09 settembre 2009

in fumo_recensioni War is Hell

 
Nei cieli francesi si scontrano cavalieri a bordo di biplani rombanti. Ma la morte ha lo stesso sapore ovunque. È il battesimo del fuoco dell’aquila fantasma. Un nuovo, scioccante lavoro del duo Ennis/Chaykin...

di

È una
mattina di primavera sul fronte francese. Il cielo è terso e il vento
attraversa l’elica del biplano Spad di Karl Kauffmann. Il 1917 è un anno che
rappresenta molto per la storia: cadono imperi e nuovi stati si uniscono a
guerre in atto, rendendole mondiali. Ma lassù, dove incrociano le nuvole e i
raggi del sole, le regole d’ingaggio e combattimento si ammantano di
cavalleria, di vecchi gesti da aristocrazia duellante.
La “bella
morte” e l’adrenalina degli scontri pervadono gli ideali del giovane Kauffmann
che, atterrato al campo d’aviazione, si dimostra subito pronto a gettarsi in
mischia. Poco importa se si porti dietro qualche segreto di troppo: lui mira
esclusivamente alla gloria che solo l’aviazione sa dare in quello spaccato di
azzurro.
Ma il
colore del sangue che sgorga copioso sulla tela degli aerei, le fiamme
scaturite dai serbatoi crivellati che bruciano i corpi e le interiora sparse
all’interno della carlinga dei biplani, sono gli stessi elementi che si
ritrovano nel fango delle trincee. La guerra non ha livelli né posizioni comode
dove sfogare i propri dilettantismi e Kauffmann lo impara presto a sue spese.
Il
personaggio dell’Aquila Fantasma/Karl Kauffmann era stato creato alla fine
degli anni ‘60 da Gary Friederich per un titolo Marvel di scarso successo, con
l’aggiunta di elementi futurubili e futuristici. Una tavola di War is hellGarth Ennis, con un’operazione
di sottrazione, purifica il personaggio dai tratti supereroistici per mantenere
i tratti reali e drammatici, ottenendo, con comprovata abilità e arte, un mix
di humour e crudezza che da sempre caratterizza le sceneggiature dell’autore
nord irlandese.
Kauffmann
non è un eroe: è un giovane americano con la testa piena di racconti
d’avventura che passa tra le fila dei suoi compagni non accorgendosi degli
sfottò di cui è bersaglio. Sopravvive nei cieli unicamente perché riesce a
imparare come fuggire alle raffiche dei triplani tedeschi. “Non è una guerra
di eroi
”, gli
ripete il suo caposquadriglia, “qua si spara alle spalle e si scappa”. E il singolar tenzone diventa
una carneficina continua dove gli orrori non si sprecano.
Con War
Is Hell
cade
l’ultimo cliché collettivo dove la cavalleria dell’aria della Grande Guerra
viene considerata l’ultimo angolo di lealtà e purezza tra i contendenti. I
soldati hanno volti grotteschi, trasognati o scavati dagli incubi sfiorati
quotidianamente grazie al tratto di Howard Chaykin, dissacratore nato che si
accomoda e crea con gioia sulle indicazioni di Ennis.
Nel
prodotto del duo non si piange e non si ride: si rimane sconvolti e basta,
grazie allo storytelling del nordirlandese sempre sapiente nel mischiare black
humour, realismo e gusto per lo splatter più acceso. Lo stesso Kauffmann entra
di diritto nella gallery degli eroi raccontati da Ennis. Personaggi che, pur di
sopravvivere, sono disposti a scendere a patti con l’orrore più puro,
sacrificando l’innocenza per trasformarsi in macchine per uccidere, ma senza un
fine preciso.
Nel
cielo come in terra non ci sono mai stati eroi e mai ci saranno.

matteo
benedetti

la
rubrica in fumo
è diretta da gianluca testa


Ennis
Garth & Chaykin Howard – Il battesimo del fuoco dell’aquila fantasma. War
is hell
Panini
Comics, Modena 2009
Pagg.
160, € 12
ISBN
9788863463132

Info: la scheda dell’editore

[exibart]

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