07 agosto 2019

ll design del futuro

di

"Ocean Plastics", la nuova mostra al Museo Röhsska di Göteborg che invita una nuova generazione di designer ad affrontare il problema della plastica nei nostri mari

Wang & Söderström: Ocean Plastics

Entro il 2050 nei nostri mari potrebbero esserci più residui di plastica che pesci.

Circa 700 specie specie marine si stanno estinguendo e ogni giorno otto milioni di pezzi di rifiuti si riversano negli oceani.

Si potrebbe continuare all’infinito con i numeri e le statistiche, ma invece che precipitare nella disperazione, il Museo Röhsska di Göteborg, in Svezia, ha avuto un’altra idea, quella di riunire, in occasione della mostra “Ocean Plastics”, a cura del duo di creativi Wang & Söderström, una nuova generazione di designer per pensare a diverse soluzioni per ridurre il consumo di plastica anche tramite l’utilizzo delle moderne tecnologie.

Con approcci interdisciplinari, innovativi e sostenibili, Adidas and Parley for the Ocean, Ramin Bahrani, Formfantasma, Ina Johansson Lidman and Dave Hakkens, Jessica den Hartog, Malmö Upcycling Service, Roos Meerman, Christian Meindertsma and Label/Breed, Ocean Clean-Up, Optimist for Havet, Aurore Piette, Snøhetta and NCP, Basse Stittgen, Studio Swine, Margarita Talep e Yesenia Thibault-Picazo, hanno evidenziato la capacità del design di influenzare il futuro, valutando diverse strategie per ripulire gli oceani e studiando i materiali del domani.

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