21 febbraio 2024

Spagna, scontro tra arte e politica: il caso di Nuria Enguita e la Fondazione Todolí

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Dopo le pressioni del Ministero, a causa di una sua donazione alla Fondazione di Vicente Todolì, direttore di Pirelli HangarBicocca e membro della commissione che la nominò, Nuria Enguita ha deciso di dimettersi dalla direzione dell’IVAM di Valencia

Nuria Enguita Todolí
Nuria Enguita, direttrice dell'IVAM. Foto: DANIEL GARCÍA-SALA

In questi giorni, il mondo dell’arte e della cultura spagnolo sta attraversando un vero terremoto. Nuria Enguita, stimata curatrice con esperienze, tra l’altro, alla 31ma Biennale di San Paolo e a Manifesta 4 a Francoforte, si è dimessa dalla direzione dell’IVAM – Institut Valencià d’Art Modern di Valencia, a seguito della diffusione della notizia di una sua donazione di terreni alla Fondazione Todolí Citrus, presieduta da Vicente Todolí, che faceva parte del comitato che l’aveva nominata nel 2020. Ex direttore della Tate Modern di Londra, Todolí è una figura molto nota anche in Italia: dal 2012 è direttore artistico del Pirelli HangarBicocca di Milano.

«Considerando la denuncia presentata dalla Generalitat Valenciana (le istituzioni autogovernative della Comunità autonoma Valenzana, ndr) e i continui attacchi contro di me basati su informazioni falsificate, è evidente che non ho il sostegno del governo valenciano. Considerata questa situazione e per evitare ulteriori danni al museo, ho deciso di dimettermi», ha dichiarato Enguita in un comunicato. «La settimana scorsa sono stati celebrati con successo i 35 anni dell’IVAM ed è stato dimostrato che l’istituzione è nel suo momento migliore degli ultimi 25 anni. Non sembra un caso che gli attacchi malevoli contro di me coincidano con il momento di massima visibilità del museo», ha sottolineato Enguita. «Ora sono i responsabili e i cittadini a dover difendere le istituzioni, data la fragilità a cui sono sottoposte dagli interessi politico-mediatici».

Nelle scorse settimane, il Ministro della Cultura e Vicepresidente della Generalitat Valenciana, Vicente Barrera, torero in pensione e membro del partito di ultradestra Vox, aveva inviato una lettera alla Procura nella quale si menzionava la donazione di due appezzamenti di terreno di proprietà di Enguita, situati nel comune di Vall de Gallinera, alla fondazione presieduta da Todolí, un’organizzazione senza scopo di lucro creata per lo studio e la diffusione degli agrumi e della citricoltura. Anche se nella lettera non viene menzionato alcun reato specifico, il ministero di Barrera ha invitato la Procura a indagare, ritenendo che i fatti possano essere «Indicativi di un possibile reato penale».

Enguita fu nominata come direttrice dell’IVAM nel 2020, durante il periodo della pandemia, a seguito di un processo di selezione internazionale, mentre Todolí era uno degli otto dei membri del comitato di selezione, tra cui figuravano anche l’ex direttore del Museo Reina Sofía di Madrid, Manuel Borja-Villel (anche lui finito nel mirino dell’ultradestra), Iwona Blazwick, allora direttrice della Witechapel Gallery di Londra, e Bernard Blistène, allora direttore del Centre Pompidou di Parigi. La donazione dei terreni è avvenuta nel 2022, quindi successivamente alla nomina. I due avevano avuto modo di collaborare già al Bombas Gens, un centro d’arte di Valencia gestito dalla Fundació Per Amor a l’Art, dove Nuria Enguita ricopriva l’incarico di direttrice e Todolì di consigliere.

Enguita ha difeso la donazione, inquadrandola come una questione «Strettamente privata» e come parte di una campagna di crowdfunding, alla quale avevano partecipato più di 25 persone, tra cui artisti di fama mondiale (molti dei quali anche protagonisti di mostre al Pirelli HangarBicocca) come Maurizio Cattelan, Cildo Meireles, Matt Mullican, Miroslaw Balka, Juan Uslé, Carmen Calvo, Antonio Miralda, Tacita Dean, Nan Goldin, Roni Horn, Antoni Muntadas e Juliao Sarmento.

Inoltre, i due pezzi di terreno improduttivi, che erano stati acquisiti nel 1999 con l’obiettivo di recuperare il patrimonio etnologico dell’area, caratterizzata da terrazzamenti in pietra a secco, sono stati donati alla Todolí Citrus Fundació de la Comunitat Valenciana e non a Vicente Todolí a titolo personale. Tale donazione è stata effettuata con l’obiettivo di «Collaborare ai programmi di ricerca e divulgazione di tematiche agricole, ambientali, storiche, culinarie e industriali legate all’universo degli agrumi, portati avanti dalla Fondazione». Enguita ha poi sottolineato che in caso di scioglimento della Fundació, il suo patrimonio potrà essere destinato solo a fondazioni o enti senza scopo di lucro che perseguono scopi di interesse generale e non al patrimonio personale dei fondatori o dei fiduciari di Todolí.

«In questi quattro anni, con la dedizione e l’entusiasmo di tante persone abbiamo raggiunto alcuni obiettivi non trascurabili. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con l’IVAM e, soprattutto, il mio team più vicino per la loro magnifica professionalità», ha concluso Enguita. Tra i progetti più recenti dell’IVAM, una personale dell’artista nigeriana Otobong Nkangavincitrice del prestigioso Nasher Prize per la Scultura nel 2023 e protagonista di una mostra al Castello di Rivoli di Torino (di cui ci parlava lei stessa in questa intervista), e l’assegnazione del Premio Julio González 2024 alla grande artista siriana Simone Fattal, con relativa mostra.

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