08 febbraio 2022

Miart 2022 conferma le date primaverili, tra ritorni e new entry

di

150 gallerie provenienti da 21 Paesi e una “sinfonia” con la Milano Art Week: miart conferma la 26ma edizione ad aprile 2022 e porta un messaggio di fiducia all'intero settore

Sarà miart ad aprire ufficialmente la nuova stagione dell’arte contemporanea in Italia, dall’1 al 3 aprile 2022: la fiera d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano conferma le date già annunciate, dandoci anche l’impressione di un ritorno a una nuova normalità. Tradizionalmente primaverile, infatti, la kermesse meneghina nel 2021 si era svolta a metà settembre – quindi a distanza di soli sette mesi dalla prossima – per l’effetto domino causato dai vari slittamenti dovuti alla situazione pandemica.

Ma il 2022 non sarà affatto un anno come gli altri, a nessuna latitudine, da Art Basel Hong Kong, spostata a fine maggio, ad Arte Fiera a Bologna, di solito il primo appuntamento in calendario ma che si svolgerà dal 13 al 15 maggio 2022. Considerando poi che dal 23 aprile 2022 si taglierà il nastro anche della Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, inizierà quindi con miart una inedita stagione contratta di eventi disseminati.

Miart 2022: gallerie e sezioni della fiera, tra ritorni e new entry

Questa 26ma edizione di miart, la seconda diretta da Nicola Ricciardi, con anteprima il 31 marzo 2022, porterà a Milano 150 gallerie provenienti da 21 Paesi, facendo segnalare anche degli importanti ritorni, oltre a prime partecipazioni. Tra le numerose gallerie partecipanti si segnalano: Alfonso Artiaco (Napoli), Cardi Gallery (Milano, Londra), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi), C L E A R I N G (New York, Bruxelles, Beverly Hills), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Raffaella Cortese (Milano), Corvi-Mora (Londra), Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), Galleria Tiziana Di Caro (Napoli), Volker Diehl Gallery (Berlino), Galleria dello Scudo (Verona), Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Bologna, Parigi, Milano), kaufmann repetto (Milano, New York), Galerie Peter Kilchmann (Zurigo), KLEMM’S (Berlino), Andrew Kreps Gallery (New York), KÖNIG GALERIE (Berlino), galerie Lange + Pult (Zurigo, Auvernier), Lelong & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Magazzino (Roma), Mai 36 Galerie (Zurigo), Gió Marconi (Milano), Mazzoleni (Londra, Torino), Meyer Riegger (Berlino), FRANCESCA MININI (Milano), Galleria Massimo Minini (Brescia), Misako & Rosen (Tokyo), Montrasio Arte (Milano, Monza), Galleria Franco Noero (Torino), P420 (Bologna), Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Repetto Gallery (Londra), ROBILANT + VOENA (Londra, Milano, New York, Parigi), LIA RUMMA (Milano, Napoli), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), Sans titre (2016) (Parigi), Smac gallery (Cape Town, Johannesburg, Stellenbosch), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi), Vistamare (Pescara, Milano), Galerie Hubert Winter (Vienna), ZERO (Milano).

Tre le sezioni. “Established” è la principale e per la prima volta insieme vedremo sia gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità che quelle dedite all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore. “Decades”, a cura di Alberto Salvadori, esplora la storia del secolo scorso attraverso progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila. “Emergent”, a cura di Attilia Fattori Franchini, è infine la sezione dedicata alle giovani gallerie la cui programmazione è incentrata sulle ultime generazioni.

La sinfonia di Milano Art Week

Ma l’obiettivo di miart è andare anche oltre la fiera, dando al contempo una direzione, un “primo movimento”, come da titolo di questa 26ma edizione, per una nuova, possibile sinfonia di eventi, progetti, manifestazioni, iniziative, collaborazioni e ibridazioni, «Con realtà e istituzioni appartenenti al mondo della musica, della danza, della performance, volte a far sì che miart sia innanzitutto uno stimolo a muoversi, tutti insieme – galleristi, collezionisti, artisti, cittadini e visitatori – alla ricerca della perfetta esecuzione di una sinfonia possibile solo attraverso la collaborazione e la coesione», spiegano dalla fiera.

In questa prospettiva si rafforza il legame di miart con la città, che torna a essere centrale grazie a una nuova e densa edizione della Milano Art Week, il popolare appuntamento, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che celebra le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città. In occasione di miart inaugureranno infatti tutte le principali mostre della stagione, tra cui le personali di Elmgreen & Dragset alla Fondazione Prada, Artur Zmijewski al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Yuli Yamagata da Ordet e Steve McQueen da Pirelli HangarBicocca. Sarà inoltre possibile visitare le mostre già aperte in città, come la grande collettiva su Tiziano e i suoi coetanei a Palazzo Reale, Anicka Yi da Pirelli HangarBicocca e Miriam Cahn da Fondazione ICA.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui