10 febbraio 2021

A Dallas, una mostra per celebrare il sodalizio artistico fra tra Paolo Roversi e Rei Kawakubo

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Alla Dallas Contemporary è stata inaugurata una mostra che celebra il sodalizio fra il fotografo Paolo Roversi e la stilista giapponese Rei Kawakubo.

Noot and Bianca, Paris, 2000.
Noot and Bianca, Paris, 2000.

È stata recentemente inaugurata al Dallas Contemporary, una mostra dedicata alla lunga e proficua collaborazione tra il fotografo italiano Paolo Roversi e la stilista giapponese Rei Kawakubo.

Intitolat Paolo Roversi: Birds la mostra, è incentrata sul tema della mobilità. Un argomento insolitamente toccante in un momento in cui la maggior parte di noi ne è priva. La tematica del movimento è affrontata dal fotografo catturando astrattamente modelli in pose che ricordano l’atterraggio o il decollo degli uccelli.

Dennis Freedman e Peter Doroshenko (executive director di Dallas Contemporary), sono i curatori della mostra. L’esposizione, raccoglie più di 40 opere, dimostrando come le immagini oniriche di Roversi si sposino magistralmente con la complessità dei fantastici disegni di Kawakubo.

Roversi e Kawakubo hanno accumulato uno straordinario corpus di opere. Alcune di queste saranno presentate nella prossima mostra Paolo Roversi.

Rei Kawakubo, incarnazione vivente della moda radicale, è nota per la sua reticenza nello spiegare alla stampa i suoi disegni perfetti e sbalorditivi, mantenendo il suo fascino enigmatico per più di mezzo secolo. Evitando tutto ciò che potesse essere mainstream, la Kawakubo porta avanti da più di cinquant’anni la sua ricerca finalizzata alla creazione di uno stile ribelle ed originale; restando all’età di 78 anni uno dei più grandi designer a livello mondiali.

Dallas

Il primo incontro con Rei Kawakubo

Paolo Roversi ricorda di aver incontrato Kawakubo nel 1983 quando presentò la sua prima collezione in un hotel di Parigi. il fotografo ha raccontato di essere rimasto letteralmente scioccato dal suo stile fatto di «maglioni con i buchi e scarpe strane […] Ho imparato molto da Rei. Primo fra tutto che la libertà e l’idea di assumersi dei rischi: è il modo migliore per lavorare. Quando ripeti te stesso, ed è sempre la stessa cosa, sei insoddisfatto del tuo sistema e sei perso. Non stai creando».

L’apertura era inizialmente prevista per marzo 2020 come anche la retrospettiva di Roversi nella sua città natale, Ravenna, anche questa rimandata. Le restrizioni di viaggio, legate alla pandemia, hanno inoltre impedito a Roversi, che vive a Parigi, di visitare la galleria durante l’installazione della mostra. Ma Doroshenko ha rassicurato affermando «Gli abbiamo inviato centinaia di videoclip dello spazio espositivo, incentrato su design specifico diviso in due parti, una nera e una bianca.»

L’abbigliamento avant-garde di Kawakubo che sposa il punk con il romanticismo, fotografato da Roversi con il suo stile gestuale e onirico, fa di questa mostra un evento imperdibile.

 

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