sceneggiatura originale e film internazionale, potrebbe aprire la strada a una riforma urbanistica e abitativa in Corea del Sud. Il governo del Paese ha infatti annunciato un progetto per aiutare le famiglie che vivono in seminterrati simili a quelli magistralmente raccontati da Bong Joon-ho. Secondo quanto riportato dal Korea Herald, saranno 1500 le famiglie che potranno beneficiare del provvedimento, migliorando le condizioni del proprio domicilio.

Il Governo metropolitano di Seoul e la Korea Energy Foundation – una istituzione impegnata anche in azioni a favore dell’ambiente – doneranno 3,2 milioni di won a famiglia, circa 2500 euro, per la ristrutturazione delle case fatiscenti, installando, per esempio, sistemi di riscaldamento e condizionatori, purificatori d’aria, finestre e allarmi antifuoco. Avranno accesso ai fondi le famiglie che guadagnano meno del 60% rispetto al reddito medio. Le domande per ottenere il finanziamento apriranno a marzo.

 

In Parasite, la famiglia Kim vive in un angusto e squallido appartamento seminterrato che, quando piove, viene facilmente allagato. I Kim Invidiano la più ricca famiglia Park, che vive in una spaziosa villa moderna, e escogitano un piano per lavorare alle loro dipendenze. La netta differenza di ceto e di stile di vita rappresentata dal film ha ispirato anche molti designer, che hanno interpretato visivamente vari temi del film. Dell’attenzione di Parasite per l’architettura – che quindi è funzionale nella diffusione di un certo messaggio – ne abbiamo scritto anche nella nostra recensione. E alcuni fan hanno proposto di far realizzare una statua di Bong Joon-ho a Daegu, sua città natale. Questa dicotomia tra poveri e ricchi compare in tutti i prodotti legati al film, per esempio nei poster promozionali, i volti dei Kim sono nascosti da barre di censura nere, mentre i Park da barre bianche.

Per i pochi che non l’avessero visto, una buona notizia: Parasite sarà disponibile in streaming su Hulu, una piattaforma disponibile però solo in Giappone e Stati Uniti. Chissà che non arrivi anche su Netflix.

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