30 ottobre 2019

Torino Art Week: Mauro Restiffe alle OGR, le foto

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Alle OGR - Officine Grandi Riparazioni di Torino la personale del fotografo Mauro Restiffe con un progetto dedicato all'architettura modernista. Le foto dell'allestimento e le parole di Restiffe

Torino
Mauro Restiffe, History As Lanscape, 2019. Installation view at OGR Torino. Photo Cecilia Monzolon. Courtesy OGR Torino

Alle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino presentata oggi alla stampa la personale del fotografo Mauro Restiffe (1970, São José do Rio Pardo, Brasile) “History as Landscape”, a cura di Nicola Ricciardi con Giulia Guidi.
La mostra inaugurerà il 31 ottobre alle 19.00 al Binario 2, mentre in contemporanea al Binario 1 aprirà la personale di Monica Bonvicini “As Walls Keep Shifting”, a cura di Nicola Ricciardi con Samuele Piazza.
Tra le due mostre si crea un dialogo tra modi differenti di leggere l’architettura, che da luogo della storia sociale, negli scatti di Restiffe, diviene luogo del desiderio e si fa dimensione individuale, nei lavori di Bonvicini.

Attraverso un display espositivo di 78 fotografie la mostra di Restiffe alle OGR presenta un progetto che diviene omaggio all’architettura modernista attraverso “l’esplorazione fotografica” di edifici di Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini, Paolo Caccia Dominioni e Carlo Scarpa.
Sulla parete corale una serie di scatti di androni, palazzi, edifici di Torino, Milano, Genova, come la casa di Caccia Dominioni in Corso Italia 22 a Milano e casa Mollino a Torino.

Questo muro corale sembra un richiamo alla prospettiva rinascimentale unito alla particolarità del muro inclinato delle Officine al Binario 2. Oltrepassata questa prima parte della mostra si incontrano sei fotografie dedicate a Torino, con l’ex Borsa Valori, la Chiesa della Consolata, scale e altri edifici.

«L’architettura, in particolare quella relativa al periodo modernista, è da sempre fonte di ispirazione per il fotografo brasiliano Mauro Restiffe. Nel corso della sua carriera, l’artista ha viaggiato e fotografato le opere di noti architetti in tutto il mondo: da Philip Johnson a Oscar Niemeyer. Nelle sue foto Restiffe rivela combinazioni inaspettate tra architettura e paesaggio,tra interni ed esterni, focalizzandosi su dettagli inosservati e tracce di presenza umana: l’architettura funge da palcoscenico per la storia, sia essa pubblica o privata. Le immagini di Restiffe, intrise di valore storico, raccontano intime prospettive sulla storia di un Paese, come nel caso delle famose serie Empossamento (2003) e Oscar (2012)», si legge nel comunicato stampa.

Abbiamo posto alcune domande a Mauro Restiffe sulla mostra alle OGR.

Come è nata questa mostra? 

«La mostra nasce da un invito a presentare una panoramica generale della fotografia di architettura all’interno della mia produzione artistica: un punto di vista meno formale o didattico, ma focalizzato sull’esperienza dello spazio, sul suo contesto e sulle persone o cose che a volte lo abitano, uno sguardo forse più umanizzato all’architettura».

Quale rapporto ha con l’Italia e con le architetture che ha immortalato nei suoi scatti? 

«Sono stato in Italia diverse volte e, come in tutti i miei viaggi, porto sempre con me la macchina fotografica e immortalo i luoghi che visito. Questa volta la sfida è stata fotografare l’architettura italiana e inserire le nuove immagini nello stesso contesto e vocabolario delle opere già esistenti nel mio archivio che avevamo selezionato presentare nella mostra, alcune delle quali inedite.

Conoscevo un po’ l’architettura modernista italiana ma è stato grazie a questo progetto che ho visitato per la prima volta le opere dei grandi nomi dell’architettura italiana. Queste visite mi hanno fornito l’opportunità di approfondire le opere di questi architetti e l’esperienza di fotografarle. Apprezzo molto la prima impressione che ho di qualcosa e cerco sempre di fotografare da questo primo impulso. Il procedimento utilizzato in questo progetto è stato esattamente lo stesso, conoscere le opere degli architetti italiani attraverso visite mirate e avere la macchina fotografica a portata di mano per ritrarre queste esperienze».

Come è avvenuto il processo di individuazione dei progetti di Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini e Carlo Scarpa su cui lavorare? Quanto è durato il processo di realizzazione delle immagini? 

«Con il supporto sia di OGR che del team di produzione, abbiamo studiato i nomi e le opere di vari architetti italiani che sono stati attivi nel nord Italia e in seguito a questa ricerca abbiamo organizzato visite in diverse location. Per alcune abbiamo dovuto richiedere un’autorizzazione a fotografare, altre erano semplicemente luoghi pubblici. Sono venuto in Italia due volte nel corso di quest’anno per lavorare a questo progetto e durante questi viaggi ho fotografato ogni giorno: è stata questa l’occasione per venire a contatto con il lavoro della maggior parte degli architetti rappresentati nella mostra. Ho raccolto molto materiale e, una volta sviluppate le pellicole, abbiamo iniziato a selezionare le fotografie scegliendo ciò che meglio si adattava a questo progetto di panoramica che avevamo in mente. Ho fotografato sia in bianco e nero che a colori perché sapevamo che c’era l’intenzione di mescolare questi due approcci in un grande mosaico, la cui costruzione è nata dalla combinazione di immagini di diversa dimensioni, contenuto e struttura tematica oltre all’alternanza di colori e bianco e nero».

Mauro Restiffe
A cura di Nicola Ricciardi con Giulia Guidi
Dal 31 ottobre 2019 al 05 gennaio 2020
OGR – Officine Grandi Riparazioni, Binario 2
Corso Castelfidardo 22, Torino
Opening: 31 ottobre 2019, dalle 19.00 alle 21.00
Orari: 1, 2 e 3 novembre, dalle 10.10 alle 20.00.
Dal 7 novembre: dal giovedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00.
www.ogrtorino.it, info@ogrtorino.it

 

 

 

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