12 novembre 2022

L’editoria fotografica eccellente, ai Paris PhotoBook Awards

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A Parigi, la settimana della fotografia entra nel vivo: annunciate le raffinate pubblicazioni vincitrici dei PhotoBook Awards Paris Photo – Aperture. E altre due chicche da non perdere

Mohamed Bourouissa, Peripherique

Il mondo dell’editoria è sotto i riflettori di Paris Photo (qui il nostro report dalla fiera) e non solo. La kermesse parigina offre uno sguardo eccellente sull’editoria, con pubblicazioni uniche e anteprime di libri, 300 firme di artisti e tanti incontri con i fotografi. Sono 34 gli editori presenti alla fiera, tra cui due bolognesi: Damiani, che propone tutti i numeri e i libri disponibili di Toiletpaper, la collana ideata da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, e L’Artiere, con edizioni limitate e best seller. Aperture di New York, che celebra i 70 anni della rivista con un numero speciale, “Aperture n. 248”, con importanti fotografi e artisti. In quest’ambito si inserisce uno dei premi più interessanti del settore, ossia PhotoBook Awards Paris Photo – Aperture, che contribuisce da dieci anni all’evoluzione del libro di fotografia, conferendo tre premi, su altrettante categorie, scelti in una shortlist di 35 titoli selezionati. Una mostra della Shortlist dei PhotoBook Awards 2022, dopo Paris Photo, sarà presentata a gennaio 2023, al Printed Matter di New York.

PhotoBook Awards 2022: i vincitori e le menzioni

Il PhotoBook of the Year è stato assegnato a Mohamed Borouissa per “Périphérique” edito da Loose Joints di Marsiglia. Scelto su dieci libri di questa categoria, narra il quotidiano di grandi comunità di immigrati attraverso fotografie ambientate nelle periferie parigine, sviluppando inoltre il concetto di come un’immagine possa influenzare le percezioni di chi la guarda.

Peripherique

Il First PhotoBook è stato conferito a Sabiha Çimen per “Hafiz”, edito dalla newyorchese Red Hook, per un valore di 10mila dollari. Scelto su una lista di 20 libri, rivela, tra leggerezza e complicità, l’universo delle scuole per ragazze che si dedicano allo studio del Corano. Il Catalogue of the Year è stato assegnato a “Devour the Land: War and American Landscape Photography since 1970”, pubblicazione curata da Makeda Best presso l’Harvard Art Museums (Cambridge, Massachusetts) su una rosa di cinque cataloghi. Makeda Best ha riunito 60 artisti di generazioni diverse, che esplorano l’intersezione tra degrado e attivismo ambientale, raccontando l’impatto delle attività militari sul paesaggio americano.

Hafiz

Una Menzione speciale dei giurati è andata a Tokuko Ushioda per “My Husband”, edito dalla torch press di Tokyo. Importante artista giapponese, in questo set in due volumi, riunisce fotografie in bianco e nero del marito, il fotografo Shinzo Shimao, e del loro figlio. In un volume sono raccolte foto scattate in un appartamento ben arredato, mentre nell’altro sono prese all’esterno.

My husband

Vintage ed editoria indipendente

Durante la settimana di Paris Photo sono tantissimi gli eventi organizzati intorno all’editoria fotografica, dal vintage all’indipendente. Troviamo, Paris Vintage Photobook Fair, fino al 12 novembre, presso l’Hotel de Sauroy, che pone l’attenzione sul fotolibro vintage e fuori catalogo. La fiera vuol far emergere la specificità di questa editoria spesso di alta qualità artistica ma molto meno visibile su un mercato che propone, per lo più, libri recenti. Imperdibile Polycopies Book fair, creata nel 2014 per promuovere l’editoria fotografica indipendente e che trasforma la barca Concorde-Atlantique & Rive della Senna in una grande libreria effimera dedicata ai libri di fotografia.

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