15 maggio 1999

Nel Cenacolo di S.Spirito la Fondazione Romano: il museo che non ti aspetti

 
Il Refettorio della Basilica ospita una piccola ma preziosissima collezione di sculture (Donatello, Jacopo dela Quercia, Tino di Camaino): la conoscono in pochissimi.
Nella capitale mondiale dell'arte ancora un museo dimenticato.

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Ci piacerebbe dire il contrario, ma la realtà è che, fatti salvi i gioielli di famiglia (Uffizi, Palazzo Vecchio e poco altro) la situazione dei musei fiorntini è addirittura scandalosa. Ci sono i fondi per il giubileo pare.
Ma basteranno?
Chies di Santo Spirito. particolareNei giorni scorsi ci siamo occupati della Raccolta d’arte contemporanea Alberto della Ragione.
Oggi vi segnaliamo il caso del Cenacolo di Santo Spirito, un piccolo museo, attaccato alla famosissima basilica ultimata dal Brunellschi.
Segni particolari? Sconosciuto!
Entri e sei avvolto dalla penombra. Tra l’oscurità, mentre cerchi invano una guida o delle spiegazioni comprensibili, ti accorgi di essere il solo visitatore.
Se chiedi alla portineria (?) quanti siano I visitatori all’anno, la risposta è un rassegnato «pochi».
Eppure tra le opere più significative si segnalano la Cariatide e l’Angelo adorante di Tino di Camaino, la Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia e due bassorilievi di Donatello con San Prosdocimo e San Massimo, provenienti dalla Basilica del Santo a Padova, altre preziose sculture di epoca bizantina e preromana. Arredi.
Cosa serve? Tutto, servirebbe (è bene usare il condizionale). Innanzitutto una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, poi un minimo di notizie in più. Quelle piccole cose che, in certi casi diventano fondamentali.

DOMENICO GUARINO

P.zza Santo Spirito 29
Tel. 055 287043
Orario: feriale 9-14 festivo 8-13. Chiuso il lunedì.
Accessibile ai disabili
Biglietto intero: L. 4.000


[exibart]

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