07 novembre 2022

ArtDate: a Bergamo ‘Corpo Libero’, la dodicesima edizione

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Dal 10 al 13 novembre ArtDate, organizzato annualmente da The Blank, trasforma la città di Bergamo in un festival di arte contemporanea. L'evento è riconosciuto per la sua qualità dal circuito EFFE – Europe for Festivals, Festivals for Europe e dal 2020 è accreditato come Green Fest

ArtDate. Corpo Libero. XII Edizione, Bergamo, 2022

Novembre andiamo, è tempo di ArtDate. 

Tema della dodicesima edizione, frutto di un’intesa culturale con il Comune di Bergamo e sostenuto da Regione Lombardia, Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo Onlus, Fondazione Comunità Bergamasca e Fondazione Pio Istituto dei Sordi, è il Corpo Libero. 

«Ogni volta è un gesto del corpo e del pittore che fa apparire l’immagine, cioè la presenza vera di quell’assente che si proietta verso se stesso ritornando a sé per offrirsi come spettacolo, gioco di tratti o di macchie, disposizione di ciò che è effettivamente incorporato nel corpo che dipinge», scriveva Jean-Luc Nancy in uno dei suoi ultimi capolavori, Il Corpo dell’Arte. Come a sottendere che ogni corpo fosse estraneo a se stesso e agli altri. È proprio questo scarto tra corpi, di fatto, a essere condizione di quell’emergere dell’esposto, del presentato, del mostrato che è requisito essenziale di quell’altro corpo che è il corpo che si fa corpo estendendosi nello spazio e sottraendosi al vincolo d’irrealtà. Così beninteso, il corpo non è un involucro esterno dentro il quale si esiste indipendentemente, ma lo sviluppo di un punto che si fa figura.

È oggi, o è mai stato possibile, avere un corpo libero? E se sì, che cosa significa? 

Qui ci conduce ArtDate, con mostre, talk, performance, letture e proiezioni, che ci mostrano un corpo-prodotto, un corpo-politico, un corpo-schiavo un corpo costruito, trasfigurato, un corpo-esposto, un corpo-immagine. Un corpo insomma che si confronta con il progressivo venir meno dell’idea dell’immortalità. 

Piergiorgio Odifreddi

A inaugurare il Festival è il matematico, logico, saggista e accademico italiano Piergiorgio Odifreddi, in conversazione con Claudia Santeroni, coordinatrice di The Blank. A seguire, per tre giorni un ricchissimo e imperdibile programma magistralmente organizzato da un team di “danzatori”, per dirla ancora con le parole di Nancy, ovvero di persone capaci di esporre la propria tangenza, là dove essa è il contatto tangibile e impalpabile con il mondo e il sé. Tra gli highlights di giovedì 10 dicembre vi suggeriamo la mostra Arte in Opera, curata Giacinto Di Pietrantonio e Stefano Raimondi, che accompagna Bergamo nell’anno di nomina a Capitale Italiana della Cultura (BGBS2023) e la mostra CORPI IN TRANSITO, a cura di Elisa Muscatelli.

Giulio Paolini, Il modello in persona, 2020. oto © Luca Vianello. Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino

Di Pietrantonio e Raimondi faranno dialogare tra loro e con lo spazio, al Palazzo della Regione – il più antico Palazzo Comunale d’Italia – le opere di Giulio Paolini, vincitore del Praemium imperiale, Salvo e Jonathan Monk, in un allestimento, curato da Maria Marzia Minelli, che comprende anche i tavoli di autoprogettazione di Enzo Mari. Tra le opere di Paolini L’ospite e Il modello in persona in cui viene messo al centro della riflessione il ruolo attribuito da Paolini all’autore e al fare dell’opera – il momento stesso in cui un’opera sta per prendere corpo.

Jonathan Monk, A three dimensional imitation of a three dimensional imitation (natica sinistra), 2019. Courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

Di Monk A three dimensional imitation of a three dimensional imitation (natica sinistra), in cui i numerosi triangoli rappresentano un dettaglio ingrandito di una scansione 3D dell’opera Mimesi di Giulio Paolini, definisce gli angoli dello spazio artistico. E di Salvo, cui Monk si è ispirato nella sua pratica di rimandi, l’opera i 12 Autoritratti, in cui l’artista compare come un panettiere, un soldato o intento in altri mestieri, evidenziano la ricerca sul ruolo della storia, del passato e dell’io.

Salvo, Autoritratto (come Raffaello), 1970. Courtesy Archivio Salvo, Torino

Corpi in transito (Palazzo dell’ex Ateneo) riunisce in una mostra collettiva alcuni dei principali membri del network di The Blank: Accademia di belle arti G. Carrara (con Federica Balconi), Galleria Elleni (con Nobuyoshi Araki), Marelia – Servizi per l’Arte (con Silvia Levenson); Spazio Volta (con Giovanni Chiamenti e Stefano Ferrari), Studio Vanna Casati (con Marcello Mazzella e Valerio Ambiveri), Superstudiolo, Traffic Gallery (con Daniele Di Girolamo e Maria Giovanna Zanella), Triangoloarte (con Paolo D’Angelo e Gaetano Orazio). Seguono, tra i tanti appuntamenti, SCULPTURE TRAINING, performance di Graham Hudson, che si cimenterà in un allenamento sportivo assistito dal trainer Lorenzo Uguccioni, a cura di Maria Marzia Minelli e Claudia Santeroni (venerdì 11, Porta S. Agostino), LEFT BEHIND, la mostra di Ian Tweedy a cura di Elisa Carollo (sabato 12, The Drawing Hall), e la proiezione organizzata in collaborazione con Lab 80 film di LA LEGGE – video lettura della Costituzione italiana recitata dagli animali con la voce del padrone (sabato 12, DASTE), cui segue l’incontro con l’autrice, Flavia Mastrella, prima della performance PORNODRAMA2, realizzata in collaborazione con Festival ORLANDO, che vede Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino impegnati in una danza intima fatta di corpi e parole.

GRAHAM HUDSON, Sculpture Training (Golden Ratio Cut), 2022

Gran finale domenica 13 con la conferenza del filosofo Felice Cimatti, Un divenire animale per il corpo umano (Porta Sant’Agostino), la presentazione HOSTING POWER, una riflessione aperta e condivisa sul ruolo delle residenze d’artista nelle pratiche contemporanee, promossa da Stare, l’associazione italiana delle residenze d’artista che operano nell’ambito delle arti visive, nata con l’obiettivo di valorizzare la pratica della residenza come processo di ricerca e produzione del contemporaneo (Sala Galmozzi) e, in chiusura l’evento a cura di Bergamo Film Meeting, OVERTOUR (Italia 2021, 72’): la proiezione del documentario di Andrea Zanoli preceduto da un incontro con il regista e la performer e coreografa Silvia Gribaudi.

Nel cuore del Festival, due appuntamenti che hanno accompagnato ArtDate in ogni sua edizione. GALLERIES TIME, nel pomeriggio di sabato 12, cui partecipano Accademia di belle arti G. Carrara (CRYSTAL ODYSSEY (PART 2), Oleg Martynenko); luogo_e (PADRONE E CANE, group show); Marelia – Servizi per l’Arte (L’OPERA D’ARTE COME SINTOMO, Reale Franco Frangi); Spazio Volta (CLATHRATUS, Pedro Torres); Studio Vanna Casati (ALCHIMIE DIGITALI, Marcello Mazzella); Superstudiolo (DIALOGUES ON ABSTRACTION, group show); Traffic Gallery (CORRECT WAYS TO MISUNDERSTAND, Daniele Di Girolamo); Triangoloarte (CORPO LIBERO, Paolo D’Angelo, Gaetano Orazio).

Chiude l’evento la performance di Daniele Di Girolamo, WHY CONTROL EVERYTHING?, realizzata in collaborazione con Traffic Gallery. E STUDIO VISITS, nel pomeriggio di domenica 13, che prevede l’apertura degli studi degli artisti Cinzia Benigni, Emma Ciceri, Mariella Bettineschi, Francesco Pedrini, Roberto Picchi e Nicola Zanni, Claudio Sugliani, Luisella Traversi Guerra. Per entrambi gli appuntamenti è prevista una navetta, gratuita e su prenotazione, che accompagnerà il pubblico alla scoperta di tante, straordinarie, realtà. 

Che ArtDate abbia inizio!

Un’opera di Flavia Mastrella

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