24 giugno 2021

Gli studenti di design dello IED alla prova di 50 al cubo: in mostra i prototipi

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In esposizione alla terrazza botanica delle Industrie Fluviali, 16 prototipi degli studenti dello IED di Roma, selezionati per avviare una linea di produzione con Metallum Archidesign

ied metallum archidesign

Tre è il numero perfetto, soprattutto se è tre volte 50, ovvero altezza, lunghezza e profondità, dunque 50x50x50 centimetri. Queste le misure con le quali si sono messi alla prova gli studenti del II anno del Corso Triennale in Product Design dello IED – Istituto Europeo di Design di Roma, nell’ambito di un progetto in collaborazione con Metallum Archidesign, il nuovo marchio specificamente dedicato alla progettazione di arredi in metallo di LAMA srl, azienda leader da 50 anni nella lavorazione di precisione dei metalli. Il progetto è stato seguito dalla docente e coordinatrice del corso triennale di Product Design di IED Roma Marika Aakesson e dalla docente Ana Llarin. «Condividere in azienda la creatività e l’entusiasmo dei giovani designer di IED mi ha proiettato con occhi e mente nel mondo del futuro», ha dichiarato Stefano Crescentini, CEO di Metallum Archidesign by LAMA srl.

Chi volesse dare un’occhiata ai prototipi sviluppati dagli studenti – che poi magari rivedremo tra un po’ di tempo su qualche catalogo patinato o in qualche bel negozio – può fare un salto alla terrazza botanica delle Industrie Fluviali a Ostiense, per la mostra che sarà presentata il 25 giugno, alle 19.  Infatti, in esposizione saranno 16 progetti e tre di questi verranno premiati non solo con un grant in denaro ma anche con l’avvio di una linea di produzione. I lavori saranno quindi messi in vendita nell’e-shop dell’azienda. Insomma, una bella responsabilità per le ragazze e i ragazzi del Corso di Product Design, chiamati alla sfida reale di esprimere le proprie intuizioni all’interno di tre dimensioni definite, 50³ appunto, e usando un materiale specifico, tanto raffinato quanto complesso e senza tempo. E non è finita qui, visto che i vincitori poi dovranno risolvere le difficoltà di rendere realizzabile industrialmente quanto progettato.

Interpretando la filosofia di Metallum, gli studenti hanno seguito le linee guida dell’utilità, della sostenibilità e della multifunzionalità, termini chiave della progettazione contemporanea. Seguendo il richiamo del materiale, hanno lavorato per sottrazione, mettendo in risalto le forme geometriche e l’alternanza di pieni e vuoti. La mostra rappresenta un’occasione per scoprire le nuove declinazioni del metallo per l’arredo, plasmato dalle visioni dei giovanissimi talenti di IED, che hanno messo utilità, sostenibilità e multifunzionalità al centro dei loro progetti per rispondere con estro e creatività alle nuove esigenze del vivere contemporaneo, per le quali un tavolo può diventare un porta piante e una mensola può mutarsi in appendiabiti.

«L’importanza della collaborazione tra competenze diverse nello sviluppo di un progetto è un punto focale del nostro corso e per gli studenti è importante farne esperienza diretta sul campo», ha spiegato Aakesson. «Hanno imparato che il designer lavora non “per” ma “con” le aziende, così nascono progetti realizzabili che diventano prodotti bellissimi», ha concluso la docente.

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