25 novembre 2002

consuntivo Convegno Arte, Gioco e Creatività Busto Arsizio (va), Fondazione Bandera

 
Un convegno di livello nazionale organizzato dalla Fondazione Bandera come occasione per riflettere sull’attuale panorama italiano della didattica dell’arte moderna e contemporanea. Con luci ed ombre...

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Un Convegno costituisce sempre un momento ed una possibilità di confronto tra operatori del settore che troppo spesso lavorano isolati.
Ma un Convegno è anche e soprattutto l’occasione per sentire il polso di una settore, una realtà, in questo caso della didattica dell’arte moderna e contemporanea in Italia, e quello che è emerso dal Convegno Arte, Gioco e Creatività promosso dalla Fondazione Bandera, è una convivenza d’importanti intuizioni e pesanti retaggi il tutto sotto l’incombente minaccia di un servizio che nato come educativo sta diventando una vera e propria moda…
Si è sentito, infatti, ancora parlare di “…polverosi e logo - Dadasilenziosi musei ” di memoria ottocentesca da Maurizio Speraggi responsabile della rivista DADA, quando il problema che dobbiamo iniziare a fronteggiare, sin da oggi, è invece quello di una veloce ed esponenziale crescita numerica del pubblico scolastico e dei più piccoli in generale, e che presto può trasformarsi nel rovescio della medaglia di questo settore educativo per vocazione. I visitatori scolastici fanno numero, e questo in casi come mostre o musei interamente gestiti da cooperative esterne, corrisponde anche a una diretta fonte di guadagno. Ecco allora che più che rinvangare la tardiva sensibilità dei conservatori italiani nel settore dei servizi al pubblico, è bene far chiarezza nel panorama metodologico attuale che risente di una ricchezza di iniziative spesso però frammentarie, legate alla constatazione che oggi, occuparsi di bambini e frequentare musei, corrisponde oggi ad una precisa moda culturale. Sarà anche per questo che nel suddetto Convegno si è anche sentito far riferimento dalla Direttrice del Museo in Erba di Bellinzona, Loredana Bianchi ad attività proposte ed usufruite da bambini di tutte le età ed estrazioni sociali!, come se questo avesse ancora oggi un qualsiasi valore discriminatorio nel rapporto arte, educazione e pubblico! Accanto a queste due citazioni che hanno trasportato, per un attimo, il dibattito indietro di decenni, sono emersi numerosi stimoli e sollecitazioni quale l’invito, sempre di Mauro Speraggi, ad una maggiore visibilità e circolazione delle iniziative tra gli addetti ai lavori (ed in questo il web è tutto da colonizzare) e ad un approccio all’arte che serva da propulsore per una scuola sempre meno irrigidita dietro e dentro termini quali competenze o le antiche materie ma sia pervasa da uno spirito di viaggio all’insegna di un perenne e fertile vagare, cercare, esulare.
Davvero stimolanti anche gli interventi di Silvana Sola pedagogista dell’Associazione Giannino Stoppani di Bologna ed esperta in editoria per ragazzi, che riallacciandosi al collega Speraggi ha aperto parlando dell’educazione dei ragazzi quale reale investimento nel logo - museo in erbafuturo di un paese, citando le parole del Maestro Bruno Munari . Ha poi proseguito invocando una metodologia educativa fondata sulla scoperta, sulla sollecitazione, il tutto sotto una attenta ma mai del tutto definita e prevedibile regia degli educatori, che per primi devono avere il coraggio di mettersi IN GIOCO… , appunto, in questa avventura che è ogni volta la lettura di un opera d’arte o l’incontro con un artista.
Concludo associandomi ad alcuni auspici comuni emersi in questa sede, quello di un’educazione fatta di approcci leggeri e non di costrizioni, alla maniera di un altro grande Maestro, Italo Calvino , e di interventi all’insegna della interdisciplinarità ed in grado di guadagnarsi una visibilità positiva che i mass media, per ora, non sembra vogliano concedergli e che non deve rischiare di scomparire dietro notizie-evento dalle mirabolanti cifre a discapito della qualità dei progetti e soprattutto della loro capacità di seminare nel pubblico la voglia di continuare a viaggiare fedelmente, più che sprdadicamente, nel mondo dell’arte.

annalisa trasatti


9 novembre 2002: Arte, Gioco e Creatività: significato e valore dei progetti educativi nella didattica dell’immagine e dell’arte: Fondazione Bandera- Via Andrea Costa, 29 Busto Arsizio. Tel. 0331.322.311 – telefax: 0331.398.464- www.fondazionebandera.it, info@fondazionebandera.it – Programma del Convegno: Mauro Speraggi rivista DADA: A scuola di Museo: l’Arte come esperienza educativa; Loredana Bianchi direttrice Museo in Erba di Bellinzona: Scoprire l’Arte giocando; Silvana Sola pedagogista associazione Giannino Stoppani: Leggere l’arte: dall’ABC a Andy Warhol; Emma Zanella – Francesca Maria Consonni Galleria d’arte Contemporanea di Gallarate: Comunicare l’Arte: elementi di una metodologia; Beba Restelli responsabile dei Laboratori Bruno Munari©: Giocare con l’Arte secondo il metodo Bruno Munari©; Cristina Moregola Molteni responsabile visite e percorsi gioco Fondazione Bandera: Il mondo immaginale di Gaetano Pompa.
In occasione del convegno è stata presentato il percorso didattico relativo alla mostra presente in Fondazione Gaetano Pompa. Opere dal 1960 al 1996 e la mostra-evento: ABC. Alfabeti per il nuovo millennio. Lettere – figure – scritture a cura di Silvana Sola, che avrà luogo presso la Fondazione nella primavera 2003.


[exibart]

4 Commenti

  1. Si, va bene. Interessante, iniziativa lodevole. Ma quando si è tenuto questo convegno? Mi sa che l’informazione manca volutamente.

  2. Anche a me interessava l’argomento ma volevo sapere quando si è tenuto e come mai la notizia si è saputa dopo e non prima!Forse uno interessato poteva organizzare per andarci!

  3. Fiz, allo scadere del contratto, ha lasciato la Fondazione Bandera. Stiamo parlando di mesi fa. Sono state nel frattempo organizzate una mostra di un pittore ligure, quella di Casentini e l’attuale esposizione di Pompa. Una persona di Gallarate dovrebbe saperle queste cose o almeno dovrebbe avere il buon gusto di informarsi prima di scrivere.

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