19 aprile 2023

L’arte di amare secondo Betony Vernon, al Museum of Sex di Miami

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Personalità poliedrica, Betony Vernon ha portato l’idea di una sessualità libera dai preconcetti nell’arte, nella moda e nel design: le sue opere in mostra al Museum of Sex di Miami

Betony Vernon, Ritratto Guillaume Thomas

Betony Vernon celebra i 30 anni di Paradise Found Fine Erotic Jewelry, linea di gioielleria creata nel 2002 come strumento espressivo della sua “missione”, ossia permettere a uomini e donne di godere e condividere il piacere più grande in assoluto, un obiettivo raggiungibile solo attraverso la scoperta di sé, la conoscenza del proprio corpo. Ma chi è Betony Vernon? 54 anni, originaria della Virginia, nominata di recente direttrice creativa del brand di gioielli Pianegonda, artista e designer di creazioni erotiche luxury, nel corso della sua carriera si è impegnata, attraverso una pratica creativa sui generis, a demolire i tabù che circondano ancora il piacere sessuale, mirando a una libertà svincolata dai limiti e condizionamenti di una società che, per secoli, è stata dominata solo e unicamente dalla visione maschile.

Lo scopo ultimo del suo lavoro e della sua ricerca, a 360 gradi, sul mondo dell’eros è incoraggiare e portare le persone a soddisfare appieno la propria sessualità, liberando corpo e mente, rivalutando in positivo la concezione del sesso finora predominante, che secondo lei consiste, al contrario di quanto si continua a pensare ancora oggi, nel raggiungimento di un piacere condiviso. La sessualità, per Vernon, si esprime sì attraverso il dialogo e il legame tra individui, ma riguarda anche e soprattutto un’indagine personale, intima, che esplori i nostri desideri più profondi.

Una carriera poliedrica e ricca di collaborazioni

L’ambiente libero e aperto in cui è cresciuta Betony, dovuto all’assenza dalla madre, allontanata dalla famiglia in quanto attivista, e dalla presenza saltuaria del padre, ha contribuito alla formazione della sua personalità e all’avvio di una carriera prolifica, che l’ha vista focalizzarsi da subito sul design di monili erotici, con una prima collezione battezzata Sado-Chic. Protagonista assoluto delle sue opere è il corpo, gli oggetti da lei creati diventano perciò strumenti di ricerca e rivelazione del piacere sessuale, sia maschile che femminile. I gioielli multifunzionali del marchio eponimo riescono, infatti, a coinvolgere tutte le sfere sensoriali senza rinunciare alla pregevolezza estetica, frutto di un design innovativo, di  materiali preziosi e di una meticolosa artigianalità, qualità che rendono la sua cifra unica e ben riconoscibile.

Second Skin for Alexander Wang

In questi 30 anni ha collaborato con alcune delle più importanti case di moda e aziende di design, da Valentino a Missoni, passando per Jean Paul Gaultier, Alexander Wang, Fornasetti, e il suo lavoro è stato documentato da grandi nomi della fotografia e dell’illustrazione fashion. Innamorata da sempre dell’Italia, dove ha studiato ed è tornata a vivere dopo gli anni trascorsi a Parigi, sente ormai il Paese come suo e lo considera sensuale per natura, ricco di stimoli sensoriali (la cultura nazionale, del resto, favorisce da sempre l’uso quotidiano e ripetuto dei sensi). Per questo, sostiene, è tra i più aperti sulle tematiche sessuali.

In parallelo alla propria attività artistica e di design, Vernon ha scritto due libri, l’ultimo dei quali – “Paradise Found: An Erotic Treasury for Sybarites”, pubblicato nel settembre 2022 da Rizzoli. Qui racconta di come si è sviluppata la sua mission, analizza da vicino i celebri strumenti-gioiello che portano la sua firma e accompagna il tutto con una guida dettagliata sul loro utilizzo.

Il riconoscimento dell’artista al Museum of Sex di Miami

In occasione del 21esimo anniversario del Museum of Sex di New York, quest’estate verrà inaugurata a Miami una nuova sede espositiva, che vede tra i protagonisti la stessa Vernon invitata, insieme a un gruppo ristretto di artisti, a prendere parte alla mostra inaugurale “Modern Sex: 100 Years of Design and Decency“. Insieme ai curatori dell’esposizione, Betony ha selezionato una piccola collezione di erotic object, che rappresentano un’intima esplorazione di come il sesso si manifesta nella cultura attraverso l’arte e il design. A metà marzo 2023, prima dell’apertura della nuova sede espositiva a Miami, Betony esporrà anche il suo Veneration Spanker, in argento e mogano, il Veneration Tickler, in argento e ornato con preziose piume di pavone, e l’anatomico Second Skin in argento, nella mostra permanente “Artifact (xxx): Selections from Secret Collections” al Museum of Sex di New York.

Kit Dilettos

Nato il 5 ottobre 2002 e situato sulla Fifth Avenue di New York City, il Museum of Sex si è posto l’obiettivo di preservare e presentare la storia, l’evoluzione e il significato culturale della sessualità umana. Questo avviene tramite la produzione di mostre, pubblicazioni e workshop guidati da ricercatori, curatori e consulenti. Il Museo vanta una collezione permanente con oltre 20mila manufatti tra cui opere d’arte, fotografie, abbigliamento e costumi, invenzioni tecnologiche e oggetti storici, oltre a una ricca biblioteca. Dalla sua nascita, il Museum of Sex ha promosso oltre 30 mostre e sei installazioni virtuali, tutti progetti nati con l’obiettivo di divulgare in modo libero e senza censure le ricerche sul sesso e la sessualità, spaziando su una vasta gamma di argomenti attraverso materiali e manufatti provenienti da diversi continenti, culture, epoche e media. Un Museo, vero unicum nel suo genere, che ha ricevuto importanti riconoscimenti e che nei prossimi mesi si espande nella nuova sede di Miami.

Veneration Tickler, ph. Guillaume Thomas

«Sono molto orgogliosa di entrare nella storia dell’evoluzione della sessualità umana. Non credo ci sia luogo più appropriato per esporre la mia collezione di alta gioielleria erotica Paradise Found, del Museum of Sex di New York e ora anche della sua nuova sede di Miami. Questi musei sono fondamentali per promuovere l’educazione sessuale e l’arte di amare, evitando, in questi tempi bui, che la storia della nostra sessualità venga cancellata. Abbiamo fatto molta strada; queste istituzioni sono pietre miliari», ha commentato l’artista.

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