30 giugno 2003

sezioni didattiche Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo

 
Servizi Educativi nei musei quale “fronte” e condizione per rendere reale e duratura la fruizione dell’arte contemporanea ad ogni età.Ne parliamo con Giovanna Ranise Brambilla coordinatrice delle iniziative didattiche della GAMeC…

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Come e quando è nata la Sezione Didattica della GAMeC?
La Sezione didattica della GAMeC nasce nel 1994, su sollecitazione dell’allora Direttore, Vittorio Fagone, grazie all’impegno di Daniela Galante.

Qual’è il ruolo attuale, della Sezione, all’interno del progetto di diffusione dell’arte contemporanea della Galleria, e come si è evoluto nel tempo?
Il ruolo dei Servizi Educativi (è questo il nuovo nome della Sezione Didattica, in uniformità con i criteri degli standard museali elaborati dalla Regione Lombardia) è quello di costituire un fronte ed una possibilità di educazione e formazione permanente sull’arte contemporanea, dalle scuole materne sino agli adulti. Ogni attività dei Servizi Educativi, da quelle con connotazioni più ludiche a quelle concettualmente più impegnative, mira a trasmettere un bagaglio di conoscenze e competenze che costituiscano un patrimonio utilizzabile sempre, anche in occasione di altre occasioni espositive, tale da consentire un rapporto possibile di fruizione dell’arte contemporanea.

Da chi è formata e che formazione e quali esperienze professionali hanno gli operatori?
Gli operatori della GAMeC sono 58. Alcuni di essi provengono dal Gruppo Guide dell’Accademia Carrara, ed hanno seguito un corso di formazione sull’arte contemporanea. Gli altri operatori sono stati selezionati dalla Galleria mediante un concorso (parte scritta e parte orale) mirato ad individuare competenze non solo storico-artistiche ma anche in campo di comunicazione e mediazione culturale, e di conoscenza delle lingue. In seguito alla selezione è stato istituito un corso di formazione interna, affiancato dal tirocinio presso le Guide già attive.

Qual’è la vostra offerta didattica (percorsi, laboratori, corsi di aggiornamento, stage, incontri) e la metodologia adottata?GAMEC - sezione didattica
Come offerta didattica proponiamo: percorsi per le scuole (dalle materne alle superiori) con una parte laboratoriale da svolgere a scuola ed una parte di visione delle opere in Galleria. Tali percorsi costituiscono patrimonio permanente della Galleria e sono collegati alle raccolte permanenti. In occasione delle mostre temporanee vengono poi predisposti programmi didattici ad hoc. Grazie all’attenzione che la Direzione della GAMeC presta ai Servizi Educativi, ci è stato possibile realizzare, in occasione dei grandi eventi espositivi Attraverso gli anni trenta, La Raccolta Spajani, Una mostra bellissima, Edgar e Michael Ende, In Fumo. Arte, fumetto e comunicazione, Arte Astratta Argentina delle pubblicazioni didattiche.
Abbiamo al nostro attivo una collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e quello ai Servizi Educativi, grazie alla quale è stato attivato un progetto mirato che lavora, con interventi articolati nell’intero anno scolastico – sul fronte dell’intercultura (Scuola Elementare “Fratelli Calvi” – Bergamo), un progetto legato alle problematiche dell’handicap (Scuola Potenziata – Bergamo), e dei progetti dedicati a bambini autistici, a classi con portatori di handicap, a gruppi di disabili. Abbiamo inoltre appena approntato un percorso tattile per non vedenti al nucleo di sculture di Giacomo Manzù. Per gli adulti organizziamo visite guidate, per le famiglie organizziamo visite guidate con percorsi ed operatori differenziati, uno per i genitori ed uno per i bambini, per le biblioteche teniamo corsi di formazione ed approfondimento legati all’arte contemporanea. Ogni anno, infine, organizziamo un corso d’aggiornamento gratuito per insegnanti, approvato dal Provveditorato, mirante a trattare un tema cruciale dell’arte contemporanea, spendibile sul piano didattico nelle classi.

Come percepisce l’attuale panorama italiano? Stiamo assistendo ad un reale “boom” della didattica dell’arte?
Per quanto riguarda questa domanda, devo ammettere che negli ultimi anni c’è stato davvero un boom della didattica. Se questo ha senso, in quanto l’apparato didattico dei musei è una condicio sine qua non per il riconoscimento dei musei, anche secondo gli standard museali appena elaborati e codificati dalla Regione Lombardia, d’altro canto si assiste a volte ad iniziative superficiali, magari di alta spettacolarizzazione e diffusione, ma inconsistenti dal punto di vista della didattica. Se si ammette, infatti, una differenza tra didattica e divulgazione, si rileva spesso una mancanza di rigore scientifico nella predisposizione di percorsi e laboratori didattici, in cui la parte ludica non ha giustificazioni sul piano dell’apprendimento di nozioni che possano poi andare a costituire un bagaglio permanente, riutilizzabile. Queste occasioni estemporanee ed effimere, che pongono l’arte come gioco, rischiano di vanificare gli sforzi di molti operatori del settore che tentano invece di fare giungere un messaggio di arte come scelta di campo, coraggiosa, che mette in gioco lo spettatore, e che costituisce una ricchezza culturale irrinunciabile, una sorta di diritto dell’uomo.

intervista a cura di annalisa trasatti


SEZIONE DIDATTICA GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO: Bergamo, Via San Tomaso, 53. La Segreteria didattica fornisce informazioni allo 035- 399529 fax 035 236962. Sito Web www.gamec.it – email: giovanna.brambilla@gamec.it

[exibart]

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