02 aprile 2010

didattica_interviste Didattica dal sapore internazionale

 
Venezia-Bologna-Roma. Sono le tappe dell’educational-tour della Fondazione Guggenheim. All’insegna di una didattica multilingue, approcci informali ma anche e soprattutto molti progetti multi-disciplinari e formativi. Il fil rouge lo porge Elena Minarelli...

di

L’anno educativo si è aperto con il consueto convegno di presentazione del progetto A scuola di Guggenheim. Quali le novità salienti del 2010?
L’anno scolastico 2009/2010 ha visto il progetto di A
scuola di Guggenheim

arricchirsi della collaborazione della Fondazione Marino Golinelli, realtà
attiva nella diffusione della cultura scientifica, nella ricerca e nella
formazione.
Tutta la proposta didattica di quest’anno sarà pertanto
incentrata sul binomio arte e scienza e sulle contaminazioni, i metodi e i
linguaggi delle due discipline, che culmineranno dal 7 all’11 aprile con la
mostra Arte, Scienza e Scuola che si terrà presso la Collezione Peggy Guggenheim.
L’esposizione presenterà i lavori realizzati dalle classi spaziando fra le
tematiche proposte durante le varie fasi formative del progetto. Il percorso
prevederà un’introduzione sulle figure dell’artista e dello scienziato,
proseguirà esplorando in forma trasversale le problematiche legate ai sensi e
alla percezione e approfondendo argomenti quali l’astronomia, la materia, il
concetto di vuoto e il rapporto tra follia e genialità.
La mostra Arte, Scienza e Scuola sarà un’importante occasione per
dare visibilità ai progetti svolti dagli insegnanti e alla qualità degli
elaborati prodotti dagli studenti, nonché un momento di festa per celebrare un
altro anno scolastico insieme.
Famiglie in festa - 27 settembre 2009 - photo Andrea Sarti
Sempre nell’ambito della collaborazione con la Fondazione
Marino Golinelli, nel fine settimana dal 19 al 21 marzo siamo stati presenti a
Bologna nell’ambito della Scienza in piazza con due laboratori: Dualismo
binario
, che
prevede la presentazione della struttura del codice binario, del suo utilizzo
per il linguaggio digitale, ma anche una riflessione più generale sull’impiego
dei codici identificativi e l’identità personale; e AccadueO, biodiversità
ad arte
, un
laboratorio che prevede l’osservazione e lo studio degli strani inquilini di
una goccia d’acqua di stagno per introdurre i partecipanti alla biodiversità e
ai temi legati all’inquinamento.

A questa apertura sul fronte scientifico si è
aggiunto un vero e proprio sbarco su Roma con MacroScuola
. Come è nata la collaborazione con il museo
capitolino?

Il Macro condivide con la Collezione Peggy Guggenheim la
convinzione della necessità di formare i formatori. Infatti, MacroScuola riprende in parte la struttura
del progetto A scuola di Guggenheim per ciò che concerne la fase formativa dei docenti. A incontrare i docenti sono stati, per primi, il direttore
del Macro, Luca Massimo Barbero, che ha presentato le mostre temporanee in
corso, e Achille Bonito Oliva, che ha illustrato problematiche dell’arte
contemporanea riscontrate nel corso della sua carriera di critico e nella
storia recente. Io sono intervenuta nel secondo appuntamento per un
approfondimento incentrato sul “punto di vista in arte” con un conseguente
laboratorio sul tema, mentre gli artisti Valentino Diego e Pietro Ruffo,
protagonisti del progetto Roommates/Coinquilini, hanno chiuso la tre giorni.

Famiglie in festa - 27 settembre 2009 - photo Andrea Sarti
Il lavoro costante di semina educativa che state portando avanti quali
frutti sta dando? Insomma
, l’effetto Biennale riesce a mettere radici e
spalmarsi di un pubblico sempre maggiore e sempre più diversificato?

Le proposte didattiche del museo sono pensate per
coinvolgere il numero sempre crescente di visitatori e per rispondere alle
esigenze delle diverse tipologie di pubblico. Il 70% della nostra audience è
internazionale e per questo la nostra offerta educativa deve essere il più
possibile poliglotta e sensibile alle differenze culturali. Grazie
alla presenza dello staff internazionale madrelingua è possibile richiedere
visite guidate in svariate lingue. Come in altre istituzioni, è inoltre
possibile effettuare una visita personalizzata grazie all’utilizzo delle
audioguide, a disposizione presso biglietteria in italiano, inglese, francese,
tedesco e spagnolo.
Un ulteriore servizio che contraddistingue da sempre il
nostro museo è l’opportunità per il pubblico di assistere a presentazioni
gratuite che hanno luogo tutti i giorni a orari fissi in inglese o in italiano.
È stato inoltre recentemente reso operativo il servizio Ask me about the art: i visitatori possono rivolgere
allo staff internazionale presente nelle gallerie domande sulla collezione, le
avanguardie storiche, il palazzo o sulla figura di Peggy Guggenheim. Il
personale è identificabile all’interno degli spazi del museo grazie a una
spilla colorata che riporta la scritta Ask me about the art. Questa iniziativa nasce dalla
volontà di facilitare un approccio informale all’istituzione museale e di
offrire risposte su misura ai dubbi di ciascun visitatore.
Un momento del convegno di presentazione di A scuola di Guggenheim
Per finire, ai bambini è dedicato
il programma didattico gratuito Kids Day, ideato per introdurre bambini di
età compresa tra i 4 e i 10 anni all’arte moderna e contemporanea con l’intento
di rendere l’esperienza del museo più accessibile ai più piccoli.

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coinquilini del Macro

a cura di annalisa trasatti


A scuola di Guggenheim
responsabile servizi educativi: Elena
Minarelli

Info: tel. +39 0412405440; prenotazioni@guggenheim-venice.it;
www.guggenheim-venice.it

[exibart]


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