fiere_preview Parigi: è tempo di photò

Ospiti d’onore alla fiera ufficiale del Mois de la
Photo, a conferma dell’interesse sempre più crescente verso l’Europa centrale, 90 artisti provenienti da Ungheria, Polonia,
Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia. “Ciò che
mi interessava far passare è la realtà post-comunista di questi cinque Paesi,
ma anche il linguaggio individuale di ogni artista presente”, sottolinea Nataša
Petrešin-Bachelez, curatrice del salone.

Espressione artistica tra le più
feconde in Europa centrale, la foto sarà celebrata con una
panoramica sulla scena emergente e la programmazione video Transition Times:
art vidéo d’Europe centrale, curata
dal Ludwig Museum di Budapest, che metterà a fuoco il
periodo di transizione e del post-comunismo. Verranno celebrate le avanguardie
storiche degli anni ’20 e ’30 con artisti del calibro di Laszlo Moholy-Nagy presso la galleria svizzera Edwynn Houk, fino ad arrivare a Teresa Gierzynska presso la Czarna
Gallery di Varsavia o a Roman Uranjek dalla
Galerija Fotografija, rappresentante del gruppo artistico sloveno Irwin, nato nel 1983. “Irwin è
riconoscibile oggi perlopiù nell’interesse verso la realtà politica. Ciò lo
riallaccia, ad esempio, al lavoro dello sloveno Bojan Salaj”, dichiara
ancora Petrešin-Bachelez.

Interessanti
le mostre tematiche, tra le quali 7 donne fotografe da Forma Galleria di
Milano, con Margaret Bourke–White,
Giorgia Fiorio, Flor Garduño, Simona Ghizzoni, Irene Kung,
Lisa Larsen e Nina Leen. Non manca il tema del ritratto, presente alla Magnum
Gallery di Parigi, dove spicca la Piccola afgana di Steve Mc Curry, icona del fotogiornalismo.

Da segnalare ancora The
(Fe)Male Gaze presso la Fifty One Fine Art Photography di Anversa, con
opere di Deanna Templeton, Cindy Sherman, William Klein, Masao
Yamamoto, Alvin Booth e Simon Chaput. Lucien Hervé,
maestro della foto d’architettura, e Bernard Plossu sfilano nella Camera Obscura di Parigi. Mentre i
nostri Massimo Vitali, Olivo Barbieri e la serie inedita She
della francese Lise Sarfati,
documento di vita su quattro donne, si possono osservare alla Galleria
Brancolini Grimaldi. E ancora, Les filles du calvaire, galleria
parigina, propone le opere di Antoine
d’Agata, assai attuali nel loro universo notturno fra prostituzione e
droga.

Ospite d’onore all’edizione del 2008, il Giappone è
presente con la galleria Photo Picture Space di Osaka con una selezione vintage
di grandi maestri tra cui Issei Suda,
Eikoh Hosoe, Hitoshi Tsukiji, oltre
alla presenza dei più contemporanei Hiroshi
Osaka, con la serie Botanic Heart, e Takashi Nakagawa con i suoi ritratti di
adolescenti.

Da non perdere le belle pubblicazioni di Steidl (hanno da
un po’ una galleria anche a Firenze), mentre tra le dediche
appuntamento presso la galleria Janet Borden di New York con Luxury di Martin Parr, Players di Tina Barney e America
by Car di Lee Friedlander.

Capitolo premi: in
primis la settima edizione del BMW – Paris Photo, da 12mila euro,
che sarà assegnato a una tra le 20 opere di fotografi contemporanei presentate dalle
gallerie partecipanti. Tema di questa edizione la Vision électrique, in omaggio a ciò
che trasforma le nostre società e la nostra visione del mondo. Il concorso SFR Jeunes Talents- Paris Photo 2010, sul tema
del movimento, ha premiato Ana
Galan e Guillaume Fandel. Infine, Lucie
& Simon, coppia di fotografi francesi, sono i vincitori del Premio HSBC per la Fotografia 2010 con
la raccolta Vertiges du quotidien.

Insomma, l’evento di punta dal mese della foto è pur sempre la fiera, ma le occasioni per renderlo
un evento diffuso per la città non mancano. Soprattutto perché, in quel weekend
da immortalare, le mostre abbondano. All’insegna dello scatto, ça va sans dire.