01 aprile 2021

ART CITY 2021 torna a Bologna d’estate: ecco gli artisti e gli spazi

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ART CITY 2021 fa di necesssità virtù e si propone come un appuntamento di inizio estate, per riscoprire i luoghi di una Bologna inaspettata, grazie all’arte contemporanea

art city bologna 2021
ART CITY Bologna 2021

Una formula rinnovata e a un passo dall’estate, per ART CITY Bologna che, in quest’anno di emergenza pandemica procrastinata, torna dal 7 al 9 maggio 2021. Giunto alla nona edizione, il programma di mostre e iniziative culturali promosso dal Comune di Bologna, con la direzione artistica di Lorenzo Balbi e il coordinamento dell’Istituzione Bologna Musei, si svolgerà nell’ambito di Bologna Estate. A causa della situazione di incertezza legata al Covid-19 e a seguito della decisione di BolognaFiera di spostare Arte Fiera in presenza direttamente al 2022 (qui la nostra intervista al direttore di Arte Fiera, Simone Menegoi) questa volta ART CITY non si è infatti svolta, come di consueto, durante i mesi invernali e, invece, si diffonderà in una Bologna insolitamente calda, come appuntamento tardo primaverile. Un momento di rinascita, insomma, che il Comune di Bologna vuole offrire comunque al suo pubblico, anzi, a maggior ragione, dopo tutto quello che è successo e che continua ad accadere.

Una Bologna che non c’è ma si vede

«Assieme all’Istituzione Bologna Musei abbiamo deciso di proporre l’edizione 2021 di ART CITY nel mese di maggio», ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Promozione della Città, Matteo Lepore. «Si tratta di date differenti rispetto al periodo delle precedenti edizioni, periodo che permetterà di realizzare tre giorni di mostre e iniziative nel pieno rispetto delle norme sanitarie per il contrasto alla pandemia. Vogliamo rilanciare l’arte e la cultura di Bologna attraverso una delle manifestazioni più amate della città, una kermesse che entra a fare parte del cartellone di “Bologna Estate 2021” che, di fatto, aprirà ai tanti appuntamenti estivi».

«I musei civici si prendono cura di Bologna. Ancora una volta riapriremo tutte le nostre sale il primo giorno utile e per rendere speciale la riapertura la arricchiamo con una edizione fuori stagione di ART CITY, che si prende cura degli artisti, degli spazi espositivi e degli angoli della città meno scontati», ha sottolineato il presidente dell’Istituzione Bologna Musei, Roberto Grandi.

Facendo di necessità virtù, ART CITY 2021 si svolgerà come una sorta di percorso di ricerca nella “città che non c’è”, per accedere a luoghi particolari, inusuali e normalmente al di là dei circuiti canonici della fruizione culturale. Una Bologna insolita, dunque, vista attraverso la lente trasformatrice dei linguaggi contemporanei. «L’edizione 2021 di ART CITY segna un cambio radicale: insieme al periodo dell’anno diverso dal solito e a una modalità di partecipazione che dovrà confrontarsi per la prima volta con le procedure anti Covid-19, si aggiunge un’immagine coordinata completamente rinnovata», ha aggiunto il direttore artistico Lorenzo Balbi.

Dal Teatro Storico di Villa Aldrovandi-Mazzacorati all’Ex GAM, dal Cimitero della Certosa alle Serre dei Giardini Margherita, fino al suggestivo Rifugio antiaereo di Villa Revedin – Seminario Arcivescovile. E poi musei, gallerie e spazi espositivi non-profit, spazi pubblici e privati messi in dialogo attraverso la progettualità e la creatività contemporanee, tra video, installazioni, performance, disegni, opere radiofoniche e sonore, allestimenti site-specific.

ART CITY 2021: gli artisti e i luoghi

«ART CITY 2021 si avvale di una guida d’eccezione, un personaggio capace di condurre il pubblico alla scoperta di una città diversa – la città dell’arte contemporanea – che proprio grazie ad ART CITY appare con evidenza una volta all’anno nei luoghi più diversi e inusuali, rintracciabili seguendo le stelle e componendo un proprio viaggio-visita», ha continuato Balbi. Per l’edizione 2021, pensata per una fruizione più lenta, partecipata e non frenetica, ART CITY propone anche un nuovo modello editoriale, una vera guida da portare con sé per farsi accompagnare nel proprio personale percorso tra le proposte del main program e conservare alla fine della manifestazione.

E allora, cosa vedremo? Attenzione alla scena artistica italiana, intergenerazionalità, intermedialità: sono i tratti distintivi dell’offerta di ART CITY 2021 strutturata in un progetto speciale, curato da Lorenzo Balbi. Ci sarà un main program rappresentativo delle più varie pratiche artistiche contemporanee poste in relazione con diversi spazi urbani, poi un programma istituzionale che mette in rete l’offerta del ricco sistema di soggetti culturali pubblici e privati della città, senza dimenticare le proposte delle gallerie d’arte moderna e contemporanea.

In tour d’anticipazione a volo d’uccello, passiamo dall’Ex GAM, per un’installazione ambientale dell’artista tedesco Gregor Schneider, sostenuta dal main partner Gruppo Hera.  Passiamo quindi a Palazzo Boncompagni, per una selezione di opere di artisti di varie generazioni, dalla giovanissima Beatrice Favaretto a Michelangelo Pistoletto. Attraversiamo poi il Cimitero Monumentale della Certosa, per un progetto di Annamaria Ajmone & Felicity Mangan, mentre troveremo Giorgio Andreotta Calò al LabOratorio degli Angeli, Carola Bonfili al Rifugio antiaereo di Villa Revedin, Sabrina Mezzaqui all’Oratorio di San Filippo Neri, Alessandro Pessoli presso Alchemilla a Palazzo Vizzani, Stefano Arienti, sostenuto da Arte Fiera – BolognaFiere, in Piazza Costituzione, Norma Jeane alle Serre dei Giardini Margherita. Prendiamo fiato con Matteo Nasini, che invece potremo comodamente ascoltare in live streaming su Radioimmaginaria (ma anche nello Spazio Arte di CUBO Unipol).

E poi, Aldo Giannotti nella Sala delle Ciminiere del MAMbo, Helen Dowling a Villa delle Rose, Giorgio Morandi al Museo Morandi, Franco Vimercati a Casa Morandi, Flavio Favelli e Nanni Menetti alle Collezioni Comunali d’Arte, Cappella Farnese e bacheche comunali, Virginia Zanetti nelle sale espositive del secondo piano di Palazzo d’Accursio, Nino Migliori all’Archiginnasio e al Teatro Comunale di Bologna; Mimmo Paladino alla Biblioteca Salaborsa, Nicola Samorì a Palazzo Fava, Angelo Bellobono al Parco di Villa Ghigi.

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