27 marzo 2006

in fumo_vitamina f I protocolli di Will Eisner

 
I protocolli dei Savi di Sion sono il documento storico che dimostra il complotto che un’occulta società ebraica avrebbe ordito per la conquista del mondo. Ma sono un falso. Ecco i risultati di chi, come Will Eisner, si è misurato con il fumetto storico...

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Basati sulla trascrizione del Dialogo all’Inferno tra Machiavelli e Montesquieu, scritti nel 1864 da Maurice Joly, i protocolli appaiono per la prima volta in Russia agli inizi del Novecento allo scopo di attribuire agli ebrei la responsabilità della rivolta contro lo zar. I protocolli ricompaiono nel 1919 tradotti in tedesco e serviranno a dimostrare la cospirazione sionista contro la Germania. Poi verranno tradotti in Francia, Spagna, Argentina e negli Stati Uniti, dove vengono pubblicati a puntate su un piccolo giornale di proprietà di Henry Ford, noto industriale ma anche dichiarato antisemita e -questo forse in pochi lo sanno- tra i finanziatori di Adolf Hitler agli esordi in politica.
Con Il complotto, Will Eisner si è misurato per la prima volta con il fumetto storico, illustrando l’origine e la diffusione dei protocolli che, per più di un secolo, hanno attribuito agli ebrei la regia occulta di molti eventi politici. La storia a fumetti, quando si tratta della grande storia e non della vicenda di un singolo inserita in un contesto storico, come fu Maus di Art Spiegelman, ha spesso il grosso difetto di produrre ibridi poco convincenti in cui il testo storico risulta abbozzato e la narrazione per immagini risulta a sua volta ridotta, per dare spazio alle notizie storiche. Sembra che l’opera di Eisner non faccia eccezione: la storia dei protocolli è raccontata in brevi capitoli tra i quali però trascorrono decenni, spezzettando sia la vicenda storica che la narrazione a fumetti. In tempi in cui i famigerati rapporti sulle armi chimiche possedute da Saddam Hussein hanno giustificato la guerra americanIl complotto. La storia segreta dei protocolli dei Savi di Sion Will Eisner a contro il dittatore, peraltro messo al potere proprio dal governo degli Stati Uniti, il libro di Eisner sembra comunque molto interessante perché traduce a fumetti, in modo assai documentato, la storia di un falso storico che, sebbene più volte smentito, continua rigenerarsi. I protocolli, dichiarati un falso già negli anni ‘30, periodicamente ricompaiono: dagli anni ‘70 hanno avuto nuove traduzioni in India, Egitto, Giappone, Siria, Libano e anche in Italia. In Turchia sono stati pubblicati da un giornale, come se si trattasse di un documento inedito, per dimostrare un collegamento tra massoneria e sionismo. Nel 1992 una nuova edizione ha visto la luce in Russia, dove era cominciato tutto, quasi un secolo prima. Il libro di Eisner è un buon inizio per conoscere la storia dei Protocolli dei Savi di Sion ma se volete approfondirla consiglierei di leggere qualche saggio scritto in merito. Proprio la bibliografia del volume ne indica due italiani: I falsi protocolli di Sergio Romano, pubblicato da Corbaccio e Il manoscritto inesistente, pubblicato da Marsilio.

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Il complotto. La storia segreta dei protocolli dei Savi di Sion
Will Eisner – euro 15,00 – Einaudi tascabili. Stile libero extra – 2005


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