29 giugno 2022

Fondazione Brescia Musei: ‘Open Doors. Il museo partecipativo oggi’, il nuovo talk

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Oggi, 29 giugno, alle 16.30, la Fondazione Brescia Musei all’Auditorium di Santa Giulia a Brescia ospita la nuova giornata tematica del ciclo di talk "Open Doors. Il museo partecipativo oggi", dal titolo "La partecipazione che fa dialogare le differenze", trasmesso anche in streaming

Capitolium, Parco Archeologico Brescia Romana © Fondazione Brescia Musei

Oggi, 29 giugno, alle 16.30, la Fondazione Brescia Musei all’Auditorium di Santa Giulia a Brescia ospita la nuova giornata tematica del ciclo di talk Open Doors. Il museo partecipativo oggi, trasmesso anche in streaming in esclusiva sulla piattaforma della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali su fad.fondazionescuolapatrimonio.it.

Dopo questo appuntamento, le sessioni di Open doors si interrompono per la pausa estiva e ritorneranno mercoledì 28 settembre con La partecipazione che fa stare bene.

Open Doors è un progetto organizzato dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e con NEMO – The Network of European Museum Organisations, con il patrocinio del Ministero della Cultura; ICOM Italia – International Council of Museums; Federculture; Associazione Mecenate 90; Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (SA); ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani; AICI – Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane; Associazione Abbonamento Musei; Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo.

Il talk di oggi

«L’incontro, dal titolo La partecipazione che fa dialogare le differenze, si concentrerà sulla diversità culturale, da sempre una delle principali risorse del genere umano, e sul museo come luogo che permette di sperimentare nuove forme di dialogo e di reciproca conoscenza.
L’idea che muove questo ciclo di convegni è creare un cantiere di progettazione aperto agli addetti ai lavori che sia interessante per tutta la comunità, individuando nuovi modelli museali che salvaguardino la fondamentale missione educativa dei musei e ne valorizzino gli aspetti di coinvolgimento e intrattenimento, riuscendo allo stesso tempo a diventare spazi effettivamente aperti ed inclusivi, al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica», ha spiegato la Fondazione.

Uno dei talk del ciclo “Open Doors. Il museo partecipativo oggi” © Fondazione Brescia Musei

«La sessione di studi, moderata dalprofessor Pierluigi Sacco, curatore scientifico di Open Doors, introdotta da Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei e da Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei, ospiterà gli interventi di Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC di Bergamo (Il museo e i nuovi cittadini: l’esperienza della GAMeC), di Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino (Il museo come spazio del dialogo interculturale: l’esperienza del Museo Egizio), di Marielle Pals, responsabile programmazione, Nationaal Museum van Wereldculturen (Comprendere la diversità culturale attraverso i musei etnografici: il caso del NMW Nationaal Museum van Wereldculturen), di Jordi Pascual, coordinatore Comitato Cultura, United Cities and Local Governments (UCLG) (Città culturali come parco giochi di diversità) e di Erminia Sciacchitano, Ministero della Cultura, Ufficio del Consigliere Diplomatico dell’On. Ministro, Relazioni ed Iniziative multilaterali (La partecipazione culturale nel quadro delle politiche europee)».

«Poche cose stimolano le nostre facoltà cognitive ed emozionali come la coesistenza delle differenze, e poche cose sono altrettanto fragili e sfidanti. Non è la pluralità delle diversità ad avere valore in sé, non è l’aggiungere un’altra variante alle tante già esistenti che costituisce il senso della diversità culturale. Su certi temi non negoziabili, come ad esempio la tutela dei diritti fondamentali degli esseri umani, la diversità di opinioni può essere una minaccia e non un valore. La diversità culturale deve il suo valore al riconoscimento che esistono molte strade di fioritura umana, ma che è la fioritura stessa a dare senso e valore alla cultura. E il museo può diventare il luogo che rende questa fioritura non solo possibile, ma visibile», ha proseguito l’istituzione.

© Fondazione Brescia Musei

Come seguirlo

Anche l’incontro di oggi si terrà sia in presenza, all’Auditorium di Santa Giulia di Brescia, prenotandosi via mail a cup@bresciamusei.com, sia in streaming, previa registrazione, sulla piattaforma di formazione a distanza della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali fad.fondazionescuolapatrimonio.it. La partecipazione è libera e gratuita. Tutti i talk saranno tradotti in simultanea in italiano, inglese e in LIS (Lingua dei Segni Italiana). 

«Sono state 1.158 le persone iscritte, da Italia e estero, per partecipare alle dirette streaming dei primi quattro talk sulla piattaforma della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali (fad.fondazionescuolapatrimonio.it) e oltre 180 i partecipanti in presenza nell’Auditorium di Santa Giulia a Brescia che hanno seguito con grande attenzione gli interventi proposti ad oggi», ha ricordato la Fondazione.

Il chiostro di San Salvatore © Fondazione Brescia Musei

 

La

La Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico – privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei anche: Museo di Santa Giulia, Brixia. Parco Archeologico di Brescia romana, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e il Cinema Nuovo Eden.

Fondazione Brescia Musei è con la Pin

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