19 marzo 2021

Futuro (da) remoto: IED presenta i nuovi workshop a distanza

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IED – Istituto Europeo i Design presenta il nuovo ciclo di workshop a distanza: 600 studenti, 22 mentor internazionali e una giornata di presentazione online, per immaginare il nostro futuro

IED workshop

Displacement, ovvero, dislocamento, quindi essere qui e lì, allo stesso tempo. È una condizione che abbiamo imparato a conoscere in maniera approfondita in questi ultimi mesi di uso intensivo delle modalità remote, in streaming, online, che dir si voglia. E saranno gli studenti dello IED a sperimentarne tutte le possibilità creative, con IED Factory, il progetto di workshop promosso dall’Istituto Europeo di Design che, giunto alla XII edizione, accoglie la distanza come una opportunità. Questa volta, infatti, dal 22 al 26 marzo, 600 studenti e studentesse provenienti dalle quattro scuole di Design, Moda, Arti Visive e Comunicazione vivranno una esperienza progettuale di frontiera, in senso letterale e virtuale, con una settimana di laboratori al fianco ma a distanza di 22 artisti, fotografi e creativi di fama internazionale.

«La nostra scuola basa i suoi insegnamenti sul presupposto che ogni condizione generi un’opportunità», ha affermato Laura Negrini, Direttrice IED Roma. «Il displacement è già una condizione del futuro, a noi comprendere le potenzialità generative insite in una nuova dimensione collaborativa che si manifesta contemporaneamente qui e altrove». D’altra parte, IED già ha affrontato la questione degli spazi e dei tempi della distanza anche in altri progetti, come nel caso di “Amaze Project”, mostra virtuale dei migliori progetti di tesi dell’ultimo anno, fruibile anche via smartphone, in un ambiente gamificato.

Lavorando in un team laboratoriale ma da remoto, gli studenti avranno modo di confrontarsi con professionisti del settore, come Raoul Paulet, regista e Alumnus IED, che invita ad andare oltre l’inquadratura del computer e allargare lo sguardo sul circostante, Matteo Basilé, fotografo che realizzerà dei tableaux vivants digitali, e Quiet Ensemble, collettivo che, grazie al microscopio elettronico, intende svelare gli  elementi invisibili a occhio nudo presenti negli ambienti abitati nell’ultimo anno. Gli altri mentor saranno Fabrizio Ballabio, Tommaso Bonaventura, Gaia Cambiaggi e Anna Positano, Matilde Cassani, Angelo Cricchi, Igino De Luca, Stefano De Luigi, Gipo Fasano, Fabio Lattanzi Antinori, Filippo Macelloni, Rebecca Moccia, Serafino Murri, Andrea Natella, Lorenzo Palmeri, Viola Pantano, Cristiano Pedrocco, Francesca Perani, Davide Rapp e Lorenzo Vitturi.

Le declinazioni del tema culmineranno nella creazione di 22 cortometraggi di 59 secondi che verranno presentati il 31 marzo alle 18:00 in una rassegna collettiva in live streaming sulla pagina Facebook IED Roma e sul canale YouTube IED, scrutati dall’occhio critico di un ospite d’eccezione: il sociologo Derrick de Kerckhove, intellettuale fuori dal comune e maestro della cultura digitale.

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