14 aprile 2023

Tutela: arriva la certificazione di qualità per le Corporate Art Collection

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Uno standard certificato per fornire alle Corporate Art Collection delle linee guida per una gestione di qualità dei patrimoni culturali aziendali: presentato a Roma “Tutela”

Lo scorso 23 marzo è stato presentato, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, il primo standard per le Corporate Art Collection italiane, denominato Tutela. Tutela è l’unico standard per la certificazione della gestione di qualità dei patrimoni aziendali. Il patrimonio delle collezioni private e aziendali in Italia è paragonabile, per valore, alle grandi collezioni pubbliche, soprattutto per quanto riguarda l’arte contemporanea. «In Italia si stimano centinaia di Corporate Art Collection, ossia collezioni private possedute dalle imprese portatrici dei loro valori identitari ed espressione di un dialogo con il territorio», ha spiegato la presidente dell’Associazione Tutela, Fabiana Ciafrei.

Questi beni culturali, tuttavia, non sono tenuti al raggiungimento di standard di gestione, come avviene per i musei pubblici che si attengono agli standard predisposti dal Ministero della Cultura per il sistema museale nazionale. Standard che sanciscono dei livelli minimi di qualità per il comparto pubblico dei beni culturali e sono autoregolati tramite autocertificazione.

Le collezioni private sono sottoposte allo standard del MiC solo per quanto concerne gli archivi d’impresa, quindi le altre tipologie di beni culturali presenti all’interno delle Corporate Art Collection rimangono, a oggi, imbrigliate in un vuoto normativo. Ecco che Tutela interviene a colmare questa lacuna, con l’obiettivo di specificare, attraverso linee guida e standard di gestione che ricalcano la certificazione di qualità aziendale ISO 9001, i requisiti minimi di un Sistema di Gestione per le Corporate Art Collection. Lo scopo è dimostrare e migliorare l’impegno nella tutela, conservazione e valorizzazione delle collezioni d’arte private, e assicurarne la fruibilità, spesso ridotta per questa tipologia di beni.

La novità, rispetto agli standard dei musei, è rappresentata dalla presenza di enti certificatori accreditati. Assicurazioni Generali ha già sposato lo standard di Tutela, ribadendo il proprio impegno nella cultura.

Ne parliamo con Fabiana Ciafrei.

Fabiana Ciafrei

Qual è l’obiettivo di Tutela?

«L’associazione Tutela ha un duplice obiettivo. Da un lato intende fornire alle Corporate Art Collection delle linee guida per una gestione di qualità dei patrimoni culturali aziendali così da garantirne non solo la corretta conservazione ma anche una piena valorizzazione. Dall’altro vuole porsi come soggetto aggregatore di tutte le Corporate Art Collection nazionali che aderiranno allo standard così da creare il primo vero network italiano di collezionismo private».

Cosa fornite per conseguirlo?

«Uno standard certificato ossia un documento che suggerisce alle aziende un sistema di gestione di qualità specificando i diversi ambiti: contesto, responsabilità del management, orientamento strategico, piano risorse umane e economico, attività operative e di controllo. L’ottenimento della certificazione Tutela da via, inoltre, ad un rapporto di dialogo e assistenza con i collezionisti corporate i cui patrimoni hanno un duplice valore: sociale ed economico».

Qual è lo schema adottato?

«Quello di una certificazione che ricalca la struttura della ISO 9001 ed è calata sulle specificità del settore culturale. Si tengono in considerazione infatti gli attuali standard di riferimento sulla gestione di qualità delle strutture museali (standard MiC e Musei Impresa) addentrandosi però in quello che è la complessità di un organismo corporate».

In cosa consiste la vostra attività verifica?

«Gli audit di verifica analizzano i comportamenti delle aziende rispetto ai punti definiti dalle linee guida. Essi sono condotti da esperti in materia di beni culturali accompagnati da esperti in sistemi gestionali. La certificazione ha una durata triennale con controlli intermedi per non interrompere il dialogo con l’impresa e alimentare il lavoro di supporto per una migliore gestione del patrimonio. Questo apre anche ad una nuova opportunità di lavoro nel settore dei beni culturali con la nascita della professione dell’esperto certificatore».

Quali sono i benefici della certificazione?

«I principali benefici dovuti all’applicazione dello standard Tutela sono molteplici. Da una parte si certifica il valore della collezione e si sedimentano le scelte responsabili di un’azienda nei confronti della gestione del proprio patrimonio culturale. A questo si aggiunge la garanzia del progressivo aumento del valore della collezione secondo un approccio di art wealth management. Inoltre questa certificazione può essere ascritta tra le attività dichiarate dalle aziende nel bilancio di sostenibilità e può essere utilizzata ai fini dei criteri di sostenibilità del Dow Jones. Ma non solo. Questa è chiaramente un’attività di brand reputation in quanto si può affermare che le società possiedono e gestiscono questi beni in qualità di momentanei custodi con il compito di conservarlo per la società attuale e di traghettarlo alle future generazione esattamente come un museo pubblico».

CHI È FABIANA CIAFREI

Storica dell’arte, fonda nel 2017 Minerva4art società che opera nel settore della valorizzazione dei patrimoni culturali aziendali e che, a oggi, annovera tra i suoi principali clienti Assicurazioni Generali, Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, INAIL, Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, Poste Italiane, Tim, Olivetti. Dal 2020 è presidente dell’Associazione Tutela. Dal 2021 è project manager per Ales Spa nell’ambito del supporto all’attuazione al piano di digitalizzazione del patrimonio culturale nazionale per il PNRR MiC.

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