10 febbraio 2011

design_mostre Konstantin Grcic Roma, Istituto Svizzero

 
Nero e squadrato rappresentano le categorie del mistero, nella moda e nel design, nella letteratura e nell’arte. L’oggetto contemporaneo si carica di potere. Nella semplicità delle linee geometriche...

di

Konstantin Grcic (Monaco, 1965) è un
artista innovativo, assolutamente moderno, essenziale. La sua creatività si
muove intorno all’oggetto industriale, ricercando i materiali, il design, l’architettura
e la storia. Più che una mostra, Black2
è una vera e propria installazione dal carattere discorsivo; non c’è nessun
intento celebrativo, ma la volontà di accomunare numerosi oggetti disomogenei
all’interno di un’unica categoria formale: nero/squadrato. Tutto ciò in
relazione a un concetto ancora più ampio, di matrice suprematista, che vuole la
supremazia della sensibilità pura nell’arte, senza rappresentazione alcuna.

Così il quadrato
nero diventa l’emblema della figura per eccellenza, l’alter ego della perfezione,
l’icona nuda senza cornice, simbolo di anarchia e liberazione della propria
personalità; isolato e unico. Così Grcic raccoglie oggetti più o meno noti,
talvolta popolari, e li espone in uno spazio neutro facendogli esprimere la
propria concettualità: un volume della Bibbia, una tanica di benzina, centinaia
di oggetti neri e squadrati che circondano le nostre vite ogni giorno e di cui
ci serviamo quotidianamente, tutti ben sistemati in teche o addirittura sugli
stessi muri bianchi. Oggetti legati alla teoria del Black Box, ma anche al
mistero e al fascino che esercitano sull’immaginario comune come nella moda: in
mostra la hand bag di Chanel, il portafogli di Comme des Garçons e una
confezione di profumo di Armani.

La forma nera ha
attraversato la storia millenaria delle culture, dalle steli egizie alle tavole
della legge consegnate a Mosé, dalle ceramiche rituali alla pietra filosofale,
anch’essa nera e quadrata. Nell’epoca contemporanea assume un significato tutto
nuovo, diventa una tendenza formale, come emblema dell’io, del sentimento
individuale, un segno che in natura non esiste e pertanto richiama tutto ciò
che è intrinseco, interno, conoscibile attraverso le reazioni che suscita e
soltanto in questo modo. Anche nella tecnologia nero e squadrato hanno un forte
impatto: un esempio è l’amplificatore Marshall o i chip della Apple, o la
storica audiocassetta BASF.

Il design diventa
oggetto ma anche concetto, forma ed espressione, significato della forma
nell’utilità del momento. Se la bellezza è negli occhi di chi la guarda, è così
anche per l’arte. E quindi, oggetti commercializzati, merci di scambio e forme di
arte allo stesso tempo, come esempi di design quali la pentola cubica di Aldo Rossi (1991) e la sedia Vitra03 di Maarten van Severen, o la Diana
B Table
dello stesso Grcic (2002).

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mostra visitata il 10 gennaio
2011


dall’undici dicembre 2010 al 19 febbraio 2011

Konstantin Grcic – Black2

Istituto Svizzero di Roma –
Sala Elvetica

Via Liguria, 20 (zona via Veneto) – 00187 Roma

Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-18; sabato ore 15-19

Ingresso libero

Info: tel. +39 0642042620; arte@istitutosvizzero.it;
www.istitutosvizzero.it

[exibart]

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