12 febbraio 2020

Verso la performance e oltre: aperta l’ottava open call di Live Works 2020

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Centrale Fies presenta l’ottava open call di Live Works, la piattaforma dedicata alla ricerca sulle diverse declinazioni dei linguaggi performativi. C’è tempo fino al 27 marzo

Tutto quello che avreste desiderato conoscere sulla performance, potreste sperimentarlo in prima persona, sulla vostra pelle e con i vostri movimenti. Come e dove e quando e perché? Centrale Fies torna con l’ottava edizione di Live Works 2020 e con la consueta open call. La piattaforma di ricerca dedicata all’approfondimento dei linguaggi performativi, a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, si apre ancora una volta agli influssi e alle possibilità dell’ibridazione: al bando sono ammesse azioni performative di diversa natura, tra sound e new media art, text-based e lecture performance, multimedia storytelling, pratiche coreografiche e relazionali, progetti workshop-based, e altre idee che mettono in discussione il concetto performativo, magari andando un po’ al di là del corpo. Intento specifico di Live Works è sottolineare la natura fluida e ibrida del performativo, le sue implicazioni sociali e politiche, la sua intelligibilità pubblica. Qui potete leggere il nostro report dall’ultim edizione di Live Works, era piena estate e si stava benissimo.

Tutte le cose da fare per la open call di Live Works

La produzione dei progetti performativi in residenza avverrà intrecciando diverse tipologie di curatela, dallo sviluppo tecnico all’accompagnamento teorico. Perché poi, oltre al pensiero, c’è la pratica. Saranno selezionati infatti nove progetti per un periodo di residenza artistica collettiva, ospitata dagli spazi di Centrale Fies e strutturata attraverso una free school of performance, dal 6 al 27 Luglio 2020. Con tanto di programma di presentazione dei progetti al pubblico, in apertura della 40ma edizione del Festival di arti performative Drodesera, che si terrà il 24, 25 e 26 luglio 2020.

In questa occasione, i nove progetti selezionati saranno visionati e discussi da un board di professionisti provenienti da festival, istituzioni, programmi di produzione e residenza e manifestazioni che sostengono e producono la ricerca in ambito performativo: Cédric Fauq (Curatore, Nottingham Contemporary, Nottingham, Inghilterra); Inga Lāce (Curatrice, Latvian Center Contemporary Art, Riga, Lettonia); Mathilde Villeneuve (Artistic Leader, Kunstencentrum BUDA, Kortrijk, Belgio); Daniel Blanga Gubbay (Co-direttore artistico, Kunstenfestivaldesarts, Bruxelles, Belgio); Vincent van Velsen (Co-curatore, Sonsbeek 2020/2024, Arnhem, Paesi Bassi). Tutti saranno coinvolti attivamente in incontri pubblici e privati, per approfondire alcuni passaggi fondamentali elaborati dalle performance proposte al pubblico.

Per rispondere alla open call di Live Works 2020, c’è tempo fino al 27 marzo. Per tutte le informazioni sul bando, potete dare un’occhiata qui.

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