13 ottobre 2020

I Caschi Blu della Cultura italiani in missione a Beirut, per salvare l’arte

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Cinque esperti del Mibact e del Comando Tutela Patrimonio sono partiti alla volta di Beirut, per lavorare alla salvaguardia dei beni culturali danneggiati dall'esplosione

Una task force composta da esperti civili e militari, per dare una mano a chi sta lavorando alla ricostruzione. Sono partiti ieri da Roma i cinque membri dei “Caschi blu della Cultura” che il governo italiano, su impulso del ministro Dario Franceschini, ha messo a disposizione del governo libanese dopo la grave esplosione del 4 agosto scorso che, sviluppatasi dal porto di Beirut, devastò la capitale dello Stato africano, causando la morte di più di 200 persone.

La solidarietà dell’arte

Coordinata dall’Ambasciata italiana in Libano e supportata dalla Direzione delle Antichità libanesi, la missione dei Caschi blu della Cultura lavorerà alla ricognizione dei danni al patrimonio culturale di Beirut, valutando, al contempo, gli interventi da adottare per ridurre ulteriori perdite.

Proprio nell’area immediatamente prossima al porto, nel vivace quartiere di Gemmayzeh, infatti, hanno sede diverse gallerie d’arte di primo piano, come Sfeir-Semler, Mark Hachem, Marfa e Opera Gallery, ospiti abituali delle fiere più importanti al mondo. Tra le vittime, anche diversi personaggi della comunità artistica, come Firas Dahwish, che faceva parte dello staff della Agial Art Gallery, e l’architetto Jean-Marc Bonfils. A settembre, poi, è andato a fuoco anche un altro edificio sul lungomare, progettato dallo studio di Zaha Hadid e ancora in fase di costruzione.

La Galleria Sfeir-Semler dopo l’esplosione

Il Ministero della Cultura del Libano ha individuato almeno 8mila edifici danneggiati, di cui circa 640 storici, di cui 60 ad alto rischio crollo. Già nei giorni immediatamente successivi, la comunità internazionale dell’arte si era stretta intorno alla città, con le raccolte fondi promosse dagli artisti vincitori del Turner Prize 2019Helen Cammock, Oscar Murillo, Tai Shani e Lawrence Abu Hamdan – e dalla casa d’aste Christie’s.

La missione dei Caschi Blu della Cultura a Beirut

«Questa missione fa seguito a quella effettuata di recente in Albania per il terremoto del 26 novembre 2019, e conferma la capacità della Task Force italiana Unite4heritage di rispondere, in modo tempestivo, alle sfide poste dalle sempre più numerose emergenze per la salvaguardia dei beni culturali», ha dichiarato il Ministro Franceschini. In collaborazione con l’Unesco, i Carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e i tecnici del Mibact sosterranno le autorità libanesi nelle complicate operazioni di messa in sicurezza dei beni culturali danneggiati, «Portando competenze e professionalità riconosciute come eccellenza in tutto il mondo», ha continuato Franceschini.

La Task Force di Caschi Blu della Cultura in missione a Beirut, composta da funzionari esperti del MiBACT e da Carabinieri del Comando TPC, opererà secondo le procedure operative consolidate e l’esperienza che ha acquisito negli ultimi eventi sismici che hanno interessato il nostro Paese, fornendo, nel caso, anche i primi indirizzi sulle successive fasi di restauro e conservazione del patrimonio danneggiato.

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