27 novembre 2009

didattica_interviste MAO: la didattica si profuma d’Oriente

 
La didattica si profuma d’Oriente al MAO. La responsabile, Eva Morando, ci parla di come si progetta una sezione neonata in un contesto di altissimo livello qual è Torino...

di

Partendo dal fatto che è una sezione
neonata, qual è il progetto e quali le influenze e contaminazioni dalle
esperienze già maturate nei musei di Torino?

L’offerta cittadina in tema di didattica museale è
estremamente ampia e differenziata, e offre senz’altro proposte di alta
qualità. Come in altri musei, il primo obiettivo dei servizi educativi è
rendere il museo un luogo familiare al quale tornare più volte come a una fonte
inesauribile di stimoli e curiosità. Le collezioni del MAO, tuttavia,
presentano caratteristiche peculiari non facilmente assimilabili a quelle di
altri musei cittadini. Il museo si pone come strumento di mediazione culturale,
come luogo in cui si coltiva la consapevolezza del carattere prezioso di ogni
particolare formazione culturale, cogliendo la sostanziale dignità morale e
intellettuale di tutti i sistemi filosofici e religiosi elaborati dall’uomo.
Finalità essenziale nel rapporto con le scuole di vario
ordine e grado è l’introduzione, progressiva e appropriata alle singole fasce
d’età, di un atteggiamento di intelligente relativismo, capace di affiancare al
patrimonio tradizionale di credenze e concetti nuove forme di pensiero e
rappresentazione. Particolare attenzione è rivolta all’aspetto di
sperimentazione delle attività didattiche, concepite come un work in progress,
dunque soggette a verifiche e modifiche. Da questo punto di vista, è di
fondamentale importanza la collaborazione con insegnanti dei vari ordini di
scuola disponibili a progettare attività insieme al museo e a contribuire
attivamente al perfezionamento della proposta didattica.

A chi si rivolge l’attività dei
servizi educativi e quali sono le principali proposte?

Le proposte si rivolgono alle scuole, agli insegnanti e al pubblico adulto.
Oltre alla visita guidata a tutte le collezioni, sono possibili percorsi di
approfondimento sulle singole gallerie, corrispondenti a cinque grandi aree
culturali (Asia Meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi Islamici
dell’Asia) e percorsi tematici incentrati su una o più gallerie e su selezioni
di opere coerenti con un tema specifico.
Per le scuole, un indispensabile
complemento alla visita è costituito da proiezioni di immagini ed esercitazioni che prevedono l’utilizzo di strumenti
informatici appositamente progettati e di postazioni multimediali. Per
quanto riguarda gli insegnanti, una particolare importanza viene attribuita
alla co-progettazione. L’insegnante che abbia individuato un tema di
particolare interesse può in ogni momento segnalarlo ai servizi educativi e progettare
con questi e con l’avallo del personale scientifico attività ad hoc.
Accoglienza al Mao di Torino
A partire dall’anno scolastico
2009/2010 sono stati attivati progetti in collaborazione con il Borgo
Medievale, sul confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere medievale
in Europa, e con il Teatro Regio di Torino, sull’attrazione che l’Oriente ha
esercitato sulla musica, l’opera e il balletto europei tra Settecento e
Novecento.

Il museo è dotato di un’aula didattica multimediale. Da
dove nasce l’idea di utilizzare i computer per svolgere i laboratori didattici?

L’idea nasce dall’esigenza di offrire a bambini e ragazzi
uno strumento per sperimentare direttamente alcuni aspetti sui quali ci si è
soffermati nella visita alle collezioni, coniugando creatività e regole. Le
esercitazioni alle postazioni multimediali utilizzano infatti software
appositamente progettati o tracce impostate, cioè schemi dati, all’interno dei
quali è però possibile sperimentare liberamente soluzioni diverse.
I temi delle esercitazioni multimediali sono la simmetria,
la composizione di elementi decorativi e le rappresentazione dello spazio.
Durante la visita alle collezioni, l’analisi di questi elementi richiede a
bambini e ragazzi una lettura accurata, attenta e non superficiale delle opere.
In questo modo, dall’osservazione degli oggetti esposti emergono le molteplici
soluzioni che culture diverse hanno adottato per costruire un’immagine, per
rappresentare lo spazio, per esprimere arte.

In una società sempre più multietnica il museo, a maggior
ragione uno con la vostra collezione, può diventare un luogo di confronto,
conoscenza e dialogo tra le culture. Sono previsti progetti interculturali?

Nei prossimi mesi saranno attivati
in via sperimentale percorsi tematici nelle collezioni del museo, destinati ai
nuovi cittadini e condotti con la collaborazione di mediatori individuati dal Centro
interculturale della città di Torino. Il progetto prevede la partecipazione a
due incontri, uno di visita a tutte le collezioni, uno incentrato su parti più circoscritte
del museo. Nell’ambito del secondo incontro, in particolare, l’obiettivo è
coinvolgere i partecipanti in un’esperienza di scambio e di narrazioni sulle
opere esposte.
Alla ricerca del particolare nella Galleria Asia Meridionale del Mao di Torino
Non mancano neppure le attività
dedicate a gruppi familiari e diversamente abili…

Le attività per famiglie intendono
offrire ai bambini, ai ragazzi e agli adulti che li accompagnano la
possibilità di scoprire insieme una ricca porzione del patrimonio culturale
cittadino. Da questo punto di vista, è fondamentale la presenza attiva
dell’adulto accompagnatore. Anche nelle attività per famiglie sono possibili
diversi livelli di approfondimento sulle collezioni. Alla ricerca del
particolare
è un
percorso in tutte le gallerie, che si svolge con il supporto di materiale fornito
dal museo. Vengono però proposti anche percorsi più strettamente tematici, che
si completano con esercitazioni in aula didattica.
Dopo alcuni incoraggianti
esperimenti, si è consolidata la proposta Asia Meridionale, dal Gandhara al
Sud-Est Asiatico
,
percorso tattile per adulti ipovedenti e non vedenti, incentrato sulla
statuaria di soggetto buddhista e induista nella galleria dedicata all’Asia
Meridionale. Si tratta appunto di un primo promettente passo su un terreno sul
quale i servizi educativi sono fortemente motivati a lavorare.


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L’apertura
del Mao

a cura di annalisa trasatti


MAO – Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico, 9/11 (centro storico) – 10122 Torino
Info: tel. +39 011
4436928; maodidattica@fondazionetorinomusei.it;
www.maotorino.it

[exibart]


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