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La notizia arriva dall’Istituto Campana che, in collaborazione con la galleria Friedman Benda, mira a preservare e promuovere l’eredità dei designer brasiliani Fernando Campana (1961–2022) e Humberto Campana (1953). Quindi, l’annuncio: circa 70 opere di design entrano nella collezione del Centre Pompidou; provengono dall’archivio dell’Istituto Campana che custodisce oltre 6000 pezzi a Brotas (San Paolo, Brasile) insieme a contributi significativi da parte di gallerie, collezionisti e partner storici, tra cui Edra e Louis Vuitton. «Questa acquisizione rappresenta un’opportunità per preservare un’eredità unica all’interno di una delle più importanti istituzioni artistiche del mondo», afferma Marc Benda, cofondatore di Friedman Benda. «L’impegno del Centre Pompidou nel collezionare le voci più rilevanti dell’arte e del design garantirà che le future generazioni possano accedere ai risultati e ai contributi di alcuni tra i più grandi creatori del nostro tempo. È stato un vero onore far parte del processo innovativo di Estúdio Campana per oltre due decenni e far parte di un gruppo così illustre di partner e collaboratori».

Non è una novità il rapporto tra l’Estúdio Campana (fondato dai fratelli Fernando e Humberto) e il Centre Pompidou: iniziò nel 2004, con l’acquisizione delle iconiche sedie Vermelha (1998) e Favela (2003). Nel corso degli ultimi vent’anni, questo legame si è rafforzato attraverso la partecipazione dell’Istituto a mostre importanti, tra cui Face to Face: Arcimboldo (2021) e Repetition (2023) al Centre Pompidou-Metz, curate da Marie-Ange Brayer e Chiara Parisi.
E si arriva al presente, con i nuovi ingressi freschi freschi di annuncio. Sguardo ai pezzi più importanti dell’acquisizione: troviamo la Samambaia Chair (1989), la Cone Chair (1997), la Alligator Chair (2002), la Paraíba Chair (2006), il Cangaço Cabinet (2015), la Jalapão Chair (2022). Oltre ai mobili, ci sono anche i bozzetti per le scenografie della produzione del 2008 di Pierino e il lupo al Museo Guggenheim, nonché sculture realizzate da Fernando Campana nel 2018 utilizzando parti di automobili di recupero. E ancora i 22 taccuini di schizzi originali di Fernando e Humberto Campana. Questi libri documentano il loro processo creativo nel corso dei decenni, presentando disegni esplorativi, bozze concettuali e primi progetti, tra cui appunti dalla collezione Desconfortáveis (1989) e l’ideazione iniziale della sedia Vermelha (1993).
Sushi IV, 2003
Felt, textiles, plastic, EVA, painted steel
32 x 38 x 44 inches
81.3 x 96.5 x 111.8 cm
Edition of 35
Courtesy of Estúdio Campana
Photography by Calazans Estúdio
E aggiunge: «Come designer e artista, mi sento profondamente onorato e rassicurato nel sapere che l’eredità mia e di Fernando sarà preservata con tanta cura. Ancora più importante, questo traguardo garantisce che il nostro umile contributo alla storia del design sarà condiviso con il pubblico di tutto il mondo, celebrando la creatività e l’espressione artistica brasiliane e latinoamericane insieme ai nomi più prestigiosi del settore».