09 ottobre 2021

Art&Co Gallerie porta gli scatti di Alessandro Valeri e Ottavio Celestino a MIA Fair

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Nello stand di Art&Co Gallerie alla decima edizione di MIA Fair le ricerche fotografiche di Alessandro Valeri e Ottavio Celestino ispirate al concetto di metamorfosi. Fino al 10 ottobre

Forsete #666. Courtesy l'artista e Art&Co Gallerie

Fino a domenica 10 ottobre nella main section di MIA Fair, la fiera internazionale d’arte dedicata alla fotografia giunta alla decima edizione e allestita al Superstudio Maxi, nello stand della galleria Art&Co Gallerie, con sedi a Lecce, Parma e Milano, è possibile immergersi nel progetto espositivo che vede insieme le ricerche fotografiche di Alessandro Valeri e Ottavio Celestino. «Nelle Metamorfosi – ha spiegato la galleria – la natura si fonde con l’uomo e l’uomo con essa. Alessandro Valeri e Ottavio Celestino si confrontano sul tema della metamorfosi di corpi e natura e della sua ritualità che diventa archetipo comune ad ogni tempo ed ad ogni cultura».

Tutto il mio amore. Stampa ai sali d’argento su carta baritata Ilford Warmtone montata su tela a telaio, 80 x 1153 cm. Studio per un trittico terrestre, stampa ai sali d’argento su carta baritata Ilford Warmtone montata su alluminio 10/10, tiglio, vetro museale, 44,5 x 99 cm. Courtesy l’artista e Art&Co Gallerie

Le parole degli artisti

Alessandro Valeri

Come è nato il progetto presentato a MIA?
«Il progetto prende il via dal lavoro sulla natura e le sue possibilità: come Ottavio nelle connessioni fra piante, io nelle possibilità della vita e della sue rivoluzione intesa come terrestre. Mostro il corpo femminile come natura sotterranea intendendo la vita come radice e nascita. Come le foreste di Ottavio, create attraverso la sovrapposizione di molteplici scatti fotografici, sono in realtà foreste mentali, così anche i miei corpi sono corpi mentali».
Come si inserisce Sua ricerca?
«Il teorema esplicativo dell’installazione è inteso nel mio lavoro come proposta, infatti la serie dei trittici Studio per una simmetria e Studio per un trittico terrestre non è altro che una riflessione sulla condizione umana dove mi è imperativo che la donna sia la base del nostro universo».
A quali altri progetti Lei sta lavorando?
«Sono in fase di riflessione sullo Studio per… e il mio obiettivo è portare una proposta di pensiero che crei discussione e un’interazione con il pubblico».
WWW.Wood Wide Web. Polittico, stampa a pigmenti su carta Hahnemuhle, 120 x 905 cm. Foreste #666, stampa a pigmenti su carta Hahnemuhle. Courtesy l’artista e Art&Co Gallerie

Ottavio Celestino

Come si inserisce questo progetto nella Sua ricerca?
«Nelle Foreste mi abbandono all’eco dei concetti pitagorici intorno all’ordine del cosmo, alla sua essenza misurabile e alla misurabilità di ogni cosa nella ricerca della magia e del mistero del numero come equilibrio perfetto dello spazio.
Nell’opera WWW mi appoggio alla teoria della natura biologica dell’intelligenza interessandomi alla ricerca dello scienziato Prof. Stefano Mancuso, indagando sulla possibilità che la natura sia un corpo biologico con una sua intelligenza e una sua comunicazione, creando un mondo evocativo e fantastico, allegorico, dove le radici in relazione fra loro diventano una metafora del web».
A quali altri progetti Lei sta lavorando?
«Sulla scia della mia ricerca sulla contemplazione interiore allegorica tra finitezza umana e infinità della natura sto lavorando sull’Iconalbero in modo più specifico e sto conducendo una ricerca fisica e geografica su quali siano gli alberi che nascondono storie secolari, sulla loro universalità e sul loro essere archetipo, analizzando una trama imponente di significati».

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