08 giugno 2001

Fino al 17.VI.2001 Favole dell’Est Forlì, Oratorio di San Sebastano

 
Ci sono tanti modi per raccontare una favola: la si può scrivere, dire a voce, disegnare e, perchè no, la si può anche “comporre” con il legno...

di

E’ quello che fa Massimo Sansavini, artista “fabbricafiabe” di Forlì. Col suo simpatico accento romagnolo mi ha detto che gli piace costruirle per tutti i bambini, quelli che lo sono davvero e quelli che si nascondono dentro i grandi. I suoi pannelli magici e le sue sculture s’ispirano a favole di ogni parte del mondo, che Massimo colleziona cercando i punti in comune tra le une e le altre. Così ha scoperto che da qualsiasi paese provengano, servono sempre alla stessa cosa: a educare chi le ascolta, grande o bambino che sia, attraverso la paura, il dolore, la gioia. Massimo Sansavini, La Bella Tutto è di legno nei racconti di Massimo. Lo sono i personaggi: streghe, principesse, cavalieri, matrigne e animali; e anche i luoghi in cui vivono: case, castelli, palazzi e boschi incantati. Il “Fabbricafiabe” li compone come se fossero puzzle, con una tecnica a metà tra la pittura e la scultura. Prima prepara la base del pannello, una grande tavola di legno dipinta con una specie di bomboletta “spruzzacolore”, l’aerografo. Poi, con lame, seghe e coltellini speciali, inizia a ritagliare tanti pezzetti di legno, li colora uno ad uno e li incastra nella tavola, dove magicamente formano le figure. E’ quindi il momento di decorarle con materiali brillanti, come cristalli, marmi e foglie d’oro. Un’ultima verniciatina con resine lucide o gomme liquide (che fanno sembrare queste opere molto simili ai giocattoli di gomma…) e la favola è bell’e pronta per essere raccontata! A questo punto manca solo una cosa: un luogo adatto per farla vedere e sentire a tante persone, con grandi pareti dove attaccare i pannelli e stanze spaziose per sistemare le sculture. In poche parole un Museo, la casa delle opere d’arte. Per farvi vedere alcune delle sue, Massimo ha scelto l’Oratorio di San Sebastiano a Forlì, che ospita la mostra “Favole dell’Est”. Favole a regola d’arte, s’intende, con tanto di streghe, principesse e cavalieri dai nomi curiosi. Massimo SansaviniCome Baba Jaga la strega e i suoi animali parlanti; la bella Vasilisa e la sua bambola magica; la principessa che non rideva mai e lo Zarevic sempre a caccia di avventure. La cosa più incredibile è che le “Favole dell’Est” non solo si ascoltano ma si toccano, scompongo e rimontano come volete. Innanzitutto una guida (o l’artista in persona) vi racconta la fiaba che dà il nome al pannello. Poi tocca a voi ricostruirlo, incastrando i pezzetti nella tavola come fa il Fabbricafiabe. Potete anche divertirvi con le sue sculture, a portata di mano e snodabili come giocattoli. Basta infine prenotare per andare a curiosare nell’”Atelier” di Massimo, il laboratorio dove sono nate tutte le opere della mostra. Ah dimenticavo, prima di andar via vi fanno anche un regalo: un poster bellissimo con il pannello di Massimo a forma di cuore. Per finire un consiglio a mamme e professori: non dimenticate di acquistare il catalogo, con tutte le favole dell’est e le foto dei pezzi in mostra.

Germana Mudanò




“Favole dell’Est”, fino al 17 giugno, Forlì Oratorio di San Sebastano, P.zza Guido da Montefeltro; tutti i giorni, tranne lunedì, ore 9.30-12.30 e 16-19, ingresso libero. Info 0543/722222, prenot. 0543/712600. www.sansavini.it . Catalogo edizioni Torcular L.40.000.


[exibart]

1 commento

  1. Molto interessante l’arte di Massimo Sansavini, artista “fabbricafiabe”di Forlì. Per educare chi le compone e scompone, come mossero mosaici, usa il legno. I personaggi sono quelli delle fiabe, i luoghi in cui vivono : case, castelli, palazzi e boschi incantati. I colori sono molto belli ed è originale il modo di raccontare favole.

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