fino al 15.IV.2012 | Huma Bhabha | Reggio Emilia, Collezione...
Un teatro di immagini scabrose, affascinanti e dalla brutale forza espressiva, amalgamate e remixate con originalità, realtà e suggestioni culturali -
fino al 29.IV.2012 | Giò Pomodoro | Alessandria, sedi varie
Una ricerca che si è sempre sviluppata alla ricerca del tempo umano. Nel ritrovamento nei luoghi e nelle cose. Come "evento" in cui muoversi con il fine di un'esperienza e di un coinvolgimento corale -
musei_resoconti | Bergamo, Museo storico dell’età veneta
Un museo complesso, per strategia e visione, progettato in cinque anni e realizzato con significativi impegni economici. Raggiungimento che consolida la città, già ricca di musei e istituzioni, nel panorama italiano -
fino al 11.III.2012 | Arte Povera in Teatro | Bari, Teatro...
Concetti e processi in teatro. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il (teatro sul) mare. Opere d'arte e pareti in rovina, nella prospettiva di farne un museo -
fino al 29.I.2012 | Alessandro Pessoli | Reggio Emilia, Collezione Maramotti
Tre grandi tele. Un unico unificante tema: la crocifissione, che si triplica e si rispecchia ammirando se stessa. Così l'artista revennate si inserisce nella permanente della Collezione -
Gillo Dorfles al Mart |
Nel museo firmato da Mario Botta, oltre cinquanta opere degli ultimi 25 anni per rendere omaggio all’immaginario creativo di uno dei protagonisti della cultura italiana ed internazionale del XX secolo...
FRANKO B – BECAUSE OF LOVE: L’ARTE SI FA CON IL...
C’è un periodo della vita in cui abbiamo bisogno di tirare le somme, di segnare un punto. E’ come capire, voler capire. Ci guardiamo intorno, ci guardiamo le mani, tentiamo relazioni. Cosa è il mondo e cosa siamo noi, come si muovono le cose intorno, come noi interagiamo con esse. Cosa accade e cosa io ho fatto perché una certa cosa succedesse o non succedesse. E, se ciò che non mi piace è accaduto, come io avrei potuto fermarlo, come posso ora denunciarlo, come posso gridare il dolore del mondo…
I MILLE MONDI DI MCCURRY
Una mostra per superare le barriere linguistiche e culturali, dimostrando alla popolazione mondiale che alla base non siamo poi tanto dissimili...
Se il design parla cinese
Un’interessante quota di vincitori cinesi al concorso italiano “Un designer per le imprese”, tanti studenti cinesi formati alla scuola occidentale del design. È un movimento culturalmente monodirezionale? Solo estensione del nostro know-how in cambio di onerose rette? Sembra di no. D’altra parte non lo fu neanche in senso contrario secoli fa, quando il lusso delle corti europee esibiva manufatti cinesi e imparavamo da loro le tecniche eccelse della produzione ceramica, della laccatura e della tessitura serica...












