Tutte le cose emergono dal nulla
Per Franco Vimercati, l'oggetto è il protagonista – unico, seriale – di una riflessione profonda sul linguaggio fotografico. Cambiamenti impercettibili che costringono all'attenzione. Ma per l'artista milanese anche il lavoro è contemplazione. La mostra, appena inaugurata in quell'intrigante luogo che è Palazzo Fortuny a Venezia, ci riporta nel suo mondo rigoroso. Ma anche un po' magico [di Manuela de Leonardis]
Impara l’arte e mettila a profitto
Le aule, i corridoi e persino la mensa della Business School dell'università di Chicago propongono opere di arte contemporanea. Molto gradite alla futura classe dirigente. E non acquistate casualmente, ma con un programma preciso, un budget e una commissione che ne decide l'acquisizione. Ci racconta tutto il curatore della collezione. Di un'impresa che da noi pare essere un esempio improponibile [di Ludovico Pratesi]
Pesaro up date
Non solo Rossini e non solo il festival a lui intitolato, il territorio che si estende tra le province di Pesaro e Urbino è costellato di iniziative. Per lo più concentrate alla Pescheria, diventata come altri musei italiani fondazione, ma che si allargano tra conventi e palazzi storici, boschi e piazze. Con il clou nelle mostre di Mattiacci e Pascali. Perché anche le Marche hanno voglia di contemporaneo [di Antonella Micaletti]
Sankt Moritz, il lusso dell’arte
Noia? Fascinazione irresistibile? Fatto sta che anche la celebre meta svizzera di vacanze vip vara un programma di arte contemporanea. Dedicato al Brasile e non solo. Con interventi site specific tra chiese, banche e hotel a cinque stelle, talks e workshop. Insomma, tutto quanto può offrire il fantastico mondo dell'arte. Guai a esagerare, però. Perché l'omologazione è in agguato, anche (o specie) nella mondanità [di Jacqueline Ceresoli]
Le “Quattro Stagioni” tornano a Venezia
Al “Common Ground”, la tredicesima edizione della Biennale d'Architettura. Come sarà il Padiglione Italia e quali saranno i suoi punti nevralgici? Ne abbiamo parlato con il curatore, Luca Zevi, che ci ha raccontato la scommessa di far convivere i vari settori di un Paese ricchissimo come l'Italia. A partire da una questione fondamentale: la spinta verso un'economia rigorosamente verde, che deve riappropriarsi del suo territorio [di Matteo Bergamini]
Qui New York | L’avanguardia è donna. Quasi femminista
Le mostre in corso a New York e quelle appena conclusesi hanno visto protagonista l'altra metà del cielo. Artiste che danno una visione del mondo attraverso il loro sguardo. Consacrate ormai non solo dalla critica, ma anche dal mercato. Con una domanda aperta rispetto al femminismo, vecchio e nuovo. Ma soprattutto con la capacità dimostrata di aver cambiato la scena dell'arte. Anche quella maschile [di Ylinka Barotto]
E la Continua fa quattro!
Un fair play tutto italiano premia la Galleria Continua in Francia. Dopo essere riusciti a portare nella lontana San Gimignano il bel mondo internazionale dell'arte, i tre ex ragazzi trascinano fuori Parigi migliaia di visitatori all'anno. Ora anche in una nuova sede. Dove, tra antichi mulini e vecchie cartiere abbandonate, aprono le porte alla creatività contemporanea. E danno vita a nuove relazioni tra luoghi della memoria e il presente dell'arte [di Livia de Leoni]
Una strana coppia a Venezia
L'arte visiva di Stefano Arienti e la coreografia di Foofwa d'Immobilité si incontrano alla Fenice. Nasce un lavoro fatto di forti momenti di collaborazione e altrettanti densi gradi di separazione. A confronto sono due linguaggi diversi che condividono un paradosso. Poi Arienti ha uno spazio tutto suo a Palazzetto Tito. Con una mostra che pare un viaggio, nel mondo e nell'io. Nel ricordo e nel presente necessario [di Adriana Polveroni]
La cultura in gioco
Aprono oggi a Londra le Olimpiadi 2012. E, oltre ai giochi, il programma trabocca di iniziative culturali. Tra mostre, progetti speciali, aste in tema e il London festival. Obiettivo: Olimpiadi indimenticabili. Ma non tutto fila liscio, tra una città militarizzata, gaffe degli atleti e degli organizzatori, di traverso ci si mette la street art, con Banksy in testa. E, più che per l'arte, questi giochi saranno ricordati per il trionfo della tecnologia [di Francesca Iani]












